Newsletter numero 22
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INDICE
I fatti
Darfur, 1 / Slm rifiuta le mediazione in Qatar
Darfur, 2 / Scontri etnici: decine di morti
Darfur, 3 / I janjawid attaccano un campo di sfollati
Abyei / Nuovi incidenti: due poliziotti uccisi
Sudan / I cinesi arrivano anche per telefono
Sud Sudan / A tutta birra, dopo 25 anni
Rd Congo / Attacco congiunto contro Lra
I documenti
Unep / L'impatto della guerra in Darfur sulle foreste
La Campagna
Chi siamo
I fatti (Fonti: Afp, Al Jazeera, Ansa, Ap, Bbc, Misna, Reuters)
Darfur, 1 / Slm rifiuta le mediazione in Qatar
Il 14 dicembre la fazione dello Slm guidata da Abdel Wahed Mohammed Ahmed al-Nur, che continua a combattere il governo di Khartoum, ha rifiutato l'ipotesi di sedersi a un tavolo di trattative in Qatar, dichiarando tramite un portavoce che «l'aumento delle operazioni militari in Darfur dimostra chiaramente la volontà del governo di continuare a cercare una soluzione militare: quando parla di pace, non è serio».
Darfur, 2 / Scontri etnici: decine di morti
L'11 dicembre tra i 400 e i 500 uomini armati appartenenti alle tribù fallata e salamat hanno attaccato gruppi habaniya nel villaggio di Wad Hajam, una cinquantina di chilometri a ovest di Buram, nel Darfur meridionale. Negli scontri a fuoco sono state uccise decine di persone, fonti diverse parlano da un minimo di 70 a un massimo di 150 vittime. Tra loro ci sono anche sei poliziotti. Il villaggio di Wad Hajam è stato saccheggiato e bruciato. Nell'area, complessivamente circa cinquemila persone avrebbe lasciato le loro abitazioni. La battaglia sarebbe stata una rappresaglia in seguito a un precedente attacco degli habaniya, il 4 dicembre, contro il villaggio di Tomat, in cui erano state uccise 20 persone. Habaniya e fallata sono tribù di pastori che - vivendo in territori contigui - hanno spesso dispute per l'accesso ai pascoli. Entrambe sono considerate alleate del governo di Khartoum.
Darfur, 3 / I janjawid attaccano un campo di sfollati
Il 7 dicembre un gruppo di janjawid (milizie irregolari considerate filogovernative) ha attacco il campo di sfollati di Makjar in Darfur, vicino alla frontiera con il Ciad. Diciotto civili sono rimasti feriti, di cui quattro in modo grave, secondo Hussein Abu Sharati, portavoce del campo di sfollati.
Abyei / Nuovi incidenti: due poliziotti uccisi
Il 12 dicembre due poliziotti della forza congiunta sudanese sono stati uccisi durante una sparatoria con soldati dell'esercito del Nord Sudan, dopo un litigio al mercato di Abyei. L'incidente è avvenuto probabilmente in seguito a un equivoco tra i poliziotti - che hanno sparato in aria - e i militari che credendosi attaccati hanno risposto al fuoco.
Lo stato di Abyei, al centro del Sudan, ricco di petrolio e conteso tra Nord e Sud, non riesce a trovare pace nonostante l'accordo di giugno tra Khartoum e Juba che sembrava aver riportato una relativa calma dopo i sanguinosi incidenti di maggio. Questi avevano causato decine di morti e circa cinquantamila sfollati, di cui forse diecimila erano nei mesi successivi rientrati ad Abyei. [vedi Newsletter numero 10, 1 giungo 2008].
Sudan / I cinesi arrivano anche per telefono
Gli investimenti cinesi in Sudan sono sempre più numerosi [vedi Newsletter numero 20 del 1 dicembre 2008] e sempre più diversificati. All'inizio di dicembre il ministro delle Finanze, Awad Ahmed Al-Jaz ha invitato la più grande compagnia cinese di telecomunicazioni (Zte) a lavorare con l'Azienda sudanese di telecomunicazioni (Sudatel). Al-Jaz è stato negli anni passati uno dei principali artefici del boom petrolifero sudanese e della relativa alleanza strategica con la Cina.
Sud Sudan / A tutta birra, dopo 25 anni
L'azienda sudafricana SabMiller aprirà il primo stabilimento per la produzione della birra a Juba, capitale del Sud Sudan. La notizia è storica in quanto dal 1983, anno in cui la legislazione islamica fu imposta a tutto il Sudan, era proibito produrre bevande alcoliche nel paese. Il ministro dell'agricoltura del Sud Sudan, Samson Kwaje, ha dichiarato: «Non solo consumiamo alcol ma lo produrremo anche. Questo è un messaggio politico serio: il Sudan è un paese con due sistemi». La South African Breweries Miller è una delle più grandi multinazionali del settore (in Italia controlla il marchio Peroni). A Juba investirà 37 milioni di dollari e per produrre birra attingerà acqua dal Nilo.
Rd Congo / Attacco congiunto contro Lra
Il 14 dicembre le truppe di Uganda, Rd Congo e Sud Sudan hanno attaccato i ribelli ugandesi dell'Esercito di resistenza del Signore (Lord's Resistance Army, Lra) guidato da Joseph Kony, nelle foreste di Garamba nell'est della Rd Congo. L'obiettivo sarebbe stato il principale campo di Kony, chiamato campo Swahili. La notizia è stata data attraverso un comunicato dei capi dei tre servizi di intelligence: James Mugira (Uganda), Mutual Majok (Spla, Sud Sudan) e Deodenne Kitenge (Rd Congo) che non hanno fornito ulteriori dettagli. Il Lra da oltre venti anni combatte una guerriglia contro il governo e l'esercito ugandesi che si è trasformata più volte in una serie di violenze e razzie ai danni dei civili anche in Sud Sudan e nella Rd Congo. Kony è ricercato dalla Corte penale internazionale dell'Aja per crimini di guerra. Il Sud Sudan finora aveva ufficialmente mediato nei colloqui di pace tra Lra e governo di Kampala.
I documenti
Unep / L'impatto della guerra in Darfur sulle foreste
L'agenzia Reuters ha visto in anteprima un rapporto del Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente (Unep) intitolato Destitution, distortion and deforestation, il quale denuncia la deforestazione alimentata da cinque anni di conflitto in Darfur e l'abbattimento di alberi e piante per procurarsi legna da ardere. «Lo sfruttamento intensivo del terreno ha provocato un impoverimento delle risorse ed è necessario piantare milioni di alberi e introdurre nuove tecnologie nei settori energetico e delle costruzioni per preservare il patrimonio ecologico», ha detto Clive Bates, responsabile di Unep in Sudan. La legna non è utilizzata solo per cucinare il cibo, ma anche ad esempio per "cuocere" i mattoni. Bates conferma che «solo per produrre mattoni per costruzioni, in Darfur, vengono bruciati 52.000 alberi l'anno. Un disastro per una zona ampiamente desertica».
La foresta di Kunduwa nei pressi di Nyala è stata completamente distrutta. La domanda di legna da ardere nelle aree di El Fasher, Nyala e El Geneina (queste sono le tre principali città del Darfur; la zona ospita anche numerosi campi di sfollati) è raddoppiata, se non triplicata, a partire dallo scoppio della guerra nel 2003.
Per contrastare questo processo, Unep vuole piantare in Darfur tre milioni di alberi nei prossimi due anni.
La Campagna Sudan
Chi siamo
La Campagna italiana per il Sudan è una campagna nazionale di informazione, sensibilizzazione ed advocacy che opera dal 1994. Raggruppa organizzazioni della società civile italiana (Acli Milano e Cremona, Amani, Arci, Caritas ambrosiana, Caritas italiana, Mani Tese, Ipsia Milano, Missionari e missionarie comboniane, Nexus, Pax Christi) e lavora in stretta collaborazione con enti pubblici e privati italiani e con varie organizzazioni della società civile sudanese. In Italia la Campagna ha fatto conoscere la situazione del Sudan e ha sostenuto i processi volti al raggiungimento di una pace rispettosa delle diversità sociali, etniche, culturali, religiose della sua popolazione. Per informazioni: www.campagnasudan.it
Questa Newsletter, aggiornata al 15 dicembre 2008, è a cura di Diego Marani. Si ringraziano le Acli di Cremona per la collaborazione.
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