Conflitti

Robert Fisk: "Un attacco contro l'Iran non e` improbabile"

Perche' un attacco sarebbe folle, perche' si trasformerebbe in altro fallimento delle "potenze occidentali".
30 ottobre 2006

Secondo Robert Fisk, corrispondente per il quotidiano britannico The Independent dal Medio Oriente, considerando la situazione odierna a Gaza, nella West Bank e nel Libano (dove lui stesso vive da 25 anni), attaccare l'Iran significherebbe infuocare l'intera regione. "Oggi, un attacco contro l'Iran non mi sembra improbabile --ha affermato-- mentre ancora nel 2003 non lo credevo possibile. Mi ricordo Seymour Hersh, che conosco bene, insistere, insistere...".

In piu` una campagna militare contro l'Iran si trasformerebbe in un altro fallimento per le "potenze occidentali". Il programma nucleare iraniano non e` localizzato in un unico posto, quindi sarebbero necessari bombardamenti a tappeto di differenti zone, con la certezza peraltro che i laboratori sotterranei non verrebbero danneggiati.

Un intervento in Iran sarebbe ancora piu` disastroso se si considerano gli ultimi anni di storia mediorientale: i programmi politici, se mai sono esistiti, in Afganistan e Iraq sono miseramente falliti; i bombardamenti in Libano hanno ucciso 1300 persone prima che la comunita` internazionale riuscisse a fare qualcosa, e i bombardamenti sono stati interrotti non certo per merito di Stati Uniti e Regno Unito; il muro israeliano, dichiarato illegale dalla corte internazionale dell'Aia, e` ancora in continua costruzione; l'invasione dell'Iraq e` stata giustificata con la deposizione di un assassino, Saddam Hussein, precedentemente messo al potere dall'occidente, e per questo il popolo iraqeno ha sacrificato, fino ad oggi, 600 mila vite... e la lista potrebbe andare avanti per un pezzo.

Non bisogna dimenticare, ricorda Fisk, che il programma nucleare Iraniano fu iniziato dallo Shah negli anni 60-70, con l'aiuto entusiasta dei paesi occidentali "i cui capi di governo saltavano uno sulle spalle dell'altro per poter avere il privilegio aiutare", aiuti dati in seguito alla stipula di appalti miliardari. Non importa quanto un regime possa essere dispotico, lo Shah nel passato o il presidente pakistano Musharaf ora sono uno dei moltissimi esempi: quello che importa e` l'atteggiamento di questi despoti nei confronti di "noi", i paesi occidentali.

Fisk e` stato nel Regno Unito per una serie di seminari in seguito all'uscita della seconda edizione del suo monumentale The Great War for Civilization -- The Conquest of the Middle East (La grande guerra per la civilizzazione -- La conquista del medio oriente, ancora non pubblicato in Italia), 900 pagine. Robert Fisk (1946) oltre ad aver coperto negli ultimi 25 anni l'area mediorientale, nella sua carriera e` stato corrispondente dall'Irlanda del Nord negli anni 70, dal Portogallo durante la Rivoluzione dei Garofani nel 1974.

Articoli correlati

  • Il coraggio  di Ahou
    Pace
    Arrestata e trasferita in un "centro di cura".

    Il coraggio di Ahou

    Assistiamo purtroppo da tempo alla dura repressione dei diritti fondamentali nel Paese islamico, soprattutto nei confronti delle donne.
    Ma in Iran con coraggio è in corso una rivoluzione nonviolenta straordinaria, espressa dallo slogan “Woman-Life-Freedom”, “Donna, vita, libertà”
    9 novembre 2024 - UDIK - Unione Donne Italiane e Kurde
  • Mobilitazione pacifista nazionale: tutte le informazioni in un'unica pagina web
    Pace
    Albert, il bollettino quotidiano pacifista

    Mobilitazione pacifista nazionale: tutte le informazioni in un'unica pagina web

    Oggi 26 ottobre si svolgono manifestazioni pacifiste in tutt'Italia. La pace è sotto attacco. Stanotte vi è stato un attacco israeliano sull'Iran. Questa pagina web è il punto di raccolta e condivisione delle informazioni disponibili per oggi. Vuoi collaborare anche tu? Ti spieghiamo come.
    26 ottobre 2024 - Redazione PeaceLink
  • Linea rossa superata: Israele provoca, l'Iran risponde con i missili
    Pace
    Albert - bollettino pacifista dell'1 ottobre 2024

    Linea rossa superata: Israele provoca, l'Iran risponde con i missili

    Israele aveva interpretato la recente cautela dell'Iran come segno di debolezza. L'analista geopolitico Farhad Rezaei aveva pubblicato ieri sul Jerusalem Post un articolo intitolato "L'inazione calcolata dell'Iran: perché Teheran sta da parte mentre Hezbollah vacilla".
    1 ottobre 2024 - Redazione PeaceLink
  • Israele attacca l'Iran, il movimento pacifista sia la voce dell'intera umanità
    Editoriale
    E' stato violato il diritto internazionale e occorre una condanna unanime

    Israele attacca l'Iran, il movimento pacifista sia la voce dell'intera umanità

    Di fronte al rischio di un'escalation suicida, i vari gruppi pacifisti nel mondo, a partire da quelli israeliani, hanno il compito di unire le voci e richiamare i governi a isolare Netanyahu. Ancora insufficiente è l'attenzione del movimento ecologista sui rischi nucleari della guerra
    19 aprile 2024 - Alessandro Marescotti
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.26 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)