I sindaci cechi ricevuti dai parlamentari europei
http://www.europeforpeace.eu - 18 febbraio 2009
Mercoledì 18 febbraio tre pulman pieni di sindaci cechi della Lega dei sindaci contro il radar e di attivisti del Movimento Nonviolento si sono recati a Bruxelles per incontrarsi con membri del Parlamento Europeo e protestare contro il progetto delle “Guerre Stellari”.
Sono stati invitati da alcuni parlamentari europei a partecipare ad un incontro sul controverso allargamento della difesa missilistica degli Stati Uniti a Repubblica Ceca e Polonia. A Bruxelles hanno incontrato diversi europarlamentari e senatori belgi e sono stati specialmente ricevuti dalla Vice-presidente del Parlamento Europeo Luisa Morgantini.
Hanno anche partecipato ad una manifestazione contro la base radar davanti al Parlamento Europeo, travestiti da "invisibili" come la stragrande maggioranza dei cittadini cechi, contrari allo scudo.
I sindaci presenti a Bruxelles rappresentano un totale di 130 colleghi contrari a questo progetto. Il loro viaggio è sostenuto anche da 13 presidenti cechi di regioni su 14 e da molti sindaci di altri paesi europei. Secondo i sondaggi, il 70% dei cechi si oppone a questo piano.
“Non a caso dopo il crollo del muro di Berlino gli Stati Uniti hanno rapidamente aperto le porte della Nato ai paesi ex-socialisti. In questo modo ne hanno potuto formare le leadership sia militari che politiche, in modo che fossero molto vicine ai loro interessi.
All’inizio del 2009 uno di questi “cavalli di Troia”, la Repubblica Ceca, ha assunto la presidenza dell’Unione Europea; proprio per questo porteremo la protesta in seno al Parlamento Europeo e chiederemo che si esprima su questa fondamentale questione”, dichiara Giorgio Schultze, portavoce di Europe for Peace.
La protesta è appoggiata da manifestazioni contemporanee che si svolgeranno a Madrid, Copenhagen, Berlino, Roma, Palermo, Firenze, Milano, Torino, Budapest e Buenos Aires e da molte organizzazioni internazionali, tra cui Mayors for Peace, Pax Christi International, Mondo senza guerre ed Europe for Peace.
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