Cellulari: al via indagine su costi ricariche
L'Autorità delle Comunicazioni e l'Antitrust avvieranno un'indagine congiunta sui costi di ricarica dei telefoni cellulari. E' stato firmato ieri infatti il protocollo di intesa che permetterà alle due Authority di "operare congiuntamente" sulla delicata questione delle ricariche. Nell’indagine - che dovrebbe concludersi tra un paio di mesi - confluiranno i risultati degli accertamenti avviati già all’inizio del maggio scorso dall’Autorità per approfondire la tematica in questione, anche tenendo conto dell’esperienza di alcuni Paesi europei. Le due Autorità metteranno a disposizione l’una dell’altra le rispettive informazioni nell’ottica di una fattiva collaborazione istituzionale al fine di tutelare gli interessi dei consumatori e salvaguardare le condizioni di concorrenza e di sviluppo del mercato della telefonia mobile
L'indagine nasce dalla denuncia di Andrea D'Ambra, 22 anni di Ischia, studente alla facoltà di Scienze Politiche alla Federico II di Napoli, che con la sua petizione (www.aboliamoli.eu) ha raccolto oltre 300,000 firme indirizzate alla Commissione Europea. "Proprio oggi - ha affermato in una nota lo stesso D'Ambra - ho inviato a Bruxelles le prime 300,000 firme. Dopo la mia denuncia la Commissione Europea ha svolto un ottimo lavoro, interessando le Autorità Italiane e facendo sì che l'Antitrust e l'Agcom avviassero l'indagine congiunta."
Prosegua D'Ambra: "Restiamo fiduciosi nel lavoro che svolgeranno le due Authority Italiane e soprattutto la Commissione Europea che resta sempre vigile. I costi di ricarica sono un'anomalia tutta italiana e vanno aboliti al piu' presto! Questo cartello messo in atto dalle compagnie telefoniche deve finire. Il riferimento dell'AGCOM ad alcuni paesi Europei ci fa ben sperare: attendiamo con ansia i risultati di quest'indagine congiunta. Il successo finora ottenuto da questa petizione dimostra che basta un po' di volontà ed anche un semplice cittadino può mandare avanti una battaglia contro Golia."
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