Abbattere le Nazioni Unite per una America più forte
La amministrazione Bush ha sviluppato un programma alquanto lineare il cui scopo è quello di schiacciare i suoi nemici alle Nazioni Unite e di procedere al rifacimento di tutta l’istituzione e della sua immagine. La nuova strategia era stata decisa durante i preparativi per la guerra all'Iraq quando alcuni elementi ribelli nel Consiglio di Sicurezza avevano sfidato il diritto della amministrazione ad intraprendere senza alcuna provocazione una guerra con l'Iraq. I falliti tentativi da parte dell'America nel guadagnarsi l’approvazione del Consiglio di Sicurezza avevano indebolito la sua già ridotta credibilità e avevano testato la sua capacità ad agire unilateralmente. Adesso, la amministrazione è riuscita ad escogitare una maniera per eliminare i "presunti" membri sleali dello staff personale di Kofi Annan e per sostituirli con degli alleati della amministrazione appositamente selezionati. Questo fa parte di un più vasto schema che si propone l’intera ricostruzione dalla fondamenta delle Nazioni Unite in una maniera tale che possa servire al meglio gli interessi Americani.
La amministrazione è già ricorsa strumentalmente al programma "Oil for Food" per creare problemi a Kofi Annan e al suo staff con false accuse di comportamento scorretto. Fino ad ora, sono gli Stati Uniti che paiono essere i maggiori offensori, avendo deviato segretamente il petrolio agli amici in Turchia e in Giordania prima della guerra e questo in violazione delle sanzioni delle Nazioni Unite. Oltre a questo, la amministrazione ha messo assieme un team di politici "criminali" per screditare il Segretario Generale e per forzarlo ad un ritiro anticipato. Fin qui, nessuna delle imputazioni fatte calare sulla persona di Annan sono state convalidate, ma i fulminanti attacchi su di lui ne hanno danneggiato la credibilità. (Si confrontino i travagli di Annan con gli 8.8 miliardi di dollari che sono andati mancando dalle ricevute sul petrolio Iracheno. Secondo Helen Thomas, massicce somme di denaro "erano state nascoste nello scantinato dei quartieri generali della Coalition Provisional Authority e di tanto in tanto venivano consegnate agli appaltatori." In altre parole la amministrazione si è resa responsabile del più grande furto della storia sotto gli occhi del pubblico Americano)
Annan è ben consapevole dell'intenzione della amministrazione a sostituirlo con un leader più compiacente. Come ha previsto Warren Hoge in suo articolo sul New York Times, "Quello che si prospetta sono delle Nazioni Unite molto più modeste, politicamente non aggressive, che non rilasciano dichiarazioni su quello che è legale e quello che non lo è, e con un segretario generale che sarà molto più debole una volta che quello attuale se ne sarà andato."
L’indipendenza mostrata da Annan ha dato fastidio all’amministrazione Bush fin dall’inizio, ma la sua dichiarazione pubblica sulla “illegalità” della guerra all'Iraq ha definitivamente segnato il suo destino. I capi clan di Bush si innervosiscono ogni volta che la domanda sulla legalità salta fuori in un forum pubblico; è una questione spinosa che conduce naturalmente alla domanda sui crimini di guerra.
La campagna per screditare Annan è continuata per mesi senza che sia stata presentata alcuna prova riguardante la sua mala condotta. Come il suo collega nella IAEA – International Atomic Energy Agency - , Mohammed El Baradei (che gli Stati Uniti hanno ripetutamente attaccato per il suo rifiuto a fornire materiale offensivo sul programma delle armi nucleari dell'Iran) Annan è "dannatamente pulito". Il suo coraggio nel respingere le tattiche coercitive della amministrazione prima della guerra, accoppiata alla sua enorme popolarità personale lo hanno reso un difficile obiettivo per la vendetta di Washington. Ma nonostante questo, Annan probabilmente verrà rimosso un momento prima della sua rielezione nel 2006. La amministrazione ha già sguinzagliato i suoi cani d’attacco nel Congresso e nel Senato Americani per biasimare pubblicamente il Segretario Generale ad ogni occasione, e gli alleati di Bush nelle talk radio continuano a fare asserzioni di nessuna consistenza sulla sua criminalità su base quotidiana. L'intera charade è similare in maniera sconvolgente alla strategia delle “lance veloci" che lo scorso Novembre ha permesso a Bush di vincere la Casa Bianca per un secondo mandato.
Il ruolo delle Nazioni Unite
Richard Holbrooke, l'ex ambasciatore alle Nazioni Unite durante la presidenza di Bill Clinton, ha detto: "Le Nazioni Unite non possono levarsi al di sopra dei suoi stati membri; questo non è accettabile per i grandi poteri."
Quello che Holbrooke intende dire, è che la amministrazione non tollererà un'istituzione che possa sfidare la volontà degli Stati Uniti. Per come la vede, il primo e più importante compito delle Nazioni Unite è quello di “mettere un timbro” sul comportamento unilaterale di Washington. Se Kofi Annan non presterà quel servizio, troveranno qualcun'altro. Come Bush padre ha detto dopo la prima Guerra del Golfo, "d'ora in poi, qualunque cosa dice l’America, quella è." Holbrooke semplicemente riafferma questa premessa di base.
Molti idealisti ancora credono che lo scopo principale dell'ONU dovrebbe essere quello di rappresentare un deterrente all’aggressione e quello di usare la sua autorità morale per promuovere la pace nel mondo. Tutto questo è in disaccordo con la teoria di Holbrooke su come le Nazioni Unite dovrebbero funzionare. Lui vede il ruolo dell'ONU come quello di fornire la copertura necessaria per le continue avventure coloniali dell’America.
Il New York Times rinforza la dottrina di Holbrooke dichiarando che il futuro successo delle Nazioni Unite dipende dal suo "accettare la realtà della preminenza degli Stati Uniti." Che cosa potrebbe essere espresso in maniera più chiara?
Il concetto di uguaglianza fra le nazioni è una pura assurdità; L'America è la "prima fra uguali," una situazione che la amministrazione Bush intende ristabilire attraverso la eliminazione dei leader della opposizione.
Richard Holbrooke, (che era previsto dovesse essere nominato consigliere per la sicurezza nazionale di Kerry) ha ricapitolato i sentimenti delle elite politiche dell'America con un machiavellico tono succinto: "Non esistono circostanze per le quali le Nazioni Unite possano pensare di operare in opposizione agli Stati Uniti, e questo è un fraintendimento fondamentale degli idealisti.”
Le Nazioni Unite sono la maschera dietro cui operano gli Stati Uniti. La sua funzione primaria è quella di conferire legittimità internazionale alle ambizioni globali dell'America, firmando le politiche di aggressione e di interesse personale. Il resto è solamente un puro borbottio di sapore romantico.
Mike Whitney vive nello stato di Washington, e gli si può scrivere all’indirizzo di posta: fergiewhitney@msn.com .
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