ONU

Prima giornata mondiale contro le mine

4 aprile 2006
Fonte: Misna http://www.misna.org - 04 aprile 2006

Ancora 84 Paesi disseminati di mine su una superficie di circa 200.00 chilometri quadrati, 13 nazioni continuano a produrre ordigni anti-uomo o si riservano il diritto (tra cui Usa, Russia, India, Pakistan, Cina, Vietnam) e in altrettanti luoghi del mondo gruppi armati ribelli ne hanno fatto uso: è questa la situazione internazionale, comunque in leggero miglioramento rispetto al passato, mentre si celebra oggi la prima giornata mondiale per la promozione delle azioni contro le mine indetta dall'Onu. L'obiettivo è di richiamare l'attenzione sul difficile lavoro di bonifica che oggi viene svolto in 37 paesi, dove nel 2004 sono stati sminati complessivamente 135 chilometri quadrati (gli interventi più ampi in Afghanistan e Cambogia), per permettere a chi vive in contesti post-bellici di tornare a una vita normale. In Bosnia, Ciad, Niger e Tailandia la bonifica completa è prevista entro il 2009, ma sembra un traguardo difficile da raggiungere. Il costo umano è elevatissimo: secondo la Campagna italiana contro le mine, ogni anno rimangono vittime di incidenti dovuti a ordigni inesplosi tra 15.000 e 20.000 civili, mentre è in costante crescita il numero di persone che, a causa di questi incidenti, sono costrette poi a vivere con gravi menomazioni. Ad oggi, la Convenzione di Ottawa per la proibizione di uso, produzione, stoccaggio e trasferimenti di mine e per la loro distruzione conta l'adesione di 150 Stati; altri quattro l'hanno firmata ma non ancora ratificata. Mancano ancora all'appello 40 Stati, tra cui Cina, Russia, Stati Uniti, India, Pakistan, Egitto, Israele e Finlandia.

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