Donna dell'anno sfollata leader del "desplazados"
È Yannet Mosquera, una ‘campesina’ afro-colombiana costretta sette anni fa a lasciare il suo villaggio d’origine nelle campagne di Popayán per fuggire alla violenza dei paramilitari, la “donna dell’anno 2007” designata dal ‘Cafam’, organismo che riunisce lavoratori e imprenditori per la “promozione della qualità della vita”. Mosquera, 37 anni, chiamata da amici e collaboratori la “principessa africana”, è stata premiata per il suo impegno a favore dei senza-tetto dell’associazione ‘Prodesarrollo Comunitario’ che opera per il reinserimento a pieno titolo nella società delle famiglie dei ‘desplazados’ (sfollati) a causa della guerra nell’insediamento di Pubus, a Popayán, capitale del dipartimento sud-occidentale del Cauca. “Siamo ‘desplazados’ che hanno unito le forze per proteggere le nostre case, sostenerci autonomamente con le coltivazioni biologiche e impegnarci in servizi sociali, come dare un pasto a circa 150 bambini e anziani o trovare un posto di lavoro a chi ne ha bisogno” ha detto Mosquera. A Pubus, ‘Prodesarrollo Comunitario’ ha iniziato anche la costruzione di un migliaio di case popolari che inizieranno ad essere assegnate alle famiglie più povere entro la fine dell’anno. Oltre a Mosquera, sono state premiate Susan Juliet García, 18 anni - impegnata in programmi di assistenza alimentare a circa 1.200 famiglie a Piedecuesta, nel centro-ovest del paese - e Rosalba Arias, 48 anni, che ha scelto di vivere per oltre un decennio con gli indigeni Embera-Catió nell’ovest della Colombia per aiutarli ad affrontare e superare le conseguenze del conflitto armato.
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