numerose manifestazioni contro la guerra
Da “costa a costa”, da New York a Washington a Los Angeles – passando per San Francisco, Portland e Seattle per citare solo i maggiori centri - decine di migliaia di americani hanno dato vita ieri a vivaci manifestazioni contro la guerra in Iraq: “Gettate Bush, non le bombe”, “Impeach Bush”, “ Via subito i soldati”, “Quattro anni sono già troppi” erano le scritte su alcuni degli striscioni e cartelli nelle strade di New York dove circa 30.000 tra studenti, manifestanti in bicicletta, reduci del Vietnam e comuni cittadini hanno percorso in lungo e in largo il centro dell’isola di Manhattan, al suono di tamburi e altri strumenti musicali, nonostante il freddo e il clima sgradevole. "Se la gente si mette ad ascoltare sul serio quello che i militari stanno dicendo, capirà che sono contro la guerra, come accadde in Vietnam" ha detto il sergente José Vasquez che si è rifiutato di partire per l' Iraq. L’attore e regista Tim Robbins, che sfilava in testa a un corteo a New York, ha aggiunto: "Questo non è un oscuro movimento di sinistra, è la voce del popolo. Gli americani vogliono che questa guerra finisca; quando verranno ascoltati?".
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