Liberata Jill Carroll
Jill Carroll è stata rilasciata e sta bene. La giornalista ora si trova al sicuro entro la Green Zone, l’area fortificata al centro di Baghdad, dove si sta sottoponendo ad accertamenti medici.
Tre mesi dopo. Dal suo rapimento, avvenuto il 7 gennaio nel quartiere di Adil, a Baghdad, mentre si accingeva ad intervistare il politico sunnita Adnan al Doulaimi, sono passati tre mesi. In questo periodo la Carroll è apparsa tre volte in video e i due ultimatum lanciati dai suoi rapitori erano scaduti, mentre di lei continuava non esserci alcuna notizia. La ventottenne cronista statunitense è stata consegnata oggi, da uomini non identificati, presso una delle sedi del partito sunnita Iraq Islamic Party (lo stesso cui appartiene al Doulaimi, ndr) nel quartiere sunnita di Amiriya, nella capitale. La famiglia, da mesi in attesa di notizie confortanti, si è detta entusiasta per la liberazione di Jill: “Usciamo da un lungo incubo, non sapevamo se fosse viva o ferita” ha dichiarato la sorella gemella Katie, che poi ha tenuto a “ringraziare tutte le persone che hanno pregato per lei, e specialmente gli operatori del Chiristian Science Monitor, che hanno fatto così tanto per tenerla in vita”. Tentando di spiegare la ragione del rilascio, la sorella di Jill ha aggiunto: ”Credo che chi stava con lei abbia trovato il modo di conoscerla e capire che persona meravigliosa è, e che per questo abbiano deciso di restituircela e mostrarsi compassionevoli verso un’innocente”.
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