Jos teatro di scontri di religiosi
Riesplode la violenza in Nigeria, ancora una volta vede come protagonisti i due maggiori gruppi religiosi che dividono il paese: musulmani e cristiani.
Come gia’ in passato, la citta’ di Jos, nello stato di Plateau, centro Nigeria, e’ stata teatro degli scontri degli ultimi giorni; la violenza e’ esplosa venerdi 28 novembre dopo che il partito governativo, il PDP e’ stato dichiarato vincitore delle elezioni tenutesi nello stato di cui Jos e’ capitale. Il PDP e’ percepito come un partito a prevalenza cristiana e l’accusa di brogli ha scatenato la reazione da parte del partito di opposizione All Nigeria People’s Party, visto invece in Plateau come in prevalenza musulmano.
Durante gli scontri persone armate con machete e coltelli hanno dilagato per la citta’ dando la caccia ai rispettivi obiettivi, almeno 300 persone sono decedute secondo le autorita’ ma le stime nom vengono ritenute attendibili visti i precedenti. Moschee e chiese sono state date alle fiamme, mentre persone in fuga cercavano riparo in ospedali o stazioni di polizia.
Da sabato e’ stato dichiarato lo stato di emergenza e il coprifiuoco in seguito all’intervento dell’esercito. A parte l’accusa di brogli, non del tutto infondata visti i precedenti delle elezioni presidenziali, l’esercito e la polizia sostengono la presenza di ingerenze straniere dal vicino Chad e Niger per destabilizzare il paese. La realta’ pero’ sembra essere sempre la stessa: come gia’ avvenne nel 2001 a Jos quando morirono piu’ di mille persone, e come in occasione di precedenti scontri, sembrano essere piu’ le ragioni politiche e finaziarie ad animare questo scontri. Le enormi rendite connesse al petrolio e al gas naturale rendono appetibili i posti politici e la rivalita’ etnica e religiosa diventa un mozzicone con cui incendiare facilmente il paese.
Articoli correlati
- La drammatica testimonianza di un giovane medico dell'IPPNW Students Movement
"The Devastating Impact of Climate Change". Le inondazioni nel nord-est della Nigeria
"Mentre ci prepariamo per la COP29 di Baku, la necessità di affrontare urgentemente il cambiamento climatico non è mai stata così evidente. Parlo oggi non solo come sostenitore dl clima, ma anche come vittima diretta di queste recenti inondazioni."18 settembre 2024 - Roberto Del Bianco Genocidi in Africa: “Per Non Dimenticare”
Articolo realizzato in collaborazione con Raffaele Masto, scrittore, giornalista e conduttore radiofonico italiano22 giugno 2015 - Laura Tussi- Un amore oltre ogni confine...
Silvia Marceglia, Portami con te. Dove l'amore non ha colore né religione, Gabrielli, Verona 2012
Un avvincente racconto narrato in prima persona dalla protagonista: la giovane Greta, una studentessa che frequenta l'ultimo anno di liceo nell'amata Verona. Un incontro, un ragazzo, un amore, una relazione, dove il sentimento non ha colore né religione.4 dicembre 2012 - Laura Tussi
Sociale.network