Conflitti

Il generale Usa Peter Pace riconosce l'impopolarità delle sue truppe

"Gli iracheni stessi preferiscono che le forze multinazionali lascino il loro paese il prima possibile"

Il capo di Stato Maggiore interforze americano lo riconosce: gli iracheni desiderano veder partire le truppe americane "il più presto possibile".
26 dicembre 2005
Fonte: Le Nouvel Observateur, 26 dicembre 2005

Il generale Peter Pace, il più alto responsabile militare americano, ha espresso questa opinione domenica 25 dicembre, e ha precisato che gli effettivi dell'esercito americano saranno d'ora in poi oggetto di una revisione mensile.

"Evidentemente, gli iracheni stessi preferiscono che le forze multinazionali lascino il loro paese il prima possibile", ha dichiarato il generale Pace, in una intervista al canale televisivo Fox News. "Non vogliono che partiamo domani, ma vogliono che partiamo il prima possibile", ha aggiunto.

Ritiro di 7000 uomini

Questa dichiarazione del generale Pace fa seguito alla decisione annunciata dal segretario alla difesa Donald Rumsfeld di ritirare dall'Iraq, da qui alla primavera del 2006, due brigate di combattimento, cioè circa 7000 uomini.

Il generale Pace ha smentito che il Dipartimento americano della Difesa stia preparando un piano per portare il livello delle truppe americane in Iraq al di sotto della soglia di 100.000 uomini da qui alla fine dle 2006.

Attualmente, gli americani impiegano circa 155.000 militari in Iraq, effettivi che potrebbero ridursi a 138.000 uomini da qui alla fine di gennaio 2006.

Il generale Pace ha reso noto che il bisogno di soldati in Iraq sarà regolarmente rivalutato dal più alto responsabile sul posto, il generale George Casey, che potrà decidere di ridurre o aumentare il loro numero in funzione della situazione.

"Faranno un'analisi molto, molto approfondita, una volta al mese e nel minimo dettaglio", ha affermato il generale Pace. "Determineranno in seguito di quante truppe hanno bisogno per fare il lavoro".

"Forte disapprovazione"

Sondaggi di opinione realizzati in Iraq tra ottobre e novembre per il canale americano ABC News e un gruppo di altri media americani e stranieri hanno mostrato che, malgrado alcuni miglioramenti delel condizioni di vita, le operazioni militari americane sono sempre più impopolari tra gli iracheni.

I due terzi degli iracheni si sono dichiarati contro la presenza degli americani e della forza multimazionale in iraq, 14 punti percentuale in più che in un sondaggio similare realizzato nel febbraio 2004.

Circa il 60% disapprovano la maniera in cui gli Stati Uniti hanno condoto le operazioni in Iraq dall'inizio delal guerra, e la maggior parte esprime anche una "forte disapprovazione", secondo il sondaggio.

Interrogato sul calendario di ritiro degli americani, il 26% desidera che "partano subito" e il 19% dopo la formazione di un nuovo governo iracheno.

Tra coloro che sono disposti ad attendere più a lungo, il 31% dice di volere attendere che la sicurezza sia completamente ristabilita, il 16% vorrebbe piuttosto attendere che le forze di sicurezza irachene possano operare in modo indipendente e il 5% suggerisce una permanenza più lunga.

Note: Articolo originale (traduzione di Paola Mirenda per Osservatorio Iraq http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=1798)

Generale Usa: «Gli iracheni non ci vogliono»
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2005/12_Dicembre/26/iraq.shtml

Iraq. Nuovi attacchi della guerriglia. Capo di stato maggiore Usa: gli iracheni ci vogliono fuori
http://www.rainews24.it/Notizia.asp?NewsID=58827

Generale Usa: "Gli iracheni ci vogliono via al più presto"
http://www.repubblica.it/2005/l/sezioni/esteri/iraq75/generale/generale.html

Il generale Pace, capo del Pentagono: «Gli iracheni sperano che lasciamo il Paese il più presto possibile»
http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_esteri_NOTIZIA_01.asp?IDCategoria=7&IDNotizia=149416

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