Il microcredito contro la povertà
Presentate a Firenze le attività congiunte di microfinanza
Definire una serie di strumenti, tra cui un programma di obbligazioni etiche, a sostegno delle famiglie fiorentine affinché possano arrivare alla fine del mese con qualche preoccupazione economica in meno. E' questo l'obiettivo sancito dal protocollo d'intesa siglato tra il Fondo Essere del Quartiere 4 e la Banca del Chianti Fiorentino, presentato oggi a Palazzo Vecchio da Maurizio Dolfi del Fondo Essere e da Paolo Bandinelli e Andrea Bianchi, rispettivamente presidente e direttore generale della banca, alla presenza dell'assessore ai nuovi stili di vita Cristina Bevilacqua e dell'assessore all'accoglienza Lucia De Siervo.
Al centro del protocollo un vero e proprio progetto di microfinanza che vede agire di concerto la Banca e il Fondo per agevolare il credito verso coloro che si trovano in una situazione di difficoltà economica all'interno del territorio a sud-ovest della città. In particolare, questi ultimi - spesso privi di garanzie proprie per ottenere un prestito bancario - potranno ottenere prestiti fino a 5.000 euro (fino ad oggi il fondo erogava prestiti fino a 2.500 euro). E' previsto inoltre un massimale più alto, fino a 10.000 euro, per le piccole e medie imprese del territorio in difficoltà. Il protocollo tra Fondo Essere e Banca del Chianti Fiorentino prevede anche un incremento del fondo di garanzia attraverso prodotti finanziari di risparmio etico. L'istituto di credito emetterà infatti obbligazioni che potranno essere sottoscritte da persone, associazioni e organizzazioni sensibili alla povertà urbana che persiste nella periferia fiorentina. Coloro che sottoscriveranno le obbligazioni si impegnano a destinare una parte degli interessi percepiti a favore del Fondo Essere, con il vantaggio di poter portare in deduzione dal proprio reddito l'importo erogato.
Per Maurizio Dolfi, animatore del Fondo Essere: "Questa operazione riveste un particolare valore perché molte famiglie non riescono a soddisfare bisogni semplici ma sempre più impellenti: dall'acquisto dei libri scolastici al pagamento puntuale delle bollette, dalla spesa quotidiana all'acquisto di farmaci o articoli sanitari; ma anche per la riparazione improvvisa della lavatrice o del frigorifero, o per pagare il meccanico che ha aggiustato l'utilitaria necessaria per andare a lavorare. Tutte questioni risolvibili con poche centinaia di euro, ma che diventano macigni pesantissimi per chi non dispone della cifra necessaria. Chi non ha amici o parenti vicini, in questi momenti rischia purtroppo di cadere spesso nel vortice dell'usura con costi personali, economici e sociali pesantissimi. Il Fondo Essere è nato a partire da questa consapevolezza - ha concluso Dolfi. Vogliamo raccogliere il denaro di chi lo possiede per destinarlo in seguito a chi non l'ha. Solo così è possibile costruire - da oggi anche con l'importante sostegno della Banca del Chianti Fiorentino - una rete di solidarietà tra donatori, associazioni, istituzioni e cittadini col fine di costruire una comunità più serena, più solidale, più giusta."
"L'adesione al progetto di microcredito del Fondo Essere del Quartiere 4 di Firenze è conseguente alla nostra consapevolezza che è ancora urgente democratizzare la finanza – ha detto Andrea Bianchi, direttore generale della Banca del Chianti Fiorentino. Il ricorso al lavoro precario, il momento non facile per le famiglie rende l'accesso al credito sempre più problematico. La Banca ha aderito con entusiasmo all'iniziativa del Quartiere 4 in quanto l'eccessivo indebitamento delle famiglie, per i mutui per la casa ma anche per il credito sul consumo, fanno sì che si debba gestire e tenere sotto controllo la situazione. Inoltre, sostenere iniziative di carattere sociale come il Fondo Essere vuol dire continuare quel percorso iniziato cento anni fa proprio con un forte ruolo antiusura e per garantire il credito a tutti coloro che erano respinti dalle istituzioni finanziarie esistenti. Oggi la Banca fa parte del fondo antiusura della Fondazione Toscana per la prevenzione dell'usura e ha aderito ai prestiti d'onore della Regione, ha tre prodotti pensati contro il caro banca, il rischio risparmio e il caro immobili. Insomma cerchiamo di valorizzare quella che è la nostra grande 'differenza', l'affinità con il territorio. Questo significa interrogarsi, porsi nella dimensione costante dell'ascolto, non solo per recepire i bisogni, ma anche le minacce e le opportunità esistenti e soprattutto sintonizzarsi con i valori e le prospettive", ha concluso Bianchi.
La convenzione tra Fondo Essere e Banca del Chianti Fiorentino consente di avviare ulteriori attività di microcredito che si aggiungono a quelle tradizionali del Fondo, che fino ad oggi hanno garantito 147 prestiti (fino a 2.500 euro) per complessivi 196.000 euro. L'altra novità è l'importante sostegno pensato per le piccole e medie imprese del territorio che potranno usufruire di prestiti garantiti fino a 10.000 euro, una vera boccata di ossigeno per le tante aziende che in periodi di crisi rischiano di dover chiudere o comunque ridurre gli investimenti. La convenzione stabilisce inoltre un programma di iniziative che permette al Fondo di crescere non più soltanto grazie alle donazioni, ma anche attraverso veri e propri prodotti finanziari come le obbligazioni emesse dalla banca.
È infine previsto un programma di formazione per operatori finanziari da impiegare presso le associazioni aderenti al Fondo Essere; la realizzazione di seminari e convegni di informazione e sensibilizzazione sui temi della finanza etica, coinvolgendo le competenze esistenti all'interno del Movimento del Credito Cooperativo; la predisposizione di altri prodotti e servizi finanziari destinati ai soggetti più deboli; la realizzazione di altre iniziative destinate ad incrementare il fondo di garanzia.
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