Conflitti

Omicidio a contratto per avvocato e giornalista che difendevano i diritti dei ceceni

A sangue freddo

L'uccisione in pieno giorno, in pieno centro a Mosca, di un avvocato impegnato per i diritti umani in Cecenia e di una giornalista della Novaya Gazeta che si trovava con lui, rinnovano la rabbia, l'oltraggio e l'impotenza in un Paese dove perseguire alcuni colpevoli è, in alcuni casi, opera vana, oltre che rischiosa per la propria vita
20 gennaio 2009
Fonte: www.peacereporter.net e www.articolo21.info - 20 gennaio 2009

Stanislav Markelov

L'articolo di Luca Galassi per http://www.peacereporter.net

Avvocato con molti nemici
Per la verità, e per la giustizia, si battevano Stanislav Markelov, avvocato di parte civile nel processo per il rapimento, le sevizie e l'assassinio di Elsa Kungaeva, 18 anni, e la giovane venticinquenne Anastasia Baburova, collaboratrice del quotidiano in cui lavorava Anna Politovksaya. Markelov era il direttore dell'Istituto per l'applicazione della legge, un organizzazione per le libertà civili che aveva portato, grazie a lui, davanti alla giustizia numerosi militari russi, signori della guerra ceceni e neofascisti. Anche la Baburova era impegnata in inchieste sulla rinascita di gruppi neo-nazi nella Russia putiniana. Pare che la giornalista abbia tentato di inseguire il killer e sia stata colpita alla testa.

Omicidio a contratto
I due sono stati freddati all'uscita di una conferenza stampa nella quale Markelov aveva riferito ai giornalisti l'intenzione di presentare ricorso alla Corte europea per i diritti umani contro il rilascio di Budanov. Questi, colonnello pluri-decorato, era considerato alla stregua di un eroe nella guerra contro i ribelli ceceni. Condannato nel 2000 a 10 anni di reclusione per l'omicidio della diciottenne cecena, era stato liberato giovedì scorso per buona condotta. Mentre la morte di Elsa era assurta simbolicamente a simbolo della violenza e degli abusi commessi dai militari russi in Cecenia, il colonnello Budanov era onorato e venerato non solo dalle frange ultranazionaliste russe. L'omicidio del legale porta le consuete caratteristiche di un omicidio a contratto. Il fatto che sia avvenuto in pieno giorno ha sopreso molti: una tale modalità di esecuzione sarebbe forse accaduta solo nei regolamenti di conti tra le bande del crimine organizzato nella Mosca degli anni '90.

Quattro morti alla Novaya
L'uccisione di Markelov potrebbe essere la vendetta contro l'uomo che ha portato in carcere Budanov. Ma, poiche l'avvocato e paladino per i diritti civili seguiva praticamente ogni caso aperto a seguito del lavoro di indagine di Anna Politkovskaya (escluso il processo agli assassini della giornalista), l'omicidio potrebbe avere molti mandanti, e non solo in ambito militare. Markelov difendeva anche vittime della violenza xenofobica e razzista, un fenomeno che si è dilatato negli ultimi anni in frequenza e intensità. Nelle prime due settimane del 2009, secondo quanto riporta il Moscow Human Rights Bureau, almeno 10 persone sono state uccise in Russia in omicidi a sfondo razziale. Con la morte della Baburova, sale a 4 il numero dei giornalisti della Novaya Gazeta uccisi dal 2000.

Il Colonnello Budanov e manifestazioni in suo favore

Chi parla di Cecenia muore
Il commento di Marja Magarik su http://www.articolo21.info

Anastasia Baburova aveva 25 anni. Era una giornalista- praticante e lavorava con entusiasmo per la Novaja gazeta, il giornale di Anna Politkovskaja. E' stata uccisa in un agguato assieme all' avvocato Stanislav Markelov impegnato nella difesa dei diritti umani in Cecenia. Sceglieva i temi scomodi Anastasia, raccontava il neonazismo crescente delle sconsolate periferie del paese.

L'ultima inchiesta doveva essere dedicata alla vicenda- simbolo delle atrocità commesse dai russi contro la popolazione civile cecena. Quella del colonnello dell'esercito di Mosca Budanov che aveva rapito assieme ad un gruppo di soldati, violenatato e ucciso una ragazza cecena di 17 anni - Elza Kulganova. L'ufficiale era stato arrestato e condannato a 10 anni di carcere nel 2000 per crimini di guerra. Ma giovedì scorso è stato liberato in anticipo. La sua scarcerazione è stata accolta da un'ondata di proteste. Dopo aver ucciso Markelov, il sicario ha sparato un colpo alla nuca della giornalista. La ragazza è morta poche ore dopo in ospedale. Una vicenda atroce, perchè ad essere uccisi nel pieno centro di Mosca sono due giovani - Andrej di anni ne aveva 34, Anastasia stava per laurearsi in giornalismo all'Università della capitale russa.

Avvcinarsi alla storia del colonnello Budanov significava andare incontro a morte certa. Dopo l'assassinio di Anna Politkovskaja pochi affrontano la Cecenia. Ciò che è stato - è stato. Dimenticare è meglio. La condanna di Budanov, 8 anni fa, è stato un successo incredibile. Per la prima volta un tribunale russo aveva trattato come crimine di guerra l'operato delle truppe di Mosca in Cecenia. Un precedente sensazionale. Ma si capiva subito che sarebbe stato l'unico caso. L'esercito ha scelto Budanov come simbolo per difendere il proprio ruolo nella piccola repubblica indipendentista del Caucaso. La famiglia della vittima è stata minacciata di morte e costretta a scappare in Europa.
Stanislav Markelov combatteva affinchè Budanov scontasse pienamente la pena. Alla vigilia dell'agguato l'avvocato aveva ricevuto diversi avvertimenti: "Se non abbandoni il caso - morirai". Perche' il colonnello è un ideale per i militari convinti che Elsa Kulganova sia un incidente di percorso. Come altri migliaia di civili spariti, torturati e uccisi.
Mosca dei pochi oppositori e degli sparuti difensori dei diritti umani è sotto shock, la maggioranza fa finta di niente. Tutti preoccupati per la crisi e l'annunciato crollo del prezzo del gas. Se calerà del 60 per cento - come dice Gazprom - ci saranno dei tumulti sociali. E in Ingushezia c'e' stato un attentato.

Articoli correlati

  • Amnesty alla Russia: "Stop all'indottrinamento nei territori occupati"
    Pace
    Albert, il bollettino quotidiano pacifista

    Amnesty alla Russia: "Stop all'indottrinamento nei territori occupati"

    Nei territori occupati, i libri di testo ucraini sono stati eliminati dalle scuole e sostituiti con testi di propaganda russa. La lingua ucraina è stata bandita dall’insegnamento, e ai bambini viene ripetuto che “se non vuoi che l’Ucraina ti uccida, dicci tutto ciò che vedi e sai su di essa”.
    1 novembre 2024 - Redazione PeaceLink
  • Allarme escalation nucleare: fermiamo la corsa verso il baratro
    Disarmo
    Occorre una mobilitazione globale per fermare l'escalation

    Allarme escalation nucleare: fermiamo la corsa verso il baratro

    Putin ha dichiarato che la Russia "prenderà in considerazione" l'uso di armi nucleari in risposta a un attacco aereo massiccio. E' un preoccupante passo verso una nuova fase di escalation. La minaccia nucleare non è più un'ombra remota, ma un pericolo sempre più concreto.
    25 settembre 2024 - Redazione PeaceLink
  • Breve storia del missile Storm Shadow/SCALP che potrebbe incendiare la guerra russo-ucraina
    Disarmo
    Nel 1999 i governi di Italia, Francia e Gran Bretagna siglano un Memorandum of understanding (Mou)

    Breve storia del missile Storm Shadow/SCALP che potrebbe incendiare la guerra russo-ucraina

    Giovedì, 19 settembre alle ore 12:00, presso il Parlamento europeo ci sarà la votazione della risoluzione per esortare i Paesi dell'UE a continuare a fornire sostegno militare e finanziario a Kiev
    18 settembre 2024 - Rossana De Simone
  • Quello che la puntata di Riccardo Iacona non ha detto
    Disarmo
    "Europa in armi" su RAITRE

    Quello che la puntata di Riccardo Iacona non ha detto

    Il processo di riarmo in corso in Europa merita una riflessione più profonda e meno influenzata dalla paura e dall'emotività. La rappresentazione della Russia come un nemico che prepara un attacco all'Europa rischia di alimentare una narrazione sbagliata se non si approfondiscono i dati militari.
    8 settembre 2024 - Alessandro Marescotti
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.21 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)