evento

Fermate la distruzione dell'Amazzonia

26 febbraio 2021
ore 15:00 (Durata: 2 ore)

Venerdì ore 15:00 protesta contro il Trattato EU-Mercosur a Piazza Verdi (zona Parioli) davanti all'ambasciata portoghese.

L'approvazione o no del trattato è strettamente legata alla distruzione della foresta amazzonica, alla protezione della vita delle/gli indigen@ e dei diritti di lavoratori e lavoratrici!

L'EU-Mercosur è un trattato commerciale tra l'UE e alcuni paesi del sud America, tra cui il Brasile. Se venisse approvato causerebbe un aumento delle emissioni e della perdita della biodiversità: infatti permetterebbe un aumento dell'esportazione di automobili () dall'Europa ma soprattutto un aumento dell'importazione della carne, dei mangimi (soia) e della canna da zucchero, che in Brasile vengono prodotte attraverso deforestazione e pratiche intensive.

Inoltre, l'Amazzonia ad oggi viene distrutta (bruciata, deforestata) a ritmi allucinanti. Questo è tollerato, talvolta promosso, dal governo brasiliano, che in particolare non fa nulla per contrastare le "mafie della foresta" che disboscano illegalmente e pagano assassini per uccidere gli indigeni che provano a difendere la foresta.

Dal 2009 al 2018 sono stati uccis@ più di 350 "difensori" e le cose non sono migliorate da allora.
L'UE dovrebbe condannare questa tragedia, invece approvando il trattato (che non prevede nessuna garanzia vincolante sulla protezione della foresta amazzonica) di fatto darebbe il suo appoggio alle politiche di Bolsonaro. Peraltro il trattato non prevede neanche tutele per i diritti dei lavoratori

Che c'entra il Portogallo?
L'Austria ha posto un veto sull'approvazione del trattato, ma il Portogallo, che ha attualmente la presidenza del consiglio dell'UE, vuole usare un "trucco" (dividere l'accordo in due parti) per farlo approvare comunque. Per questo protesteremo davanti all'ambasciata portoghese.

‍♀️Allora prepara il tuo cartello e scendi in piazza con noi!

Per maggiori informazioni: evento su Facebook
Aggiungi a calendario: Google - Outlook - Apple - Altri

Prossimi appuntamenti

Mappa

Eventi dei prossimi giorni

Ricerca eventi

Dal sito

  • Pace
    L'obiettore di coscienza ucraino doveva apparire in tribunale oggi

    Il processo a Yurii Sheliazenkho è stato rinviato al 18 settembre

    Oggi il procuratore Serhii Pavlyk non si è presentato all’udienza presso il tribunale distrettuale Pechersk di Kiev, così il giudice Anna Gridasova ha rinviato il processo a Yurii Sheliazenkho al 18 settembre alle 15.30.
    27 agosto 2024 - Redazione Pressenza Italia
  • Pace
    Dispaccio dall'inviato di Pressenza in Ucraina, ma che ora si trova in Moldavia

    L’Ucraina non è un Paese per obiettori di coscienza

    Dopo aver finalmente incontrato a Kiev l’obiettore di coscienza Yurii Sheliazenko, che il 27 agosto andrà a processo, mi consulto con Anna Polo della redazione di Pressenza e decidiamo che è meglio lasciare il territorio ucraino prima di pubblicare il testo dell’intervista, nonché questo seguito.
    26 agosto 2024 - Mauro Carlo Zanella (Inviato di Pressenza)
  • Pace
    Un'intervista al leader del Movimento Pacifista Ucraino

    Yurii Sheliazenko: “Dobbiamo cambiare la narrativa dell’inevitabilità della guerra”

    Ho un appuntamento da confermare con Yuri ma, all’ultimo momento, sento di voler rinviare l’incontro. Mi immagino, in un crescendo di panico, di essere fermato dalla polizia, di essere condotto in prigione o, peggio, fucilato. Poi la razionalità riprende il sopravvento e confermo l’appuntamento.
    26 agosto 2024 - Mauro Carlo Zanella (Inviato di Pressenza in Ucraina)
  • Editoriale
    Discorso all'incontro "Palestina casa mia"

    Gli occhi di Mahmud

    Ci sono immagini che rimangono nel cuore, che ci colpiscono. E sono quelle parole, quegli occhi, quelle sofferenze che ci consentono di dire no e di attivare la "non accettazione della realtà". Mahmud, il bambino palestinese senza braccia, ci guarda e ci interroga fin nel profondo della coscienza
    25 agosto 2024 - Alessandro Marescotti
  • CyberCultura
    O nessuno dovrebbe essere sanzionato oppure tutti dovrebbero esserlo

    Telegram e i servizi di anonimizzazione totale

    Il problema posto dall’arresto di Durov pone il problema di tecnologie progettate con caratteristiche che consentono di commettere (o impedire l’accertamento di) un reato. Chi le ha realizzate è corresponsabile degli illeciti penali che sono commessi?
    25 agosto 2024 - Andrea Monti
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.15 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)