Signori della guerra a pagamento
Fanno pubblicità su Internet, attraverso un sito aziendale aggiornato giorno per giorno. Crescono, fatturano, ampliano il loro giro d'affari di anno in anno: sono gente di successo. Ricercano personale specializzato, decine e decine di nuovi annunci ogni settimana. Per loro non esiste crisi economica, o recessione o contrazione del mercato, anzi: il loro target, il loro segmento di riferimento, in questi ultimi anni cresce a dismisura. Sono attivi in tutto il mondo, una vera multinazionale in vertiginosa ascesa.
I signori della guerra tecnologica
Hanno sede in Virginia, negli Usa, succursali in tutto il mondo, e sono nati poco più di quindici anni fa diventando in pochi mesi, stupendo rivali e committenti, un vero e proprio colosso. Ma chi sono? Sono i nuovi signori della guerra tecnologica e privatizzata: questa è la storia della Mpri, oggi la più potente e diffusa agenzia di sicurezza e di consulenze militari al mondo. Questa è la storia di un gruppetto di alti ufficiali statunitensi che, dopo la caduta del muro di Berlino e la fine della guerra fredda, si sono ritrovati a dover affrontare una delle più drastiche riduzioni di personale mai affrontate da un ente pubblico americano. Si doveva liquidare un intero esercito, ripensarlo, ridimensionarlo. I tempi stavano cambiando, i modi di combattere, addestrare e gestire i rapporti di forza con gli alleati andava profondamente tarsformato. E dopo cinquant'anni un'intera casta di alti ufficiali provenienti dalla marina all'aviazione, dall'esercito ai servizi, andava ricollocata in qualche modo. Questo gruppo di soldati accettò un prepensionamento anticipato in cambio di una non troppo velata promessa di accedere a contratti e appalti da parte del Pentagono e delle agenzie di inteligence (Nsa per prima). Promessa che non ha tardato a realizzarsi. Riporta il New York Times: "Mpri ha tenuto corsi di addestramento militare in 200 università Usa, cogestisce la US Army Force Manageement School a Fort Belvoir, fornisce istruttori per corsi di addestramento avanzati a Fort Leavenworth, istruisce la Civil Air Patriot, tiene corsi a Fort Sill, Fort Knox, Fort Lee e altri centri militari. Il Pentagono ha persino assunto Mpri per partecipare alla stesura della sua dottrina militare e del manuale di campo Contractors Support on the Battelfield che stabilisce le regole secondo cui l'esercito interagisce con i privati come Mpri".
Nomi illustri
La Mpri ha un gruppo dirigente d'eccezione: come presidente, il generale Carl E. Vuono, già capo di stato maggiore che diresse la guerra del Golfo e l'invasione di Panama; come capo della divisione internazionale, il generale Crosbie E. Saint, ex comandante delle forze Usa in Europa; come portavoce il generale Harry E. Soyster, già direttore della Defence Intelligence Agency (Dia), e come supervisore in Macedonia il generale Ron Griffith, già vicecapo di stato maggiore. Dalla sua sede di Alexandra (quartiere chic di Washington) Mpri dirige 900 dipendenti, ma dispone di 10.000 ex militari, comprese forze d'élite.
Ma il grande successo della Mpri arriva con la guerra in ex-Jugoslavia all'inizio degli anni '90. Il governo Usa, non potendo e non volendo intervenire direttamente nel conflitto decise comunque di esercitare appoggio a una delle fazioni sul campo, il governo Croato, per poi potersi garantire alla fine del conflitto tutti gli appalti relativi alla ristrutturazione dei nuovi eserciti nazionali nati dalla frantumazione del paese. E quindi subappaltò alla neonata Mpri il ruolo di riorganizzare, armare e addestrare il nascente esercito nazionale dopo il disastro dell'assedio di Vukovar. E quello dell'Mpri non si rivelò solo un intervento passivo, tecnico, anzi. La Mpri spesso si trova a determinare le azioni politiche e militari sia dei paesi appaltatori che degli stessi Stati Uniti.
Un po' di storia.
Fin dall'inizio degli anni `90 il Pentagono ha usato la Mpri per aggirare l'embargo Onu di vendita di armi nella ex Jugoslavia e rifornire di materiale bellico la Croazia. Inoltre la Mpri, con il cosiddetto Croatian Armed Forces Readiness and Training System (Carts) ha addestrato le truppe e la polizia croata che poi nel 1995 lanciò l'"Operazione Temporale", uno dei peggiori episodi di pulizia etnica verificatosi durante il conflitto, in cui più di 200.000 serbi rimasero senza tetto dopo un'offensiva che durò meno di una settimana. Il portavoce della Mpri, generale Soyster, ha dichiarato recentemente al New York Times che la Mpri non è stata coinvolta nella preparazione dell'Operation Storm, ammettendo però che "vi hanno partecipato alcuni ufficiali addestrati dalla compagnia". Questo dato però viene smentito da fonti croate che dichiararono nel corso degli anni che il ruolo dell'Mpri fu invece determinante nel successo dell'operazione. E non solo. L'addestramento alla pulizia etnica delle truppe croate si dimostrò così efficiente che, quando pochi mesi dopo nel dicembre 1995 si arrivò a discutere la pace di Dayton, i bosniaci pretesero le stesse armi e lo stesso addestramento dei croati, e tra le clausole di pace chiesero, ottenendolo, il diritto di assumere la Mpri. La Mpri fu pagata con fondi illimitati versati ai bosniaci dalle opere pie islamiche (di Arabia saudita, Emirati arabi uniti, Kuwait, Brunei e Malesia). E ancora: le truppe croate addestrate dalla Mpri hanno in seguito addestrato e assistito negli anni successivi la violentissima polizia montenegrina.
Pochi anni dopo il colpo di genio. Assistere tutte e due le parti di un conflitto con contratti separati. Quando scoppiò il conflitto in Kosovo, con il "Stability and Deterrence Program" la Mpri ottenne l'appalto per equipaggiare e addestrare l'esercito della Macedonia e aiutarlo a difendersi dagli attacchi dell'Uck kosovaro. Nello stesso tempo, con un altro contratto, la Mpri aveva ricevuto la delega dal Pentagono per addestrare ed equipaggiare l'Uck.
Armamenti
Per quanto riguarda invece la questione degli armamenti, la Mpri ha negato più volte di avere aiutato i croati ad armarsi dal '91 al '95, ma anche in questo caso si trovava in una posizione per svolgere come minimo un ruolo indiretto. Secondo un funzionario governativo in pensione, che oggi fa da intermediario per gli accordi relativi agli acquisti di apparecchiature militari per conto dei croati, Zagabria ha comprato armamenti da un commerciante di armi tedesco, Ernst Werner Glatt. Il signor Glatt è un personaggio molto particolare nella storia dei conflitti degli ultimi trent'anni: entrando a conoscenza della sua storia sembra di immergersi nella sceneggiatura di un pessimo film di spionaggio di serie B. Negli anni '80, Glatt era il mercante d'armi preferito dalla CIA, che lo ha scelto per vendere armi ai contras in Nicaragua e ai mujahedin in Afghanistan; Glatt è arrivato a fornire 200 milioni di dollari di armi all'anno, denaro che gli è servito per acquistare una tenuta in Virginia, che ha chiamato Aquila Nera, riferendosi esplecitamente a un simbolo della Germania nazista e da qui ha continuato a dirigire i suoi affari. Durante lo stesso periodo Soyster, che poi andò a ricoprire un incarico ai massimi livelli nella Mpri, lavorava per la DIA (una delle agenzie di servzi segreti statunitensi), che assegnava anch'essa appalti milionari a Glatt. Quest'ultimo ha ricevuto somme enormi dalla DIA nel corso degli anni '80 affinché si procurasse armi sovietiche da spedire negli Stati Uniti, da dove venivano in seguito inviate a strutture militari che lavoravano per gli USA in America Latina, Asia e Africa. Dopo che Soyster si è ritirato, lui e Glatt sono diventati soci d'affari in almeno un contratto per la vendita di armi per conto della stessa Mpri e proprio nel periodo del conflitto nei Balcani.
E oggi?
La Mpri cresce e allarga i suoi orizzonti di intervento dopo un decennio di buoni affari nei Balcani, a Timor, in Medio Oriente. Questi prestanti pensionati sono oggi attivi in Afghanistan e Iraq. Non lo nascondono affatto (come tentarono di fare nel periodo della guerra juogoslava), anzi, gli annunci di lavoro aggiornati settimanalmente sono eloquenti. Si cerca ogni tipo di personale, dalla sicurezza ai sistemi d'arma e agli strateghi. La politica estera dell'amministrazione Bush rappresenta un pozzo senza fine per questa azienda. Gli affari non sono mai andati così bene.
E alla Mpri non ci si ferma mai, si cercano e si trovano sempre nuovi mercati da esplorare. E come era prevedibile oggi l'azienda lavora anche nel paese considerato il più violento del mondo, la Colombia: si è infatti inserita nel gruppo di aziende specializzate nel fornire 'assistenza tecnica' e 'consiglieri militari' alle forze armate colombiane, grazie ai buoni auspici del Pentagono, per eludere le limitazioni degli emendamenti del Congresso che fissano il personale statunitense in Colombia a 250 addetti militari e 100 impiegati civili nella cosiddetta "guerra della coca". Ma in realtà il principale compito della Mpri è come al solito quello dell'addestramento, in questo caso dei "battaglioni della morte" in azione in particolare nel sud del paese al confine con l'Ecuador. Protagonisti, quindi, di una delle tante guerre non dichiarate ma combattute (o come in questo caso appaltate) dagli Stati Uniti.
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