Repubblica Democratica del Congo: le elezioni mettono in pericolo i bambini di strada. I bambini sempre più spesso accusati di stregoneria, maltrattati e abbandonati
Human Rights Watch
Negli ultimi anni, i leader dei partiti politici hanno assoldato i bambini di strada per creare disordini pubblici durante le dimostrazioni di massa. In molti casi, le forze dell'ordine hanno reagito a queste proteste con un eccessivo uso della forza, portando alla morte e al ferimento di dozzine di bambini.
Il dossier di 72 pagine intitolato "What Future? Street Children in the Democratic Republic of Congo," [n.d.t. "Quale futuro? I bambini di strada nella Repubblica Democratica del Congo"] documenta il modo in cui gli ufficiali delle forze dell'ordine e altri adulti abbiano la consuetudine di maltrattare i bambini di strada del Paese. Negli ultimi 10 anni, il conflitto armato, l'HIV/AIDS, le proibitive tasse per l'istruzione, e persino accuse di stregoneria hanno portato a raddoppiare il numero dei bambini di strada. Senza tetto, né cibo né altri beni necessari, questi bambini vivono nell'incertezza e nel terrore.
Al posto di fornire ai bambini di strada protezione, la poliza e i soldati sono soliti esercitare violenze fisiche su questi bambini e minacciare di arrestarli per derubarli. I bambini di strada cadono vittime degli abusi fisici e sessuali di adulti e ragazzi più grandi, che approfittano della loro vulnerabilità. Lo stupro sia di bambine che di bambini è dilagante.
"Come primo passo, il governo del Congo deve proteggere i bambini di strada durante il periodo delle elezioni. Gli enti dell' O.N.U. in Congo dovrebbero raddoppiare i loro sforzi per prevenire simili abusi," ha dichiarato Tony Tate, il ricercatore che si occupa di diritti dei bambini in Africa presso la Human Rights Watch e che è autore del dossier. "Le autorità congolesi dovrebbero cogliere questa opportunità per iniziare ad occuparsi degli abusi commessi ai danni dei bambini."
Il governo congolese periodicamente ordina massicci rastrellamenti di bambini di strada, giustificando la loro detenzione con una legge dell'età coloniale che proibisce ai bambini di mendicare. Colpevoli soltanto di non avere una casa in cui vivere, larghi gruppi di bambini vengono rinchiusi in prigioni sovraffollate, spesso insieme a prigionieri adulti. Tenuti per giorni in condizioni deplorevoli, questi bambini vengono di solito rilasciati senza imputazioni, e poi gettati di nuovo per strada.
"Le autorità congolesi dovrebbero prendersi cura dei bambini senza tetto e non metterli in prigione," ha affermato Tate. "Il governo dovrebbe porre fine a questi rastrellamenti di bambini di strada e sbarazzarsi di leggi che criminalizzano dei bambini soltanto per il fatto di essere senza tetto."
Esiste un'allarmante tendenza per cui un crescente numero di bambini viene accusato di stregoneria, anche se simili accuse sono specificamente proibite dalla nuova costituzione del Congo. Orfani o bambini che vivono con genitori adottivi sono particolarmente esposti a questo tipo di accuse, da parte dei loro parenti in vita, che li accusano di essere stregoni responsabili delle disgrazie della famiglia. I bambini accusati vengono spesso trascurati, maltrattati e mandati via dalle loro case.
Gli enti che lavorano insieme ai bambini di Kinshasa stimano che ben il 70 per cento dei bambini di strada della città sono stati accusati di stregoneria prima di finire per strada.
Ministri di culto specializzati o profeti delle "chiese revivaliste" eseguono riti per liberare i bambini dalla loro stregoneria. In molte di queste chiese, dozzine di bambini alla volta possono venir tenuti per giorni senza né cibo né acqua. Nei peggiori casi i bambini vengono frustati, pcchiati o vengono somministrati loro dei purgativi finché non confessano la loro stregoneria. E anche dopo che questo trattamento è concluso, comunque i bambini possono essere vittime di ulteriori violenze a casa e venire infine abbandonati.
"La nuova costituzione del Congo vieta espressamente di accusare di stregoneria dei bambini," ha dichiarato Tate. "Le autorità congolesi devono prendere provvedimenti contro gli adulti che maltrattano i bambini."
I bambini affetti da HIV/AIDS sono particolarmente esposti ad accuse di stregoneria. Avendo la convinzione che l'HIV si possa trasmettere con la stregoneria, i familiari a volte danno la colpa ai bambini per aver causato la morte di AIDS dei loro genitori. Questi bambini, che sono già orfani con AIDS, diventano doppiamente vittime dell'epidemia. Le campagne nazionali per la prevenzione dell'HIV/AIDS devono educare l'opinione pubblica congolese riguardo alle cause che provocano l'HIV/AIDS e respingere l'idea che possa venire trasmesso attraverso la stregoneria.
Testimonianze tratte dal dossier:
"La nostra preoccupazione è questa: cosa ne sarà di questi bambini domani? Migliaia di bambini che vivono per le strade senza supervisione, senza istruzione, senza amore né cure, abituati a violenze e a maltrattamenti quotidiani. Che futuro c'è per questi bambini e per il nostro Paese?"
- Un educatore di bambini di strada di Lubumbashi
"La vita è dura qui per le strade, veniamo continuamente molestati dalle forze militari. Vengono di notte, a qualsiasi ora dopo le 10:00 di sera. Ci picchiano con le loro mani o ci prendono a calci con i loro stivali. Ci chiedono sempre soldi o oggetti che possono vendere... si salva solo chi scappa via senza venir preso. Se abbiamo lavorato tutto il giorno per 100 franchi, ci rubano pure quelli."
- Emmanuel, un bambino di strada di 14 anni di Goma
"Alcuni bambini stavano rubando nel mercato, e la polizia ha arrestato un intero gruppo di bambini di strada della zona. Eravamo più di 20 bambini chiusi a chiave in una piccola stanza. Siamo stati frustati con un cavo di plastica sulle natiche. I bambini piangevano e gridavano. I miei amici hanno pagato 400 franchi ai poliziotti per farli fermare, e quel giorno io sono stata rilasciata."
- Rebecca, una ragazza di strada di 17 anni di Goma
"A volte degli uomini vengono a prendermi con la forza e poi, mi lasciano senza soldi. Accade spesso... Ho iniziato questo lavoro quando avevo 10 anni. Non è una bella vita. Io vorrei andarmene da qualche altra parte e studiare."
- Amelie, una ragazza di strada di 15 anni di Lubumbashi
"Ho iniziato a trascorrere sempre più tempo fuori casa nel complesso di una chiesa vicina. Un giorno mio fratello mi ha trovato lì e mi ha picchiato malamente prendendomi a pugni, ordinandomi di lasciare il vicinato. Il pastore di quella chiesa ha detto a mio fratello di smettere di picchiarmi, ma sembrava che anche lui credesse come mio fratello che io fossi uno stregone e mi ha fatto andar via da quella chiesa. Non avevo altra scelta che andare a vivere per strada."
- Albert, un ex ragazzo di strada di 10 anni di Mbuji-Mayi
"Non avevamo il permesso di mangiare né di bere per tre giorni [sia in chiesa che a casa]. Il quarto giorno, il profeta ci ha fatto tenere le mani sopra una candela, per farci confessare."
- Brian, 12 anni, un bambino di strada accusato di stregoneria a Kinshasa
"Gli stregoni bambini hanno il potere di trasmettere qualsiasi malattia, anche l'AIDS, ai propri familiari. L'AIDS è una malattia misteriosa che è usata come arma da chi pratica la stregoneria."
- Un profeta specializzato in stregoneria dei bambini presso una chiesa revivalista a Mbuji-Mayi
I giornalisti interessati a ricevere le foto di Marcus Bleasdale che accompagnano il dossier dovrebbero prima visitare il sito:
http://hrw.org/photos/2006/drc/streetkids/and e poi contattare
a New York, Veronica Matushaj: +1-212-216-1802
Tradotto da Cristina Pezzolesi per www.peacelink.it.
Il testo e' liberamente utilizzabile a scopi non commerciali citando la fonte, l'autore e il traduttore.
Articoli correlati
- Il dossier di Human Rights Watch
Repubblica Democratica del Congo: dilagante violenza intercomunitaria nella zona occidentale
Gli abitanti delle comunità Téké e Yaka sono coinvolti in una sanguinosa faida per la coltivazione delle terre e i diritti consuetudinari. Uccise oltre 300 persone e bruciate centinaia di case, scuole e centri sanitari. I militari intervenuti avrebbero ucciso, saccheggiato e stuprato.13 maggio 2023 - Redazione PeaceLink - Voci dal Congo
Chiara Castellani racconta Luca Attanasio
Luca era dalla nostra parte: documentava, fotografava, denunciava. Come si può fermare tutta questa mostruosità? Smettendo di vendere le armi, anzi smettendo di scambiare armi con minerali preziosi.1 marzo 2021 - Laura Tussi - L'assassinio di Luca Attanasio
Ambasciatore italiano ucciso in Congo: a Taranto le sue radici familiari
Il papà di Luca, Salvatore Attanasio, è tarantino. Si è diplomato all’istituto tecnico Righi, a Taranto, e poi è andato a Milano per iscriversi ad Ingegneria e laurearsi. Lì si è anche sposato e Luca è nato a Limbiate.23 febbraio 2021 - AGI (Agenzia Giornalistica Italia) - Covid-19
In Africa e in Congo la carenza di dati rischia di mascherare l’epidemia silenziosa
I dati di Africa aggiornati al 18 agosto 2020: 1.128.596 casi di cui 159.400 nelle ultime 14 settimane. Eppure , i dati officiali quasi certamente non hanno detto la vera storia.24 agosto 2020 - Chiara Castellani
Sociale.network