Vittime del conflitto in Iraq: aumentano i civili uccisi dopo le elezioni
Nel secondo anniversario dell'invasione, la stampa riporta che sono circa 20,000 le morti civili e la cifra è destinata ad aumentare.
I dati diffusi dal sito www.iraqbodycourt.net dimostrano che nel 2005 il tasso mensile continua a salire e che gli incidenti che coinvolgono civili e prigionieri nei primi tre mesi di quest'anno sono raddoppiati rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.
Aprile e Novembre 2004 hanno fatto registrare il più alto numero di vittime civili dalla fine del "periodo dell'invasione" ed a seguito dei due attacchi USA a Falluja. Colpisce maggiormente che i morti sono aumentati dopo le elezioni del 31 gennaio. A febbraio le vittime civili sono state 606, contro le 447 di gennaio. Queste cifre smentiscono le previsioni secondo le quali le elezioni avrebbero fatto diminuire i disordini.
Iraq Body Court pubblica le cifre mese per mese, a partire da marzo 2003. Il portavoce di Iraq Body Court John Sloboda dichiara "Queste cifre allarmanti parlano da sole. Gli iracheni soffrono sempre più a causa delle politiche dei governi che ancora rifiutano di verificare o accettare le responsabilità
delle perdite a causa dalle loro azioni.
In assenza di stime ufficiali, i nostri investigatori hanno avviato una profonda analisi dei fatti raccontati dalla stampa, tirando fuori le informazioni più specifiche sia sulle vittime che sugli esecutori, per raccogliere il massimo dei dettagli sulla natura, la causa e la dislocazione delle vittime civili nei primi due anni di conflitto. I dati di oggi sono i primi frutti di questo lavoro. I risultati finali verranno resi pubblici a Luglio, mese d'inizio della presidenza britannica dell'Unione Europea, ed al G8".
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