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Campagna: invito a operare gesti di pace

Campagna conclusa

Promossa da: Marco Mascellani (Giovani per un Mondo Unito)
Ora che questa orribile barbaria è cominciata, noi, giovani di differenti orientamenti ideali e politici, aderenti al messaggio di fraternità universale proposto dal Movimento “Giovani per un mondo unito”,vogliamo affermare ancora una volta che l’impegno per la pace rappresenta per tutti noi un ideale condiviso. Per questo avvertiamo l’urgenza di operare “gesti di pace” concreti e visibili. Il primo “gesto” è quello di camminare insieme ad esponenti di diverse fedi, membri di varie chiese cristiane e persone di altre convinzioni, in una marcia per la pace che si svolgerà sabato 22 marzo a Milano, dove tutti sono pubblicamente invitati.

Mentre la speranza di pace appare legata ad un filo, noi, giovani di differenti orientamenti ideali e politici, aderenti al messaggio di fraternità universale proposto dal Movimento “Giovani per un mondo unito”, espressione giovanile del Movimento dei Focolari, ispirato da Chiara Lubich, vogliamo affermare ancora una volta che l’impegno per la pace rappresenta per tutti noi un ideale condiviso. Per questo avvertiamo l’urgenza di operare “gesti di pace” concreti e visibili per testimoniare che, accanto a quanti, a vario titolo, si stanno adoperando per aprire nuove vie alla pace, ci siamo anche noi. Il primo “gesto” è quello di camminare insieme ad esponenti di diverse fedi, membri di varie chiese cristiane e persone di altre convinzioni, in una marcia per la pace che si svolgerà sabato 22 marzo a Milano, dove tutti sono pubblicamente invitati. Vogliamo far partire anche dalla nostra città un forte segnale di pace, mettendo in risalto come dialogo e condivisione fra popoli, etnie, religioni, sia la vera, unica e coraggiosa “arma” capace di portare la pace. L’appuntamento è alle 19.00 in piazza Sant’Ambrogio. Di lì si procederà in silenzio fino all’Arco della Pace, dove si svolgerà un momento interreligioso di riflessione sulla pace in cui cristiani, ebrei, musulmani, buddisti, uomini di buona volontà possano invocare insieme il dono della pace tra gli uomini e i popoli.Noi “Giovani per un mondo unito”, Siamo giovani di tutto il mondo, di diverse razze, nazionalità, culture, di diverse religioni: cristiani, ebrei, musulmani, buddisti... o anche di convinzioni non religiose. Siamo presenti in oltre 180 nazioni dei cinque continenti: dal Giappone alla Nigeria, dalla Nuova Zelanda all'Alaska, dalla Russia alla Terra del Fuoco. Siamo l’espressione giovanile del Movimento dei Focolari, fondato da Chiara Lubich. Crediamo che costruire il mondo unito sia possibile e lo sperimentiamo ogni giorno cercando di andare al di là di ogni barriera di razza, religione, … Crediamo nella fratellanza universale che cerchiamo di realizzare con ogni persona che incontriamo. In queste settimane, in cui la minaccia della guerra si fa sempre più insistente, sentiamo di non poter stare inermi a guardare la cronaca degli eventi. Oggi più che mai ci vuole il coraggio di scegliere la Pace.
Pace per noi significa giustizia: non possiamo accettare un mondo in cui la metà della popolazione mondiale vive con meno di due dollari al giorno.
Pace per noi significa verità: non vogliamo accontentarci di assorbire passivamente le informazioni che ci arrivano ogni giorno, ma ci sforziamo di cogliere i semi di verità presenti in ogni punto di vista.
Pace per noi significa libertà: frutto del rispetto reciproco, che ci porta a rifiutare con fermezza ogni violenza, intimidazione, costrizione.
Pace per noi significa fraternità: guardare ad ogni persona come ad altri noi stessi, da incontrare, da perdonare e da amare, sempre. Crediamo che la diversità sia una ricchezza e non un motivo di divisione, che il mondo unito si costruisca non sull’omologazione ma sulla valorizzazione di quanto di prezioso c’è in ogni uomo, in ogni cultura.
Il cammino verso la pace non è privo di difficoltà, di dubbi, di ostacoli e pone nuovi interrogativi. La pace si costruisce ogni giorno e moltissimi sono già all’opera, nelle proprie famiglie, nelle città, nel quotidiano e nelle piccole cose, perché la pace non dipende dai potenti, ma dall’impegno personale di ognuno.

Adesioni dal 21 marzo 2003: 1 persone

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