Primo festival delle radio comunitarie di lingua portoghese
Nel segno della collaborazione e dell’unità di intenti si è aperto a Bissau il primo Festival delle radio comunitarie dei paesi di lingua portoghese. Parlando in apertura dell’incontro, che durerà fino al 20 marzo, i partecipanti - provenienti da Angola, Capoverde, Mozambico, Portogallo, Sao Tomé e Principe e Timor est, oltre naturalmente alla Guinea Bissau (delegati del Brasile sono attesi nei prossimi giorni) - hanno riconosciuto in modo unanime l’importanza dell’iniziativa. “In Africa c’è un grande deficit di informazione: le radio comunitarie giocano un ruolo-chiave nella formazione della coscienza civica delle popolazioni rurali” ha detto Fernando Manuel, angolano, che in patria ha fondato l’organizzazione ‘Lotta’ per chiedere una rapida introduzione di leggi che autorizzino la nascita di emittenti radiofoniche comunitarie locali. Da Capoverde Jà Eliseu Cardoso di ‘Radio voz de Santa Cruz’ ha sottolineato che questi media affrontano problemi comuni nonostante si trovino in nazioni diverse, mentre l’inviato di Timor est, Alfredo Araujo, di una radio comunitaria di Los Palos, ha definito il Festival una “finestra aperta” per far conoscere al mondo lusofono la piccola nazione asiatica da pochi anni resasi indipendente dall’Indonesia. “È la migliore forma di collaborazione tra i popoli” ha concluso un rappresentante di Radio Sao Bras, in Portogallo.
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