Manifestazione nonviolenta contro la costruzione del muro
http://www.misna.org - 06 marzo 2006
“Aboud è rinomata per la sua produzione di Ulivo. La costruzione del muro, toglierà molti ettari di terra e al meno 70 famiglie cristiane tra le più produttive nel settore perderanno un’attività e la propria terra. Per questo gli abitanti del villaggio hanno deciso ogni venerdì di fare una manifestazione nonviolenta contro i lavori”: lo ha detto alla MISNA Adriano Rossi, volontario dell’operazione Colomba, appena rientrato da Aboud, villaggio situato a nord est di Ramallah, in Cisgiordania (Palestina). Venerdi scorso decine di cristiani e musulmani di Aboud, ma anche pacifisti israeliani e internazionali, hanno dato vita a un corteo pacifico per protestare contro la costruzione del muro che si è concluso una volta raggiunto il cantiere nei pressi del centro abitato. La marcia pacifica degli abitanti di Aboud aveva ottenuto il sostegno, indiretto, dell'Alta Corte Israeliana, che ha emanato un ordine di sospensione dei lavori di costruzione del muro per almeno 14 giorni. “I manifestanti hanno mostrato la copia del documento emanato dall'Alta Corte, cercato di consegnare alcune copie ai soldati e trattato con l'ufficiale per poter raggiungere la meta, ma inutilmente. Nonostante la tensione e la frustrazione dei più giovani, il corteo è tornato sui suoi passi in maniera pacifica rinunciando ad alzare i toni dello scontro” spiega un comunicato diffuso dagli organizzatori della marcia. Il villaggio di Aboud, di antica tradizione cristiana, conosce una realtà di rispetto, di dialogo e di solidarietà tra cristiani e musulmani.
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