mostra fotografica

A song for our ancestors

5 novembre 2024
ore 18:30 (Durata: 4 ore)

Affrontare il tema del lutto é una scelta scomoda. Nella galleria milanese Amy d Arte Spazio, nel Brera District, va in mostra la fotografia di Alessandra Book al suo primo esordio a Milano. Il titolo, A song for our ancestors, é toccante e sembra introdurci in una storia ancestrale . La mostra si sviluppa come una narrazione, in cui lo spettatore si trova immerso nell'ampio spazio della galleria con un allestimento volutamente scevro, scarno; gruppi di fotografie danno vita a quattro installazioni a parete composte ciascuna da cinque e più opere , stampate su carta Matt Fine Art, ognuna in un formato diverso non ancora incorniciate perché l'affetto non é ancora pronto a farsi ricordo e simulacro. Completano l'esposizione due grandi stampe, un video e una struttura a cerchio cava da cui affiora la luce. Soggetti delle opere sono ricordi e parti di natura selvatica ed astratta , processati entropicamente. Il risultato é un efficace confronto tra l'uomo ,il suo divenire e la natura in una dimensione circolare di equilibrio precario. Nel lavoro "A song for our ancestors" il racconto si pone come spazio finzionale e pratica relazionale in cui la memoria può svolgere la sua creativa funzione riparatrice. Al fondo di questo lavoro vi é la convinzione che la memoria e la narrazione siano gli strumenti fondamentali che l'artista ha per fare esperienza, per vivere il cambiamento e, quindi, per avere una presa maggiore su di sé. La memoria é al centro del processo di comprensione e di responsabilità riguardo al senso e alla direzione che Alessandra vuole dare al proprio passato, con la possibilità di dotarsi di un nuovo racconto capace di restituire continuità. "Il potere della memoria non risiede nella sua capacità di far risorgere una situazione o un sentimento effettivamente esistiti , ma in un atto costitutivo della mente legato al proprio presente e orientato verso il futuro della propria elaborazione". Jacques Derrida, Memorie per Paul De Man. Concepire spazi di elaborazione e percorsi di senso in uno spazio-tempo transizionale e di esitazione dove ha luogo una potente trasformazione, questo è quanto ci siamo preposti presentando “A song for our ancestors“. La mostra si arricchisce di un testo critico di Kamil Sanders, curatore dell'esibizione. Alessandra Book nasce nel 2001 a Roma. Nel 2023 conclude gli studi di Fotografia presso lo IED di Roma, nello stesso anno è finalista al Ragusa Foto Festival e il suo lavoro di tesi viene pubblicato su l’Espresso. Nel 2024 è tra i cinque vincitori del Premio Driving Energy, promosso da Terna, e il suo lavoro è esposto nelle sale del Palazzo delle Esposizioni a Roma. Attualmente studia Storia dell’Arte presso la Sapienza. La sua fotografia è legata a storie intime, che si intrecciano con la biografia dell'autrice per ampliarsi verso temi universali.

Per maggiori informazioni:
Amy d Arte Spazio
Aggiungi a calendario: Google - Outlook - Apple - Altri

Prossimi appuntamenti

Mappa

Eventi dei prossimi giorni

Ricerca eventi

Dal sito

  • Pace
    La scomoda verità è che l'Ucraina sta continuando a combattere una guerra persa

    L'Unione Europea sbaglia tutto: sostenere il piano di Zelensky porta solo a più vittime

    I numeri parlano chiaro: la Russia in Ucraina ha una superiorità militare schiacciante, con un rapporto di 4 a 1 in soldati. La UE sta sottovalutando in Ucraina la forza della Russia. Ma la sta sopravvalutando in un ipotetico scontro con l'Europa. Perché? Per produrre più armi.
    30 ottobre 2024 - Redazione PeaceLink
  • Editoriale
    Sia chiara una cosa: non è per salvare vite umane che questa guerra prosegue

    Ma perché la guerra in Ucraina continua?

    Siamo di fronte a una scena raccapricciante. L'Ucraina è come un ragazzo di settanta chili che viene pestato a sangue da un peso massimo. Continua a farsi massacrare perché dagli spalti lo incitano a non mollare. Come i tanti politici che predicano il classico "armiamoci e partite".
    30 ottobre 2024 - Alessandro Marescotti
  • CyberCultura
    Le parole di Umberto Eco e il destino dei social network

    Dall'invasione degli imbecilli all'oblio digitale

    I social network danno "diritto di parola a legioni di imbecilli che prima parlavano solo al bar". Ma offrono davvero un palcoscenico pari a quello dei premi Nobel? Non è proprio così. Se Umberto Eco avesse studiato i meccanismi di indicizzazione dei contenuti su Internet, si sarebbe ricreduto.
    30 ottobre 2024 - Alessandro Marescotti
  • Pace
    Albert, il bollettino quotidiano pacifista

    Manovra finanziaria: 4,6 miliardi di euro dal fondo auto all'industria bellica

    Il titolo di prima pagina de Il Sole 24 Ore di oggi, 29 ottobre 2024, riporta che il governo italiano ha deciso di trasferire 4.6 miliardi di euro dai fondi pubblici destinati all'economia civile a quelli per l'industria militare.
    29 ottobre 2024 - Redazione PeaceLink
  • PeaceLink
    Resoconto Assemblea PeaceLink del 25 ottobre 2024

    Il mediattivismo ecopacifista: vision e mission di PeaceLink

    L’assemblea ha svolto una riflessione sulle prospettive del mediattivismo per dotare l'associazione di nuove competenze. Centrale la questione dell'uso dell'Intelligenza Artificiale per la pace.
    25 ottobre 2024 - Associazione PeaceLink
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.17 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)