Conflitti

Il discorso del 12 agosto di Carl Messineo.

Un attivista ebreo americano esprime solidarieta’ alla lotta palestinese. Quello che segue e’ il discorso tenuto da Carl Messimeo alla Marcia Nazionale su Washington del 12 agosto. Il discorso ha ricevuto una risposta travolgente e in seguito e’ stato richiesto da molti degli individui presenti.
13 settembre 2006
Carl Messineo
Tradotto da per PeaceLink
Fonte: A.N.S.W.E.R. Coalition - 13 agosto 2006

In quanto ebreo americano, non c’e’ nulla che io desideri per le genti del Medio Oriente quanto la pace. Ma non e’ sufficiente chiedere solo la pace, o la fine della violenza. Dobbiamo chiedere che si ponga fine all’ingiustizia.
Perche’ fintanto che le ingiustizie nel Medio Oriente permarranno, ci sara’ una violenza infinita volta all’oppressione e ci sara’ resistenza a quest’oppressione.
real jews


La formula di Israele – uno stato costruito sul dominio del popolo ebreo su terre storicamente arabe – e’ la formula per un conflitto senza fine. E’ anche la formula delle potenze imperialiste e del governo statunitense che si servono di Israele come di un tramite nei loro sforzi di ricolonizzare e stabilire un dominio geopolitico sul cosiddetto “nuovo Medio Oriente”.
Non c’e’ sicurezza per nessuno. Ne’ per i Musulmani, ne’ per i Cristiani, ne’ per gli Ebrei. Israele e’ destinato ad essere sempre uno stato guarnigione, cingendosi di mura per proteggersi dagli Arabi e dalle popolazioni indigene che hanno lavorato la terra per secoli e che cercano di riavere cio’ che e’ loro di diritto.
Judaism Rejects Zionism
Gli Israeliani affermano che il massacro del Libano avviene in difesa del Sionismo. In quanto ebreo progressista, non voglio avere nulla a che fare con quell’ideologia brutale ed ingiusta.
All’interno dell’establishment politico ebraico c’e’ chi accusa di antisemitismo chiunque osi condannare questi terribili atti, o chi fondamentalmente condanna Israele.
Ma opporsi al Sionismo non e’ la stessa cosa di essere antisemiti. Si puo’ essere ebrei e credere che l’imposizione di una teocrazia ebraica nelle terre storiche della Palestina sia un ostacolo non solo ai diritti intrinsechi dei Palestinesi, ma anche alla convivenza pacifica di quei Musulmani, Ebrei e Cristiani che fanno del Medio Oriente la loro patria.
Si puo’ essere ebrei e condividere un legame significativo con la propria religione, etnia o cultura, ma rifiutare l’idea che la sofferenza degli Ebrei per mano di altri autorizzi in qualche modo Israele ad impegnarsi in una violenza brutale, in omicidi e torture, ad infliggere punizioni collettive, ad opprimere o massacrare i Libanesi, i Palestinesi, o altri.
Si puo’ essere ebrei e sostenere il diritto dei Palestinesi a tornare nelle loro terre. Non solo in Cisgiordania, ma a Gerusalemme, Tel Aviv, Haifa, in qualunque posto da cui siano stati cacciati.
Da che parte sto nel conflitto tra Israele e il Medio Oriente? Proprio qui, dalla parte dei Palestinesi. Proprio qui, dalla parte dei Libanesi. Proprio qui, dalla parte dei molti ebrei che richiedono dei cambiamenti radicali per amore della giustizia e della convivenza pacifica. Continueremo a parlare di questo, e non verremo messi a tacere da minacce o intimidazioni. Continueremo a lottare con amicizia sincera e nel rispetto reciproco finche’ raggiungeremo insieme una pace duratura nelle terre storiche della Palestina, in Libano, in Iraq e in tutto il Medio Oriente.

Note: Carl Messineo è un avvocato americano che si batte per i diritti civili e co-fondatore insieme a Mara Verheyden-Hilliard dell'associazione Partnership for Civil Justice.

Il link al testo originale in inglese:
http://answer.pephost.org/site/News2?abbr=ANS_&page=NewsArticle&id=7969&news_iv_ctrl=1621

L'autore delle foto è Danny Hammontree. Le foto sono disponibili con licenza creative commons sul sito http://www.flickr.com/photos/digitalgrace/ e liberamente utilizzabili a scopi non commerciali citandone l'autore.

Traduzione di Martina Perazza per Peacelink.
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