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    Ultimo Numero

      SanLibero in pillole

      • E' morto un prete

        27 gennaio 2008 - Riccardo Orioles

        E' morto un prete a Catania, che si chiamava padre Greco. Non è una notizia importante e fuori dal suo quartiere non l'ha saputo nessuno. Eppure, in giovinezza, era stato un uomo importante: uscito dal seminario (il migliore allievo) era “un giovane promettente” ed era rapidamente diventato coadiutore del vescovo. Io di carriere dei preti non me ne intendo ma dev'essere qualcosa del tipo segretario della Fgci, e poi segretario di federazione, comitato centrale, onorevole e infine, se tutto va bene, ministro. Comunque lui dopo un anno si ribellò. Che cazzo - disse a se stesso - io sono un prete. E il prete non sta in ufficio, sta fra la gente.

      In evidenza

        Allarmante furto nella redazione di Casablanca

        Un fatto molto inquietante si è verificato due giorni addietro nei riguardi della sede del periodico catanese “ Casablanca”.

        Ignoti, introdottisi nei locali, hanno rubato il computer “principale”.

        Il gravissimo evento è molto strano e fortemente allarmante.

        Nella nostra area territoriale “Casablanca”, assieme a pochissime altre, è una voce di informazione forte, “senza peli sulla lingua”, libera, autonoma e democratica.

        Un periodico di energica denunzia delle “mille contraddizioni” isolane: sulle mafie, sui malaffari e sulle malefatte dei “Palazzi” locali, sulle molteplici illegalità imperversanti nell’area del catanese e nell’ambito siciliano in generale, sui ghettizzanti monopoli informativi..

        Un ulteriore evento di stampo “ignoto” e pericoloso per la civica convivenza e la libertà di informazione di Catania, che si aggiunge a solo due settimane di distanza, all’atto distruttore consumato contro la sede del Cope giorno 3 marzo.

        Casablanca ( aderente al “Comitato di Lotta cittadino”), è stato il soggetto propulsore della grande manifestazione tenutasi il 7 febbraio in piazza Spedini. - con la presenza di oltre tremila cittadini catanesi - come risposta della Catania civile e democratica ai tragici eventi vandalici e teppisti che hanno determinato l’assassinio dell’ispettore Rapirti, e. che, che hanno messo a nudo l’ignobile degrado civile ed umano che caratterizza la città.

        Il “ Comitato per la Partecipazione e la Democrazia” esprime vive solidarietà e il più attivo sostegno alla Redazione e ai giornalisti..

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