Primi provvedimenti della riforma agraria
La riforma agraria annunciata dal governo di Evo Morales dovrebbe prendere avvio oggi con la distribuzione di alcune terre ai contadini poveri. Lo scrive la stampa locale, secondo cui il progetto riguarderà - in termini ancora da definire - tra 11 e 14 milioni di ettari (fino a 20 secondo alcuni). Sembra che l’intervento toccherà soprattutto latifondi improduttivi, che verranno ridistribuiti in appezzamenti di piccolo e medio taglio ai contadini. I media locali spiegano che non ci sarà un esproprio di terreni né una “nazionalizzazione” come avvenuto di recente per gli idrocarburi; si tratterebbe, stando alle prime informazioni, di un meccanismo di trasferimento di alcune proprietà private allo Stato senza compensazione. La riforma annunciata da Morales dovrebbe partire nelle regioni orientali del paese. Il vice-ministro delle terre, Alejandro Alamraz, ha detto che la distribuzione dei nuovi appezzamenti “non pone alcun problema giuridico”, aggiungendo che né le foreste né le riserve naturali saranno toccate. Secondo le autorità, poco meno del 90% delle terre della Bolivia sono sfruttate da circa 50.000 famiglie, lasciando ben poco al resto degli abitanti.
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