Conflitti

Prospettive di [post]-Jugoslavia

Nella galleria fotografica dell’Osservatorio sui Balcani presentiamo gli scatti di Franco Revelli. Un viaggio attraverso la nostalgia ed i suoi riflessi sul presente.
31 gennaio 2004
Osservatorio Balcani

(27/01/2004) Un viaggio nella post nazione. Ricercata lungo l’interminabile autostrada che collega Zagabria e Belgrado e nelle sale dei suoi autogrill fantasma; in una Bosnia costellata di chiese, bandiere e frontiere; tra i vicoli di Kotor, sulla costa montenegrina; in una Dubrovnik, Ragusa, dove il rancore non è stato ancora del tutto sciolto e ci si nasconde dietro le immagini del Papa. E’ questo il percorso attraverso le immagini di ciò che “appare abbandonato culturalmente e fisicamente” ma pregna ancora la vita dei Balcani, che sta compiendo Franco Revelli, giovane fotografo ligure, del quale abbiamo recentemente pubblicato sul nostro sito alcune fotografie.

“Per quanto la concezione di «post» si nata come effetto collaterale della società dei consumi di tipo capitalistico, essa si trova sempre più spesso ad accompagnare la percezione di gran parte dell’Europa dell’est a quasi quindici anni di distanza dalla caduta del muro di Berlino” spiega Franco “Il fatto che il «post» sia proprio di un oggetto considerato come superato, sulla base di un modello sociale basato sulle rivoluzioni dei consumi, stimola una ricerca di ciò che appare abbandonato culturalmente o fisicamente attraverso la sua immagine”.

L’immagine di un edificio distrutto a Sarajevo o di una carro armato arrugginito riportano alla mente la questione bellica. Ma non solo. Si allacciano anche ad una percezione del sentimento nostalgico. Revelli lo esplica in un unico scatto, tra le rovine di Mostar un graffito inneggiante a Tito. In un’interpretazione tipica delle rivoluzioni dei consumi tali immagini risulterebbero inevitabilmente legate ad una etichetta di «post» in relazione all’abbandono culturale che stanno vivendo. “Non accade nel contesto jugoslavo, ininterrotta fabbrica di simboli, dove divengono portatrici di un messaggio in piena continuità con ciò che è successo, succede e succederà”.

[...]

Note: Per visualizzare la galleria delle fotografie
http://auth.unimondo.org/cfdocs/obportal/index.cfm?fuseaction=news.notizia&NewsID=2756

Si ringrazia l'Osservatorio sui Balcani per aver messo a disposizione questo materiale.

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