Afghanistan, più guerra che in Iraq
Anche questa settimana, facendo il "bollettino delle guerre", ci siamo accorti che il numero delle vittime della “guerra negata” in Afghanistan è stato di molto superiore a quello della “guerra riconosciuta” in Iraq. I 122 morti settimanali del carnaio iracheno sono stati ampiamente "superati" dai 232 morti di quello afgano. Molti dei quali civili: uomini, anziani, donne e bambini, vittime dei bombardamenti dell’aviazione Usa sui villaggi controllati dai talebani.
E proprio un importante dato riguardante i bombardamenti aerei statunitensi, diffuso nei giorni scorsi dal Pentagono, dà la conferma inoppugnabile del fatto che il fronte afgano è diventato ormai più “caldo” di quello iracheno: negli ultimi tre mesi, le forze aeree Usa hanno condotto 160 bombardamenti in Iraq e 340 in Afghanistan.
Un dato che non stupisce, dato che in Afghanistan le forze Usa e quelle della “missione di pace” Isaf-Nato sono impegnate nella più grande offensiva militare dal 2001 (le operazioni “Avanzata di Montagna” nel sud e “Leone di Montagna” nell’est) nel tentativo di riconquistare le province meridionali e orientali, attualmente controllate dai talebani e dai signori della guerra loro alleati.
E’ in questo teatro di guerra, una guerra più violenta e sanguinosa di quella irachena, che il governo italiano vuole inviare a Kabul 600 soldati (comprese forze speciali) e mezzi aerei (caccia bombardieri o forse elicotteri) facendo credere che andranno in missione di pace. In quello che qualcuno ha definito “il gioco dei quattro cantoni” che Roma ha concordato con Washington: fuori dall’Iraq, dentro in Afghanistan.
Articoli correlati
- Cosa possiamo fare per lui
David McBride, un nuovo caso Assange
In questa pagina web puoi leggere la storia di questo coraggioso avvocato militare australiano che ha denunciato i crimini di guerra in Afghanistan. E' stato condannato per aver obbedito alla sua coscienza e rivelato la verità.22 maggio 2024 - Alessandro Marescotti - Oryan, Itamar e Yuval
Nuova condanna al carcere militare per tre obiettori di coscienza israeliani
Nonostante il clima di guerra nel paese, Mesarvot, la Rete israeliana di obiettori di coscienza israeliani, continua a sostenere chi rifiuta di servire nell'IDF, l'esercito israeliano. Itamar Greenberg si è detto convinto di appartenere a una generazione che porrà fine all’occupazione dei territori9 settembre 2024 - Mesarvot - L'alleanza antimilitarista Disarm Rheinmetall
Disarmare la Rheinmetall: affondare l'industria bellica!
Appello per un campo d’azione antimilitarista dal 3 all’8 settembre 2024 a Kiel nella Germania settentrionale5 agosto 2024 - Rossana De Simone - Israele ha annunciato un nuovo attacco contro l'Iran
Contro la logica della vendetta: perché la guerra non è la risposta
Come pacifisti chiediamo che l'intera comunità internazionale, in sede ONU, prenda le distanze dal ciclo infinito di ritorsioni, superando le divisioni e mettendo da parte i calcoli geopolitici in nome di un solo obiettivo: allontanare il più possibile lo spettro di una terza guerra mondiale16 aprile 2024 - Alessandro Marescotti
Sociale.network