Campagna: NO alla tassa sulle rassegne stampa
- 76. - AL
(8 ottobre 2006)
E' l'ennesimo atto oscurantista lesivo del diritto di espressione e della libertà di comunicazione
- 75. davide - AT
(8 ottobre 2006)
I Naturisti da sempre censurati, discriminati e utilizzati dai media a fini strumentali, con bassi scopi di spettacolarizzazione, non possono non aderire a questa sacrosanta petizione. Giù le mani dal libero scambio di informazioni! E giù le mani dal creare un ennesima mercificazione a carattere di tassazione, solo per far "girare l'economia"! Questo vizietto sta sia a destra che a sinistra e persiste: ora sappiamo che al governo c'è Prodisconi!
- 74. materiali resistenti - RM (8 ottobre 2006)
- 73. Reporter Associati - RM (8 ottobre 2006)
- 72. Fuoricampo Associazione Lesbica - BO
(8 ottobre 2006)
Per una la libera diffusione di tutte e "altre" informazioni, saperi, pensieri, cultura.
- 71. MediaMedic - SI
(8 ottobre 2006)
La continua ricerca di informazione libera in Italia è stata spesso minata da forti interessi. Dopo un'orribile legge sul diritto d'autore come la Urbani questo decreto legge si colloca come un'ennesimo attacco alla libertà di informazione ed al libero circolare della cultura. Fermiamo quest'opera di destrutturazione sociale, per un libero sapere libero per tutti.
- 70. Prema - TV
(8 ottobre 2006)
Tutti i nostri soci condividono l'abolizione di questo passaggio della finanziaria. Trovano scorretto far passare in due righe nascoste in documenti che nessuno ha il tempo per leggere un provvedimento che in una democrazia sincera e sentita sarebbe stato discusso pubblicamente prima, visto che coinvolge uno dei problemi importanti della vita come la circolazione delle notizie e della cultura. Questo astuto provvedimento da chi è stato ispirato? Non credo che Prodi consideri questo comma come vitale per la ripresa economica del paese. Quali forze nascoste ai nostri occhi operano dietro coloro che abbiamo eletto? Perchè continuare a trattarci come popolo bue? Siamo tutti dispiaciuti che vengano usati ancora simili metodi di "macelleria" o basso governo che dir si voglia. Ci era stato promesso un cambiamento radicale nella gestione della "politica" che alla fine è la vita quotidiana di un popolo. Ci era stato fatto credere, prima delle elezioni, con vari mezzi come la Fabbrica e i suoi incontri col popolo che sarebbe stato iniziato un nuovo corso nel rapporto tra il potere e noi tutti. Perchè non continuare in questa direzione? Perpetrare simili furbizie ci trasformerà in un paese moderno, civile, rispettoso della libertà? O ci spingerà sempre di più verso la furbizia e l'egoismo? E così che ci viene insegnata la giusta strada? Sono questi gli esempi da imitare? Grazie per lo spazio che avete concesso a questo sfogo e per la promozione della vostra iniziativa.
- 69. LIBERO SAPERE (8 ottobre 2006)
- 68. Società laica e plurale - RM (8 ottobre 2006)
- 67. SINCOBAS - MI
(8 ottobre 2006)
Aderiamo con convinzione all'iniziativa. Chiediamo la revoca del provvedimento contro ogni concezione "privatistica" dell'informazione e per la libera circolazione delle idee e dei saperi.