Conflitti

Intellettuali denunciano l'orrore dell'attacco al Libano e i crimini di guerra di Israele

Solidarietà per il Libano: Un manifesto contro i crimini di guerra in Libano

La distruzione deliberata e sistematica delle infrastrutture sociali del Libano da parte dell'aviazione israeliana è un crimine di guerra, programmato per trasformare il Paese in un protettorato israelo-statunitense.
7 agosto 2006
Tariq Ali, Noam Chomsky, Eduardo Galiano, Howard Zinn, Ken Loach, John Berger e Arundhati Roy
Tradotto da per PeaceLink

L’attacco israeliano appoggiato dagli Stati Uniti ai danni del Libano ha lasciato un Paese pietrificato e incenerito, in cui la rabbia cova sotto la cenere. Il massacro di Qana ed il numero di morti generato non è semplicemente “sproporzionato.” Si tratta di un crimine di guerra in base alle leggi internazionali esistenti.

Anche la distruzione deliberata e sistematica delle infrastrutture sociali del Libano da parte dell’aviazione israeliana è un crimine di guerra, programmato per trasformare il Paese in un protettorato israelo-statunitense.

Tale tentativo si ritorce [contro chi lo perpetra], dato che tutto il mondo vi assiste inorridito.
Nello stesso Libano ora l’87 per cento della popolazione appoggia la resistenza degli Hezbollah, e di questi l’80 per cento sono Cristiani e Drusi e l’89 per cento Musulmani Sunniti, mentre l’8 per cento crede che gli Stati Uniti appoggino il Libano.

Ma queste azioni non verranno giudicate in nessun tribunale organizzato dalla “comunità internazionale” perché gli Stati Uniti e i loro alleati che commettono questi crimini spaventosi o che ne sono complici non lo permetteranno.

E’ ormai chiaro che l’attacco al Libano per annientare gli Hezbollah è stato preparato molto tempo prima. I crimini di Israele hanno ricevuto il via libera da parte degli Stati Uniti e del loro alleato britannico sempre fedele, nonostante lo schiacciante dissenso nei confronti di Blair da parte del suo stesso Paese.

Il breve periodo di pace di cui il Libano ha goduto è arrivato al termine, ed un Paese paralizzato è costretto a rievocare un passato che aveva sperato di dimenticare. Il terrorismo di Stato inflitto al Libano è reiterato nel ghetto di Gaza, mentre la “comunità internazionale” resta a guardare in silenzio. Nel frattempo, il resto della Palestina viene annesso e smantellato con la partecipazione diretta degli Stati Uniti ed il tacito consenso dei loro alleati.

Noi offriamo la nostra solidarietà e il nostro sostegno alle vittime di questa brutalità e a coloro che vi oppongono resistenza. Da parte nostra, useremo tutti i mezzi a nostra disposizione per denunciare la complicità dei nostri governi in questi crimini. Non ci sarà pace nel Medio Oriente finché continueranno le occupazioni della Palestina e dell’Iraq e i bombardamenti temporaneamente “in pausa” contro il Libano.

Tariq Ali
Noam Chomsky
Eduardo Galeano
Howard Zinn
Ken Loach
John Berger
Arundhati Roy

Note: Link: http://www.lebanonundersiege.gov.lb/english/F/eNews/NewsArticle.asp?CNewsID=78

Tradotto da Cristina Pezzolesi per www.peacelink.it
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