Campagna: Lettera aperta ai Vescovi e ai credenti
- 10. Federazione Nazionale della Stampa Italiana - RM
(8 febbraio 2005)
"Condivido pienamente le preoccupazioni dei religiosi di varie regioni del nostro Paese che hanno sottoscritto un appello ai vescovi italiani per chiedere la chiusura dei Centri di permanenza temporanea (Cpt) per gli immigrati. Condivido, inoltre, l'invito al Governo e al ministro degli Interni, Giuseppe Pisanu, a rivedere decisioni che impediscono nei fatti l'attivita' di informazione. Cessino immediatamente, dunque, le ripetute censure preventive a cui sono stati costretti, in questi mesi, decine e decine di colleghi che volevano far solo il loro lavoro visitando alcuni di questi Cpt piu' volte al centro di inchieste giornalistiche e di interrogazioni parlamentari. Siamo contrari a qualsiasi forma di censura ma in particolar modo a quelle che vorrebbero impedire di far conoscere all'opinione pubblica la verita' sulla vita e sulla dignita' di persone che hanno la sola colpa di voler sfuggire alla miseria e alla morte". Paolo Serventi Longhi (Segretario Generale FNSI)
- 9. Paolo - TO (8 febbraio 2005)
- 8. giovanni - BA (7 febbraio 2005)
- 7. centro delle culture di trieste - TS (7 febbraio 2005)
- 6. Coop. Soc. Commercio Equo e Solidale - LE (7 febbraio 2005)
- 5. associazione culturale multietnica "La Kasbah" - CS (6 febbraio 2005)
- 4. Ics Consorzio italiano di solidarieta' Palermo - PA (5 febbraio 2005)
- 3. Marisa - BO (5 febbraio 2005)
- 2. PeaceLink - TA
(5 febbraio 2005)
Siamo una associazione che crede nei valori della nonviolenza, e oggi i Centri di Permanenza Temporanea sono i luoghi dove la violenza delle istituzioni si esercita nella forma piu' sistematica. Queste strutture non fanno onore al nostro Paese e alla nostra democrazia, e per questo motivo abbiamo messo volentieri il nostro sito a disposizione dei religiosi che hanno promosso l'appello
- 1. bruna giovanna - RO
(4 febbraio 2005)
sottoscrivo questa lettera perchè non si può tacere davanti a queste continue violazioni dei diritti umani. E' una vergogna che ciò avvenga proprio nel nostro"civile" paese! Ignorare tutto implica una malvagia e psicopatica complicità che non appartiene alla nostra cultura