Firmata la pace

Con la firma in calce all’accordo di pace omnicomprensivo, il primo ministro Girija Prasad Koirala e il capo dei ribelli maoisti Prachanda hanno dichiarato formalmente finita la decennale guerra civile costata la vita a oltre 13.000 persone. Sette mesi dopo avere condotto insieme le proteste popolari che hanno forzato le dimissioni del re Gyanendra, i leader dei sette partiti dell’alleanza al potere e i ribelli maoisti hanno concordato i termini del disarmo, della costituzione di un parlamento e di un governo ad interim che dovranno guidare il paese sino alle elezioni dell’assemblea costituente incaricata di redigere una nuova Costituzione e decidere il futuro della contestata monarchia. I maoisti hanno preso l'impegno a rispettare la decisione della Costituente, anche se si opterà per lasciare al monarca un ruolo cerimoniale. Oltre sei mesi dopo il cessate-il-fuoco, gli insorti si presenteranno nei 28 campi già designati a inizio mese e qui confineranno le proprie armi sotto la supervisione delle Nazioni Unite; i soldati – pur rimanendo nelle proprie caserme – dovranno deporre un numero uguale di armi. L’intesa prevede anche la costituzione di un Parlamento e di un governo di transizione allargato ai maoisti che dovranno guidare il paese sino alle elezioni che si terranno intorno a metà giugno 2007. “L’accordo mette fine al lungo conflitto” ha commentato il negoziatore del governo Krishna Prasad Sitaula dopo aver letto il testo del trattato che dopo 10 anni ha infine portato la pace nella nazione himalayana da 26 milioni abitanti.