Conflitti

Delle stragi e delle notizie. A ruota libera, riflessioni.

Noi, i non ancora forgiati, dalle lacrime salate del nostro essere autentico che si strugge nell'incredulità di tanto orrore, ad abbracci multicolori ancora aneliamo.
5 giugno 2006

Confusione nel cuore di noi, non allineati... Corrono i giorni e i mesi di questa sciagurata guerra. E trapelano ogni tanto notizie diverse, gridate per quanto possibile dai pochi media non allineati, affidando alle onde hertziane, o al flusso di bit nella Rete, documenti che pur vorrebbero mostrare - a noi, nell'era dell'immagine e della televisione - vere testimonianze di azione, di morte, di orrore.
Voci sussurrate quasi, però, agli orecchi assuefatti dal frastuono del quotidiano, di noi umani dell'occidente postindustriale, drogati a piccole dosi di banalizzazione e di luccicchii confezionati per il falso relax, tubo catodico o maxischermo alla parete sintonizzato ma non nel cuore del mondo.
Immagini vere che in altri tempi avrebbero portato a rivoluzioni; ma, chissà, anche film di guerra o visioni fantascientifiche di vittoriosa unilaterale potenza, saranno serviti anche a questo, a mitigare e sbriciolare sentimenti di umana solidarietà: via via confondendo la finzione al lontano reale, per forgiare corazze ai nostri cuori, per racchiudere in prigioni dorate quelli che potevano essere, impeti di rabbia o aperture al sorriso? Chissà.

Eppure, ancora. Moltitudini di cuori in stupita angosciosa visione. Noi, i non ancora forgiati, dalle lacrime salate del nostro essere autentico che si strugge nell'incredulità di tanto orrore, ad abbracci multicolori ancora aneliamo. Ancora. L'umano è anche là. Ancora là. Qualsiasi sia la forma del suo viso o il percorso mentale del suo pensiero.
E madri e padri e bambini soffrono. E distrutte le case, e incendiati i percorsi di vita, di tanti umani cancellato il futuro. E stupore incollato sul viso, qualsiasi lingua lo traduce, il nulla davanti a sé e la solitudine che d'un lampo improvvisa si mostra.

E intanto, i dominatori del mondo banchettano col nostro cuore. Muovendosi a strappare, o spostare con subdoli gesti, le fragili nostre vesti del sentimento, dello stupore, delle gioie e tristezze che sempre vorrebbero essere compagne del nostro cammino.

La strada anche qua, sdrucciolevole e insicura.
Ma proprio per questo, ancora resistiamo.

Note: RaiNews 24 ha mandato in onda le immagini di un video che proverebbero il massacro di undici civili compiuto dai soldati americani lo scorso 15 marzo a Ishaqi, a 100 chilometri a nord di Baghdad.
In italiano la potete vedere qua: http://www.rainews24.it/ran24/inchieste/ishaqi.asp
English Version from BBC:
http://search.bbc.co.uk/cgi-bin/search/results.pl?q=ishaqi&uri=%2Fa-z%2Fi.shtml&go.x=39&go.y=16

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