Dante messo in scena da Shakespeare. Incontro con gli autori e letture dal romanzo "Dante di Shakespeare III. Come è duro calle"
È fresco di stampa, ma è già un caso letterario il terzo e ultimo volume della trilogia "Dante di Shakespeare", di Monaldi & Sorti, Solferino Libri. Se ne parla martedì 5 marzo alle 16:45 al liceo Minghetti a Bologna, in via Nazario Sauro 18. Incontro con gli autori, in collegamento, e letture di brani dal libro da parte degli studenti. Appena uscito, “Dante di Shakespeare III. Come è duro calle” ha conquistato intere pagine sui media nazionali per le molteplici novità: il rinvenimento di documenti d'archivio su Dante Alighieri, poi la manipolazione scoperta nella bolla di canonizzazione di san Tommaso d’Aquino, e infine la decifrazione di un codice nascosto nella Divina Commedia. E in più, ha appena dato vita a una rassegna teatrale con i grandi nomi del teatro d'arte, da Mariano Rigillo e Cicci Rossini, a Giuseppe Pambieri, Remo Girone, Pamela Villoresi, Tullio Solenghi ed Elisabetta Pozzi. La rassegna di reading prosegue l’esperimento condotto con successo nel 2022 con il premio di street theatre “Ahi serva Italia! Dante di Shakespeare II”, basato sull’omonimo secondo titolo della trilogia di Monaldi & Sorti, svoltosi in 12 città italiane e concluso con l'attribuzione di tre oscar "Dante di Shakespeare" in una serata finale di premiazione alla Casa di Dante di Roma, disponibile sui canali di RaiCultura. LA TRILOGIA - Arriva al culmine, nel 460° anniversario della nascita di William Shakespeare (1564-1616), la trilogia Dante di Shakespeare di Monaldi & Sorti, pubblicata dal 2021 per il settecentenario dantesco: un’avventura letteraria dalle proporzioni vertiginose, frutto di anni di lavoro in tandem. L’affresco in tre parti si snoda per duemila pagine o, per meglio dire, per 15 atti e innumerevoli scene teatrali come in un dramma di Shakespeare, unica penna capace di volare all’altezza del Poeta: dal Battesimo fino alla morte. In questo terzo volume si giunge al clou della serie: la grande protagonista è la Divina Commedia, dopo che, nei due primi volumi, la gestazione fiorentina del poema si era fatta man mano strada nella biografia del suo autore. La trilogia, come avverte il corifeo nel Prologo del dramma, è costruita in modo tale che si può iniziare da questa terza parte, per poi successivamente gustare i due prequel. La saga romanzesca alterna forma narrativa e stile teatrale, ed è tutta intessuta di temi e citazioni tratte da Amleto e Macbeth, da Romeo e Giulietta e Otello, da Giulio Cesare e La tempesta, trascinando così il lettore sul palcoscenico del Globe Theatre londinese, dove, con un registro stilistico sempre elevato e una penetrante prospettiva poetica e psicologica, il Dante di Shakespeare punta i riflettori sui tabù alla base del pensiero moderno. In questo terzo volume Dante fa i conti col dramma dell’esilio: durante le peregrinazioni tra Verona, Bologna, la Toscana e le Marche, non senza un avventuroso viaggio a Parigi, assistiamo alla nascita difficile e avvincente della sua Commedia, che sorprenderà l’autore stesso, sul letto di morte, mostrando il proprio volto più ardente e segreto. LA TRAMA - In questo terzo volume Dante deve fare i conti con il dramma dell’esilio, al quale cerca di porre termine con un vortice di alleanze, assedi, battaglie, suppliche e tentativi diplomatici. Ma le porte di Firenze non si riapriranno: il vento dei tempi soffia contro il Poeta, in cerca di rifugio e di aiuto, mentre la moglie Gemma, i figli e gli amici ne seguono con ansia le peripezie. Nel girovagare di Dante trovano posto la Verona dei Montecchi e Capuleti e le notti di mezz’estate tra i Monti Sibillini, si danno battaglia sul suo capo le forze celesti e quelle infernali, e fa da cantastorie Fool, il Matto di Re Lear: una volta di più brilla la dantesca potenza di Shakespeare nel dare vita e passioni al mondo degli spiriti. Durante le peregrinazioni tra Verona, Bologna, la Toscana e le Marche assistiamo alla nascita difficile ed avvincente della sua Commedia, che sorprenderà l’autore stesso, sul letto di morte, mostrando il proprio volto più sorprendente e segreto. La sequela di sconfitte e umiliazioni – unita ai rimorsi per la fine dell’amico Guido Cavalcanti, di cui teme la dannazione eterna – precipita Dante nella selva oscura del dubbio: il Cielo è indifferente alle tragedie umane? La privazione dei primi canti della Commedia, rimasti a Firenze, non aiuta. Ma lui non si rassegna a perdere Guido. Sarà proprio grazie al suo affetto per l’amico che l’esule troverà forza e illuminazione sul sentiero oltremondano verso l’«Amor che move il sole e l’altre stelle», e ultimerà il massimo capolavoro di tutti i tempi. LE SCOPERTE - Anche in questo terzo volume della trilogia di Monaldi & Sorti l’esperimento narrativo prende vita da un incessante lavoro di indagine storica, illustrato nelle appendici finali: da un codice segreto nella Commedia (individuato con la consulenza di due esperti di statistica del CNR e dell’Università di Pisa) al periodo di vita nelle Marche di Jacopo Alighieri, figlio del poeta, probabilmente in compagnia del padre esiliato; per finire con una sorpresa nella bolla di canonizzazione di san Tommaso d’Aquino che ha conquistato l’attenzione del Times. QUANDO E DOVE: Martedì 5 marzo, ore 16:45, Liceo classico statale Marco Minghetti, via Nazario Sauro 18, Bologna.
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