Campagna: NO alla tassa sulle rassegne stampa
- 4633. moreno lomi - PT (12 febbraio 2007)
- 4632. Laura Vassalli - LT
(11 febbraio 2007)
Ho scritto che sono giornalista non iscritta all'albo. Infatti, anche se scrivo da due anni ormai (il tempo di pratica che ci vuole per iscriversi all'albo dei pubblicisti), il giornale principale per cui scrivo ha cominciato a farmi le buste paga (FINTE - NON PRENDO UNA LIRA - altri, invece, mi pagano, ma non lo dicono - strano il mondo, eh?) dopo qualche mese di "collaborazione", così devo aspettare che terminano i due anni dalla "regolarizzazione". Questa delle finte buste paga è una pratica diffusa e non si chiama "grande opportunità per entrare nel mondo del giornalismo" come la chiamano lor signori, ma sfruttamento del lavoro e delle/i lavoratrici/ori. Credo che l'abolizione della tassa sulle rassegne stampa sia uno dei passi, che sono tanti, nella direzione dello smantellamento del potere e dei privilegi degli editori che lucrano e traggono profitto dal lavoro di coloro che sfruttano, sottopagano, non pagano. E un passo anche verso un mondo dove la conoscenza non sia un privilegio di pochi, ma patrimonio di tutte/i, cioè la condizione necessaria per crescere tutte/i insieme senza pregiudizi, figli dell'ignoranza, e costruire un mondo veramente migliore e senza guerre.
- 4631. luca cecchi - FI (11 febbraio 2007)
- 4630. Marco Mattioli
(10 febbraio 2007)
Le leggi devono tutelare il cittadino, non arricchire i potenti...
- 4629. Roberto Mattiello - VI (10 febbraio 2007)
- 4628. roberto molinari - PC (9 febbraio 2007)
- 4627. anna paola buratti - FI
(8 febbraio 2007)
si comprano anche pezzetti di cervello?
- 4626. Isabella Manunza - MI (8 febbraio 2007)
- 4625. Eugenia Montagnini - VA (7 febbraio 2007)
- 4624. Enrica Belvi - PG (7 febbraio 2007)