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  • Conflitti
    La linea del fronte è al collasso per l’Ucraina

    E' in corso un disastro e il governo Zelensky è allo stremo

    Non sorprende che tutta questa guerra sia stata concepita male e generalmente falsamente riportata dai principali media occidentali perché l’Ucraina non ha potuto vincere questa guerra ed è così. In effetti perde da mille a duemila soldati ogni giorno a causa della morte o di ferite gravi.
    4 settembre 2024 - Jeffrey Sachs
  • Pace
    Lottare serve, lottare paga

    L’Università Statale di San Francisco disinveste da 4 aziende che lucrano sulla guerra Israele-Gaza

    L'associazione degli studenti della San Francisco State University ("Students for Gaza SFSU") -tra le prime, negli Stati Uniti, a promuovere gli accampamenti con le tende per rivendicare la fine del genocidio a Gaza - ha ottenuto una prima, notevole vittoria.
    1 settembre 2024 - Redazione di Pressenza Italia
  • Pace
    L'obiettore di coscienza ucraino doveva apparire in tribunale oggi

    Il processo a Yurii Sheliazenkho è stato rinviato al 18 settembre

    Oggi il procuratore Serhii Pavlyk non si è presentato all’udienza presso il tribunale distrettuale Pechersk di Kiev, così il giudice Anna Gridasova ha rinviato il processo a Yurii Sheliazenkho al 18 settembre alle 15.30.
    27 agosto 2024 - Redazione Pressenza Italia
  • Pace
    Dispaccio dall'inviato di Pressenza in Ucraina, ma che ora si trova in Moldavia

    L’Ucraina non è un Paese per obiettori di coscienza

    Dopo aver finalmente incontrato a Kiev l’obiettore di coscienza Yurii Sheliazenko, che il 27 agosto andrà a processo, mi consulto con Anna Polo della redazione di Pressenza e decidiamo che è meglio lasciare il territorio ucraino prima di pubblicare il testo dell’intervista, nonché questo seguito.
    26 agosto 2024 - Mauro Carlo Zanella (Inviato di Pressenza)
  • Pace
    Un'intervista al leader del Movimento Pacifista Ucraino

    Yurii Sheliazenko: “Dobbiamo cambiare la narrativa dell’inevitabilità della guerra”

    Ho un appuntamento da confermare con Yuri ma, all’ultimo momento, sento di voler rinviare l’incontro. Mi immagino, in un crescendo di panico, di essere fermato dalla polizia, di essere condotto in prigione o, peggio, fucilato. Poi la razionalità riprende il sopravvento e confermo l’appuntamento.
    26 agosto 2024 - Mauro Carlo Zanella (Inviato di Pressenza in Ucraina)

Campagna: Antiguerra

1397 persone - pagina 1 ... 44 45 46 ... 140
  • 957. cinzia caron - MI (23 febbraio 2003)
  • 956. Andrea Vitali - FI (23 febbraio 2003)
  • 955. gianfranco laterza - BA (23 febbraio 2003)
  • 954. vito savino - BA (23 febbraio 2003)
  • 953. giovanni tornabene - TO (23 febbraio 2003)
  • 952. Francesco Gaspari - PI (23 febbraio 2003)
    La guerra per la pace La guerra come strumento di pace? Mi rifiuto del tutto di riconoscerlo e ansi discrimino chi la pensa così. Un capitolo della storia senza precedenti in cui il governo democratico americano, riconosciuto come il più autorevole al mondo, approfitta del dolore del suo popolo per andare a fare una guerra contro il terrorismo, senza pensare alle conseguenze disastrose su dei civili innocenti (naturalmente non parlo solo degli iracheni). Tutti vogliono la pace anche quelli che vogliono.. o meglio, che non escludono una grave decisione come la guerra. Ci domandiamo allora fino a che punto è sporca la coscienza di quelli che non escludono quest’ipotesi come ultima risorsa attuabile. Fra questi allora si nascondono quelli, che in buona fede, credono ingenuamente (e aggiungerei anche senza porsi qualche dubbio) agli americani e sono convinti che l’unica soluzione sia una guerra e quelli che in fondo la vogliono in quanto portatrice di ricchezza. I primi, fra i quali si cimenta sia parte della destra che una piccola (per fortuna) parte della sinistra, vanno rispettati in quanto non si rendono conto della situazione bensì sfruttano anche quest’argomento come dibattito politico. I secondi, tra i quali si cimenta una piccola parte della destra, sono il vero problema che porterà sicuramente ad una guerra. Fra questi metterei non solo i petrolieri americani, che infine fanno solo i loro interessi, ma soprattutto i produttori d’armi inglesi e americane che fanno soldi costruendo continue macchine di morte. Gli inglesi e gli americani investono qualcosa come il 20 per cento del prodotto interno lordo in ricerca militare e armamenti e le multinazionali produttrici, tra cui figurano diverse anche italiane, non fanno che ricavarne benefici.. Queste persone speculano sulla vita di altri; è quindi un errore paragonarli a terroristi? Inoltre, dato che né ricavano solo benefici, non possono essere loro stessi a fare terrorismo. Ma eviterei quest’argomento perché, andare a raccontare queste cose sarebbe come dire delle eresie. Ormai l’opinione pubblica ha accettato tutte le versioni dettate dal governo Bush come verità assolute, per quanto riguarda anche l’11 settembre benché prive di fondamenta e alquanto illogiche. Io dico solo una cosa a quelli che poi alla fine accetteranno anche passivamente questa ennesima guerra: “Anche voi sarete responsabili e su di voi ricadranno le colpe soprattutto morali di quelle vittime innocenti, che altro non vogliono che essere lasciati in pace. Meditate bene quindi sulla vostra posizione e non nascondetevi dietro i discorsi filosofici, dichiarate la vostra posizione con la consapevolezza di non poter fare marcia indietro”.
  • 951. Leonardo Ferrulli - BA (23 febbraio 2003)
  • 950. ivan alocco (22 febbraio 2003)
    lavoro e studio, quindi non ho moltissimo tempo, ma do' volentieri una mano, se serve.
  • 949. Salvatore Scali - RC (22 febbraio 2003)
  • 948. Marco Geronimi Stoll - BS (22 febbraio 2003)
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    4 settembre 2024 - Jeffrey Sachs
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    1 settembre 2024 - Redazione di Pressenza Italia
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    L'obiettore di coscienza ucraino doveva apparire in tribunale oggi

    Il processo a Yurii Sheliazenkho è stato rinviato al 18 settembre

    Oggi il procuratore Serhii Pavlyk non si è presentato all’udienza presso il tribunale distrettuale Pechersk di Kiev, così il giudice Anna Gridasova ha rinviato il processo a Yurii Sheliazenkho al 18 settembre alle 15.30.
    27 agosto 2024 - Redazione Pressenza Italia
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    Dispaccio dall'inviato di Pressenza in Ucraina, ma che ora si trova in Moldavia

    L’Ucraina non è un Paese per obiettori di coscienza

    Dopo aver finalmente incontrato a Kiev l’obiettore di coscienza Yurii Sheliazenko, che il 27 agosto andrà a processo, mi consulto con Anna Polo della redazione di Pressenza e decidiamo che è meglio lasciare il territorio ucraino prima di pubblicare il testo dell’intervista, nonché questo seguito.
    26 agosto 2024 - Mauro Carlo Zanella (Inviato di Pressenza)
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    Ho un appuntamento da confermare con Yuri ma, all’ultimo momento, sento di voler rinviare l’incontro. Mi immagino, in un crescendo di panico, di essere fermato dalla polizia, di essere condotto in prigione o, peggio, fucilato. Poi la razionalità riprende il sopravvento e confermo l’appuntamento.
    26 agosto 2024 - Mauro Carlo Zanella (Inviato di Pressenza in Ucraina)
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