l'autostrada non passerà nel parco
Fauna e flora della riserva naturale di El Kala, sulla costa algerina, tirano un sospiro di sollievo: il governo ha deciso di deviare il percorso di un’autostrada che avrebbe dovuto attraversare nel bel mezzo il parco di 800 chilometri quadrati. La nefasta intenzione rientrava nella costruzione in corso del primo collegamento viario diretto che unirà Algeria, Marocco e Tunisia per una lunghezza di 1000 chilometri e del costo di 8 miliardi di euro. Ma lo scorso maggio, ambientalisti, giornalisti e personaggi pubblici avevano inviato una petizione al presidente Adelaziz Bouteflika perché intervenisse per evitare che un simbolo di unità interafricana finisse per compromettere un bene comune, difeso anche dalla legge algerina. Dopotutto ci vorrebbe solo un po’ sensibilità e di buona volontà, poiché si tratta di trovare un’alternativa ai quei pochi chilometri di asfalto, più precisamente 15, che dovrebbero solcare un territorio intatto di “macchia mediterranea” popolato da volpi, linci, uccelli predatori e tartarughe. Il ministro dei Lavori pubblici, Amar Ghoul, citato dalla stampa locale, ha detto che il governo ha ordinato di “posporre la realizzazione dei 15 chilometri di strada nel perimetro del parco” e di trovare un percorso alternativo, incaricando della questione una commissione di studi interministeriale: “Da oggi - ha aggiunto il ministro - possiamo affermare che non c’è più alcun motivo di preoccupazione riguardante il parco di El Kata”.
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