Giornata internazionale dei Rom
"Le nostre ricerche dimostrano che i Rom in molti paesi membri dell'Unione Europea (Ue) sono costretti ad affrontare sia violenze a sfondo razzista che discriminazioni sistematiche per quanto riguarda l'accesso all'istruzione, all'assistenza sanitaria, al mercato del lavoro e delle abitazioni": lo ha detto la direttrice dell'Osservatorio europeo contro il razzismo e la xenofobia (Eumc), Beate Winkler, diffondendo i risultati di uno studio che evidenzia come i nomadi rom siano tuttora tra i gruppi più discriminati in Europa. Il rapporto, diffuso in occasione dell’ 8 aprile data in cui ricorre la giornata internazionale dedicata ai Rom e ai Sint, sottolinea come l’Europa debba agire in “maniera più decisa per risolvere il problema della discriminazione dei nomadi, con misure politiche e un approccio globale”. Solo pochi giorni fa l’Organizzazione internazionale delle migrazioni (Oim) delle Nazioni Unite aveva lanciato l’allarme sull’esaurimento dei fondi destinati ai programmi di assistenza per le decine di migliaia di Rom sopravvissuti alle persecuzioni naziste in Europa centrale e orientale. "Siamo molto preoccupati per queste persone perché sappiamo che l'assistenza versata ha salvato molte vite", ha affermato la portavoce dell'Oim. Per quattro anni, grazie ai fondi versati dalla banche svizzere (nell'ambito dell'accordo globale sui fondi ebraici in giacenza raggiunto nel 1998) e dall'organizzazione tedesca 'Memoria, responsabilità e avvenire’, circa 74mila rom sopravvissuti alle persecuzioni naziste hanno potuto beneficiare dell'assistenza dell'Oim (viveri, legno e carbone per il riscaldamento e altri aiuti) per un totale di 32 milioni di dollari. Ma in assenza di fondi molti di questi programmi sono destinati a essere chiusi. L’8 aprile 1971 a Londra si riunì il primo Congresso internazionale del popolo Rom e si costituì la Romani Union, la prima associazione mondiale dei Rom riconosciuta dall'ONU nel 1979. Le discriminazioni nei confronti dei Rom sono iniziate sin dal loro arrivo in Europa, almeno cinque secoli fa, e sono culminate con il ‘Porrajmos’, l'Olocausto zingaro, in cui persero la vita nei campi di sterminio nazisti almeno 500.000 Sinti e Rom.
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