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    Ancora non si placa la disputa sui fatti del 26 giugno scorso: colpo di stato o autogolpe?

    Bolivia: l'autodistruzione del Movimiento al Socialismo

    La guerra senza quartiere tra il blocco a sostegno di Morales e quello a favore di Arce ha finito per lacerare il partito, i sindacati e i movimenti sociali
    17 luglio 2024 - David Lifodi
  • Disarmo
    La scelta di ritornare a schierare euromissili da tempo banditi è di una gravità assoluta

    Appello ai pacifisti per una mobilitazione contro i nuovi euromissili

    Oggi in gioco c’è il rischio di una guerra nucleare sempre più vicina con la decisione della Nato di schierare nuovamente gli euromissili entro il 2026. Siamo all’inizio di un’escalation in quanto la Russia agirà di conseguenza. È responsabilità di ciascuno di noi prendere posizione.
    17 luglio 2024 - Domenico Gallo, Fiorella Mannoia, Alessandro Marescotti, mons. Giovanni Ricchiuti, Carlo Rovelli, Alex Zanotelli
  • Latina

    Argentina, uno scenario ad alto rischio

    Accelera lo smantellamento dei passi in avanti fatti in termini di memoria, verità e giustizia
    12 luglio 2024 - Giorgio Trucchi
  • Disarmo
    La svolta strategica della NATO

    I pacifisti e i missili a lunga gittata

    La NATO ha compiuto una virata significativa con l'annuncio dell'installazione di nuovi missili a lunga gittata in Germania a partire dal 2026. Occorre una mobilitazione popolare e prima di tutto una comprensione della svolta che stiamo intraprendendo con queste scelte militari.
    14 luglio 2024 - Alessandro Marescotti
  • Pace
    Global Women for Peace - United against NATO

    Donne Unite contro la NATO: un coordinamento globale per la pace

    Nata nel 2023 a Bruxelles, la rete ha rapidamente guadagnato slancio. In occasione del 75° anniversario della NATO, celebrato a Washington DC lo scorso luglio, le attiviste hanno organizzato una serie di iniziative contro la guerra e l'escalation militare.
    13 luglio 2024 - Redazione PeaceLink

Campagna: Non finanziate i cacciabombardieri F35

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  • 836. francesca grilli - TO (23 novembre 2010)
  • 835. carlo garbagnati (23 novembre 2010)
  • 834. Alessandro Sarotti - TO (23 novembre 2010)
    Non riesco a descrivere il sentimento di profonda indignazione e rabbia nel vedere i nostri soldi utilizzati in così folle maniera. Tutte queste risorse che dovrebbero essere investite in cultura a 360°. Elevare il livello culturale del nostro paese oggi così arretrato e deteriorato da decenni di governi mafiosi, è l'unica grande priorità del nostro paese. E la prova maggiore sono le scelte stesse della maggioranza dei politici che continuano ad agire con la mente chiusa in una scatola piena di antiche scartoffie da riciclare continuamente, anziché attraversare a testa alta le porte della cultura del futuro.
  • 833. Gerolamo Gualini - BG (23 novembre 2010)
  • 832. Giuliana Beltrame - PD (23 novembre 2010)
  • 831. Lorena De Vita (23 novembre 2010)
  • 830. Nadia Scioscia - MI (23 novembre 2010)
  • 829. Domenico Argirò - NO (23 novembre 2010)
  • 828. Cosimo (23 novembre 2010)
  • 827. Francesco Fassone - GE (23 novembre 2010)
  • 826. Chiara Bertea - TO (23 novembre 2010)
  • 825. Michele Sorelli - FI (23 novembre 2010)
  • 824. rodolfo melli - GE (23 novembre 2010)
    Credo che in momenti così difficili per la nostra economia è scellerato pensare a strumenti di morte quando si dovrebbe con le stesse risorse attuare politichre a sostegno di chi soffre questa situazione.QUESTO è UN RICHIAMO ALLE RESPONSABILITA DI TUTTA LA CLASSE POLITICA CHI GOVERNA E CHI STA ALL'OPPOSIZIONE
  • 823. Edoardo Bianchi - CO (23 novembre 2010)
    Gli F35 e finmeccanica, le atomiche americane e la NATO, Balcani, Iraq, Afghanistan... l'Italia ripudia la guerra e si preoccupa dei propri cittadini (lavoro, scuola, ricerca, sanità, cultura). Cornuti e mazziati
  • 822. Paolo Arena - ME (23 novembre 2010)
  • 821. LUISA (23 novembre 2010)
  • 820. Paolo Merlo - CO (23 novembre 2010)
    Perché non si trovano posti di lavoro per la costruzione di "armi di pace"???
  • 819. Alberto - TO (23 novembre 2010)
  • 818. sandro colarossi - PE (23 novembre 2010)
  • 817. Giuseppe Scarabelli (23 novembre 2010)
    Sono contro la pazzia di chi vuole risolvere i problemi in questo modo. E' solo un modo per mantenere le lobby gerrafonaie
  • 816. valentina sorgi - FI (23 novembre 2010)
  • 815. Susanna Vanoni - VA (23 novembre 2010)
    Si taglia la scuola, si taglia la cultura, si tagliano i servizi sociali, non c'è lavoro e si investono miliardi in armamenti. Mai abbiamo toccato un punto così basso dopo il 1948 ed ancora continuiamo a scivolare in basso...
  • 814. mirella de gregorio - MI (23 novembre 2010)
  • 813. gigi graziadei - FC (23 novembre 2010)
  • 812. Lorenzo Mario Caimi - VA (23 novembre 2010)
  • 811. giovanna maria cangi - RM (23 novembre 2010)
  • 810. Giuliana Campora - GE (23 novembre 2010)
  • 809. rossella rispoli - AR (23 novembre 2010)
  • 808. luigia portaluri - PV (23 novembre 2010)
  • 807. Mariateresa Lietti - CO (23 novembre 2010)
  • 806. Paolo Chiarelli - FI (23 novembre 2010)
    L'Italia ripudia la guerra. Bisogna ricordarlo sempre. Non è necessaria una crisi per evitare l'acquisto di strumenti di aggressione.
  • 805. Massimo (23 novembre 2010)
  • 804. Romeo - BG (23 novembre 2010)
  • 803. Mauro Matteucci - PT (23 novembre 2010)
    credo che la coscienza di un popolo che un tempo fu "cristiano" debba scuotersi dinnanzi a queste spese assurde e criminali, mentre tanta umanità è ridotta a .niente. Mauro Matteucci
  • 802. Oreste Pezzi - CS (23 novembre 2010)
  • 801. silvana verduci - NA (23 novembre 2010)
  • 800. Elena Broggi (23 novembre 2010)
  • 799. Elana Ochse - TO (23 novembre 2010)
  • 798. anna cappugi - FI (23 novembre 2010)
  • 797. adriana dacci - FI (23 novembre 2010)
    BASTA con le spese militari, BASTA prenderci in giro,BASTA con i sacrifici inutili, vogliamo vivere in un paese civile e portatore di PACE!
  • 796. tanja (23 novembre 2010)
  • 795. CINZIA RAFANELLI - FM (23 novembre 2010)
    Che dire, si tagliano i fondi alle scuole, alla cultura...ma per le armi non c'è crisi che tenga. Cambiamo questa predisposizione umana.
  • 794. carola ciotti - FI (23 novembre 2010)
    Siamo un paese allo sbando, ci dobbiamo organizzare per risolvere i problemi REALI !!!! Paghiamo tante di quelle tasse e spesso non abbiamo niente in cambio. NO alle armi !!!!
  • 793. Filippo Archi - MI (23 novembre 2010)
  • 792. chiara valoti - BG (23 novembre 2010)
  • 791. francesco (23 novembre 2010)
  • 790. Claudio Prassino - MI (23 novembre 2010)
    Aggiungo che se proprio si devono comprare aerei da combattimento nuovi, ritengo meglio siano aerei già testati o comunque prodotti in Europa con una percentuale italiana ; è illogico partecipare ad un programma che potrebbe anche sfociare nel nulla o in un mezzo non all'altezza delle aspettative , perdipiù estremamente costoso.
  • 789. Susanna Poole (23 novembre 2010)
  • 788. federico magonio - FI (23 novembre 2010)
    Spendiamo bene i soldi dei cittadini!
  • 787. Luca Girardon - TO (23 novembre 2010)
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