Conflitti

KURDISH INFO Bollettino Italiano 16.03.2009

16 giugno 2009

INDICE

Una nuova proposta per la soluzione della questione kurda da parte di Öcalan

Turchia: Deputato parla in curdo, tv pubblica interrompe diretta

Migliaia di persone protestano contro l’attacco dei “guardiani dei villaggi

Altri corpi si cercano nei pozzi del ‘Sinan Lokantası’

Estratti dalla dichiarazione dell'HPG di cooperazione tra AKP e JITEM

Il candidato a sindaco del CHP di Dersim è un membro dell’ JITEM

Provocazione dei militari turchi a Dersim

Contro la lettera dell’alfabeto „W“ sia un processo che un’inchiesta

Severe pene detentive a minorenni e torture

Una lettera di giustizia per i bambini arrestati

Morte nelle prigioni turche

Osservatori europei e italiani nel Kurdistan turco

HPG: 4 guerriglieri hanno perso la vita

Altre condanne a morte di guerriglieri in Iran

SPACIALE DONNE

Le donne del Kurdistan orientale hanno trovato la loro libertà tra le montagne

Migliaia di donne dimostrano per la libertà

Peggiorano ulteriormente le condizioni di salute del detenuto Ipek Türkan

Pubblicamente condannato l’assassinio della transessuale Dilan Pirinç

Una nuova proposta per la soluzione della questione kurda da parte di Öcalan

Kurdish Info -Lo ha fatto sapere tramite i suoi avvocati. Egli propone come prima tappa un armistizio bilaterale, anche se non ufficiale ma messo in pratica da ambo le parti. La seconda tappa prevedrebbe un accordo per una costituzione democratica con la convocazione di un'assemblea. Come terza tappa propone la creazione di commissione che indaghi sui fatti avvenuti e che contribuisca a fare chiarezza sui crimini di guerra degli ultimi decenni.

Inoltre, Ocalan ha detto ai suoi avvocati che la sua pessima condizione fisica è immutata. Il giudice di sorveglianza gli ha confermato un'ulteriore punizione disciplinare. "Mettendomi nel bunker mi vogliono far tacere. Si tratta dell'undicesima volta. Ciò viene dalla politica. La motivazione di questi provvedimenti deriverebbe dalle mie presunte minacce contro il Primo Ministro e il Presidente della repubblica e dagli ordini che secondo loro impartisco dal carcere. Per me, al contrario, si tratta di impedire la guerra , di far in modo che in questa primavera non ci siano altri morti. " Il primo ministro si fa in quattro per Gaza ma per il suo Paese non muove un dito. Invece di andare ogni giorno in Siria per la questione di Gaza, dovrebbe andare a Diyarbakir, a Batman e parlare lì con i rappresentanti eletti dei Consigli Municipali. Se si dialoga politicamente si trova una soluzione. "

Turchia: Deputato parla in curdo, tv pubblica interrompe diretta

Kurdish Info -Colpo di scena al Parlamento turco, nel cuore dello stato laico e unito fondato da Mustafa Kemal Ataturk. Ahmet Turk, capogruppo del Partito curdo per la società democratica (Dtp), stava tenendo il consueto discorso del martedì, quando dal turco è improvvisamente passato alla lingua curda e la tv pubblica ha tagliato la diretta. La Televisione di Stato ha motivato il taglio della programmazione citando la Costituzione e la legge sui partiti politici, che "proibisce l'utilizzo di lingue che non siano quella turca. Per questo abbiamo dovuto togliere la diretta. Ci scusiamo con gli spettatori".

Si tratta della prima volta dai tempi della storica leader curda Leyla Zana, negli anni '90, che un deputato curdo parla nella propria lingua madre. Da parte sua, interrogato dai giornalisti, Turk ha motivato il suo gesto con la volontà di "parlare di fratellanza fra persone che parlano lingue diverse". Il deputato ha poi aggiunto con evidente tono polemico: "Se evitano alle persone di parlare nella loro lingua madre dovrebbero impedire alle donne con chador di entrare in parlamento".

Una frase che appare diretta all'AKP, il partito islamico-moderato per la Giustizia e lo Sviluppo che fa capo al premier Recep Tayyip Erdogan e che da molti viene accusato di essere troppo vicino agli ambienti religiosi.

Negli ultimi tempi i rapporti fra il DTP e l'AKP sono peggiorati considerevolmente, soprattutto da quando è stato inaugurato il sesto canale della tv pubblica TRT, che trasmette interamente in lingua curda. Molti deputati del DTP hanno accusato Erdogan di aver favorito il lancio del progetto di aver agito solo a fini elettorali, per procurarsi nuovi consensi alle prossime amministrative del 29 marzo.

I maggiori commentatori televisivi hanno subito commentato la vicenda parlamentare di oggi, sostenendo che l'exploit di Ahmet Turk potrebbe essere stato dettato dagli stessi fini. L'AKP ha invece bollato il gesto di Turk come un attacco alle riforme democratiche intraprese dal Paese.

Migliaia di persone protestano contro l’attacco dei “guardiani dei villaggi

Kurdish Info 11.03.2009-A Şırnak hanno protestato migliaia di persone contro l’attacco dei “guardiani dei villaggi” verso deputati del DTP, candidati e membri dei consigli comunali. Hanno chiesto le dimissioni del governatore della regione. Dopo che il 10 marzo scorso a Şenoba attivisti del DTP sono stati attaccati dai cosiddetti “guardiani dei villaggi”, il giorno dopo una delegazione composta da deputati del DTP, dal sindaco e dai membri del consiglio comunale è stata di nuovo attaccata da forza paramilitari.

Quando la delegazione ha fatto rientro a Sirnak è stata accolta da migliaia di persone al grido di “ Erdogan assassino, dimissioni del governatore, assassini dell’AKP” e tutti si sono diretti nel centro della città. Il DTP ha chiesto le dimissioni del governatore. La protesta continuerà. In una conferenza stampa il deputato del DTP di Sirnak Hasip Kaplan ha dichiarato che i guardiani del villaggio di Senoba hanno fatto fuoco al loro arrivo. Le forze di sicurezza erano lì ma non hanno reagito.“ Oggi la democrazia è passata di nuovo con le pallottole e nessuno che batte ciglio.” I “guardiani del villaggio” che hanno aperto il fuoco contro di noi, con le pallottole fornite dallo Stato, si sono comportati come se nulla fosse successo.”

Altri corpi si cercano nei pozzi del Sinan Lokantası

Kurdish Info 10.03.2009-Continua la ricerca dei cadaveri di persone rapite a Sirnak assassinate dall’JITEM e gettate nei pozzi. Gli scavi proseguono in diversi punti. I resti d’ossa e di vestiti trovati sono stati consegnati alla facoltà di medicina di Istanbul.

Estratti dalla dichiarazione dell'HPG di cooperazione tra AKP e JITEM

Kurdish Info 05.03.2009- Il Comando generale delle Forze difesa Popolare HPG della regione Serhat ha pubblicato i nomi dei funzionari dell'AKP che, nel periodo prima delle elezioni regionali, insieme all'esercito turco e l'JITEM, hanno tentato di intimidire la popolazione. Hanno inoltre dichiarato che nella casa del condidato sindaco di Agri del AKP si è trovava un deposito di armi del JITEM. Un'altro deposito di armi del JITEM si sarebbe trovato nella casa del candidato sindaco di Doğubeyazit, Ali Konya.

Il comando regionale dell'HPG ha dichiarato che in tutta la regione ci sarebbero state intimidazioni della popolazione ad opera del JITEM e dei militari, interpretandole come parte della guerra psicologica. l'HPG ha dichiarato questa situazione non accettabile facendo i nomi di persone.

Il candidato a sindaco del CHP di Dersim è un membro dell’ JITEM

Kurdish Info 11.03.2009-L’iniziativa popolare di Dersim ha dichiarato che il candidato a sindaco del CHP Mazlum Arslan è un membro iscritto all’JITEM. L’iniziativa invita la popolazione a prestare attenzione su che tipo di persone si candidano. “Hanno sulle loro mani il sangue della popolazione kurda. Persone del genere torturano e assassinano i bambini kurdi e adesso si fanno avanti e vorrebbero i voti del popolo kurdo come se non fosse nulla successo.” L’iniziativa ha dichiarato di essere in possesso di documenti che comprovano l’appartenenza di Arslan all’JITEM e che presto li renderanno pubblici.

Provocazione dei militari turchi a Dersim

Kurdish Info 10.03.2009-I militari hanno pensato di rafforzare la loro presenza prima delle prossime elezioni regionali. Da tre giorni si levano in cielo elicotteri Kobra e Sikorsky. E da ieri è iniziata una nuova operazione militare in diverse zone della regione. Sono stati usati anche autobus civili per il trasferimento dei soldati nella regione. E per questa ragione nel distretto di Nazmiye è stato sgomberato un edificio scolastico.

Contro la lettera dell’alfabeto „W“ sia un processo che un’inchiesta

Kurdish Info 11.03.2009- Mentre il governo dell’AKP foraggia con milioni di lire il canale in lingua kurda TRT6, ha inizio il processo contro la municipalità di Diyarbakır/Kayapınar , accusata di augurare il nuovo anno con la lettera dell’alfabeto “W”. Il ministro degli Interni Beşir Atalay ha ordinato un’inchiesta e ha dichiarato che l’uso della lettera “W” è anticostituzionale, va contro gli articoli 3, 4 e 14 della Costituzione e contro la legge sull’alfabeto turco e contro l’articolo 222 del codice di procedura penale.

Severe pene detentive a minorenni e torture

Kurdish Info - A Adana sei ragazzi dai 15 ai 17 anni sono stati condannati a pene detentive che vanno da un anno a 7 anni e mezzo di detenzione per attività di propaganda per un'organizzazione terroristica senza esserne membri militanti. Per la giovane età dei ragazzi la pena è stata ridotta di un terzo e della metà. I ragazzi erano stati arrestati per aver partecipato ad una manifestazione l'8 marzo del 2008. Il loro difensore, l'avvocato Vedat Özkan ha dichiarato che le recenti condanne di ragazzi è un fatto estremamente preoccupante.

Sono all'ordine del giorno notizie di torture e maltrattamenti di minorenni presso i commissariati di polizia. A Adana sono stati resi noti altri tre casi, avvenuti dopo le proteste nella manifestazione del 15 febbraio, anniversario del sequestro di Abdullah Ocalan

La madre di un sedicenne arrestato, dopo aver fatto visita al figlio in carcere, ha dichiarato: Ho fatto visita a mio figlio martedì scorso. Non era in grado di camminare per le percosse subite. Mi ha detto che per tre giorni non ha avuto niente da mangiare e continuamente veniva buttato a terra dai soldati e picchiato. "

Abdullah Tufan, che ha fatto visita a suo nipote nel carcere Pozanti è venuto a sapere che tutti e tre i ragazzi arrestati sono stati così duramente malmenati al punto tanto da non poter camminare. I soldati li minacciavano dicendogli: " Siete terroristi, non uscirete vivi da qui. I polsi di O.C. sono tutti laceratin per la morsa stretta delle manette. K.G. soffre di disturbi psichici. "

Una lettera di giustizia per i bambini arrestati

Kurdish Info 10.03.2009-Il 10 marzo scorso si sono svolte manifestazioni ad Ankara, Adana, Cizre ed a Diyarbakır nelle quali si chiedeva il rilascio dei bambini arrestati, accusati di appartenere ad un’organizzazione illegale. In quell’occasione è stata spedita una lettera ai responsabili.

İSTANBUL; Attivisti del gruppo “ Giustizia per i bambini” e il deputato dell’ ÖDP Ufuk Uras si sono dati appuntamento davanti all’ufficio postale di Taksim a Istanbul. Nella dichiarazione dei manifestanti si chiede di non distruggere il futuro dei bambini e diversi cartelli recavano la frase: “Quale può essere la colpa e la punizione per dei bambini?” Si è ricordato che circa 250 bambini in diverse regioni sono detenuti, accusati di appartenere ad un’organizzazione illegale. Ciò cozza contro la dichiarazione dei diritti del fanciullo delle Nazioni Unite. Si chiede che i bambini non siano giudicati dai tribunali per i delitti gravi, bensì dai tribunali dei minori e che venga cambiato il paragrafo che parla dell’appartenenza ad un’organizzazione. La lettera, nella quale si chiede la libertà dei bambini, è stata sottoscritta da 44 organizzazioni e spedita al governo.

ANKARA; anche qui si sono dati appuntamento davanti all’ufficio postale Yenişehir diversi membri d’associazioni della società civile per chiedere il rilascio dei bambini e spedire la lettera.

DİYARBAKIR; Anche qui si sono dati appuntamento davanti all’ufficio postale. Vi erano anche il deputato del DTP Gülten Kışanak, il sindaco del DTP di Diyarbakır Osman Baydemir. Il presidente dell’IHD di Diyarbakır Muharrem Erbey ha dichiarato che bisogna porre fine a questa situazione vergognosa e umiliante per l’umanità intera. Il deputato del DTP Gülten Kışanak ha affermato quanto segue: “ Membri dell’’Ergenekon e del’ JITEM che gettano il paese nel caos vengono rilasciati, mentre i bambini kurdi vengono arrestati. Non possiamo accettare tutto questo.

ADANA; anche qui l’ufficio dell’IHD ha organizzato una manifestazione, alla quale hanno preso parte la direzione locale del DTP e del TUHAY-DER.

CİZRE; davanti all’ufficio postale di CIZRE si sono dati appuntamento membri di organizzazioni della società civile per protestare e spedire la lettera.

Morte nelle prigioni turche

Kurdish Info 07.03.2009- Negli ultimi anni, l'IHD ha rilevato ripetutamente deficienza nelle condizioni sanitarie di prigionieri politici in Turchia. Hanno anche presentato un elenco di nomi di prigionieri politici le cui condizioni sanitarie sono così precarie da consigliare lo sprigionamento se si vogliono evitare la morte in progione. Pur avendo intimato le autorità ad agire, non è successo nulla.

Dopo la morte di Beşir Özer in febbraio, il terzo prigioniero deceduto in prigione di quest'anno, i prigionieri politici di quella progione si sono rivolti all'opinione pubblica con una lettera dicendo anche che era un modo per approvare la morte di prigionieri, specie politici. Hanno invitato l'opinione pubblica di attivarsi. Non ci sarebbero state indagini sulla morte dei tre prigionieri. "Questa situazione rende la morte "normale" e prepara il terreno per altre morti. Richiamamo quindi in tutto il mondo i difensori dei diritti dell'uomo, Amnesty International, il comitato d'osservazione delle torture, le organizzazioni della società civile e i movimenti di massa democratici, oltre a tutte le persone con coscienza, di attivarsi".

Osservatori europei e italiani nel Kurdistan turco

Anche quest'anno, in occasione dei festeggiamenti per il Newroz, e su richiesta dei leader del partito DTP presente nel parlamento turco, un gruppo di osservatori italiani ed europei partirà alla volta delle principali città del kurdistan turco per partecipare alle tradizionali celebrazioni primaverili e testimoniare così la solidarietà con il popolo curdo.

A promuovere le delegazioni per l'Italia è la Rete di solidarietà con il popolo kurdo, una rete di associazioni, coordinamenti e comitati tra i quali diversi enti locali, da anni impegnati in azioni di cooperazione nel sud est turco.

A rendere politicamente più rilevante il viaggio è la prossimità temporale del Newroz con le elezioni amministrative del 29 marzo, per le quali il DTP, il partito curdo presente nel parlamento turco, spera di replicare il successo elettorale del 2004 con la vittoria di 56 amministrazioni locali. Il timore di un esito pilotato e sfavorevole ai curdi è stato più volte espresso dagli esponenti politici locali che hanno denunciato irregolarità già nelle fasi di costituzione delle liste elettorali. Il timore, però, non si limita al solo processo elettorale, ma riguarda il rischio di provocazioni e scontri dell'esercito con la popolazione civile, come ben raccontato dalle terribili immagini dello scorso anno realizzate dai volontari italiani partecipanti al Newroz.

Alcuni volontari di Un ponte per... si recheranno nei seggi elettorali di Diyarbakır per raccogliere testimonianze ed intervistare i rappresentanti delle principali associazioni per i diritti umani.

La delegazione si inserisce nell'ambito del progetto Interventi Civili di Pace, un progetto formativo sul tema della trasformazione non violenta dei conflitti attraverso la presenza di operatori civili di pace.

In accordo con il sito Osservatorio Iraq è prevista la realizzazione di un ponte radio, interviste e testimonianze radiofoniche in collaborazione con l'agenzia AMISnet.

Inoltre è possibile consultare il blog: http.//newroz2009.blogspot.com che fa riferimento al sito web www.newrozpirozbe.it.

HPG:4 guerriglieri hanno perso la vita dopo i bombardamenti del esercito turco

Kurdish Info 16.03.2009-Settimana scorsa sono stati bombardate le zone di Zagros e Zap. Dopo gli bombardamenti del esercito turco 4 guerriglieri delle forze difesa popolare HPG hanno perso la vita. HPG Comando generale ha dichiarato le identità dei 4 guerriglieri.

Altre condanne a morte di guerriglieri in Iran

Kurdish Info -Altri due guerriglieri condannati a morte in Iran. Come ha comunicato l'HPG ( le forze di difesa popolare) si tratta di Kemal (Ramazan Müslüm) e Baran (Ferhat Çalış), fatti prigionieri il 28 giugno 2008 al confine con l'Iran nel corso di un conflitto a fuoco.

SPACIALE DONNE

Le donne del Kurdistan orientale hanno trovato la loro libertà tra le montagne

Kurdish Info ANF 10.03.2009- Cresce giorno dopo giorno il numero delle donne kurdo-orientali che metteno fine alla loro vita. Il rigido regime islamico della svaria priva le donne di qualsiasi libertà e le donne individuano come alternativa di liberazione da questa situazione la fuga nelle montagne.

L’attivista kurdo-orientale del mov. di liberazione Cilo Doğu si è così espressa:

“Auguri alle donne di tutto il mondo che lottano per la libertà. Le donne kurdo-orientali patiscono due forme di oppressione: da una parte il regime islamico, che in pubblico obbliga le donne a rispettare la sharia e dall’altra parte la famiglia che le costringe a ricoprire ruoli tradizionali sottoposti ad una dura oppressione. Non si ha diritto a prendere delle decisioni da sole, a potersi incontrare e parlare. Tutto questo l’ho vissuto nella mia famiglia e come ne sono uscita non lo so nemmeno io. Sono entrata nel movimento di liberazione contro questa oppressione e credo che così facendo si può trovare la vera libertà. Perché le donne devono essere obbligate a coprirsi totalmente dalla testa ai piedi, perché si lanciano pietre contro le donne, perché non hanno diritto di parola all’interno della famiglia? Naturalmente mi sono resa conto, che andando in montagna, sarebbe stata una vita dura. Le donne giovani dovrebbero finirla di ammazzarsi e decidere di andare in montagna. In montagna ho capito che significa libertà per una donna. “

Parlando con le donne kurdo-orientali si capisce subito che la tragedia più grave è la questione femminile. Ogni giorno, in ogni luogo del Kurdistan in nome dell’onore le donne vengono assassinate o indotte al suicidio, non potendo più sopportare l’oppressione e diventano dunque vittima della sharia.

La guerrigliera Diyana Maku, riferendosi alla situazione iraniana ha dichiarato: in Iran le donne vengono private della loro identità. Allo stato non basta annientarle fisicamente con la pressione sociale, ma si vuole distruggere anche la loro psiche.”

Le donne si suicidano

Diyana Maku ha ulteriormente detto: „Le donne che non trovano una via d’uscita alla violenza e all’oppressione decidono di farla finita con il suicidio. Alla donna non è concesso la libertà d’espressione nella società. Ogni donna che esprime le proprie opinioni su qualsiasi tema , diventa vittima della violenza. Contro questa violenza ed oppressione ho trovato come via d’uscita l’andare in montagna. Una frase della nostra direzione mi ha molto colpito: “ la libertà della società è la libertà della donna.” Questa frase mi ha fatto andare in montagna. Ho trovato lì la libertà e l’ho vissuta. “

L’attivista Nujin Sine ha dichiarato quanto segue: “ Per le donne kurdo-orientali non è possibile dispiegare la propria identità. Devono vivere una vita tra i divieti e le regole della sharia. La donna viene vista come la fonte del peccato e sin dall’infanzia si insegna questo alle donne. La donna vive nella situazione di doversi vergognare del proprio corpo. Partendo da questa premessa si tenta di indebolire il suo ruolo. In nome dell’onore si spingono le donne a compiere atti di violenza contro se stesse sino ad arrivare al suicidio.”

Migliaia di donne dimostrano per la libertà

Kurdish Info ANF 09.03.2009-Con grande energia proseguono le manifestazioni legate alla data dell’8 marzo. Migliaia di donne si sono date appuntamento con lo slogan.: “ Il nostro onore è la nostra libertà.” Le manifestazioni avevano preso avvio già prima dell’8 marzo e hanno avuto nella giornata dell’8 marzo in molte città il loro momento topico

ŞIRNAK; A Cizre nel distretto di Şırnak si sono date appuntamento per la prima volta migliaia di donne. Vi hanno partecipato molte deputate, sindache, attiviste dei consigli delle donne. Hanno dimostrato nella zona dove ha luogo la festa del Newroz. Si sono levate bandiere del PKK e sono stati lanciati lo slogan contro Erdogan, per la libertà delle donna e fatto riferimento alla guerriglia e ad Abdullah Öcalan. Inoltre, molti slogan erano contro il cosiddetto “concetto d’onore”, contro l’imperialismo il colonialismo e per la solidarietà di tutte le donne nel mondo.

Un forte riferimento al prezzo che hanno dovuto pagare le donne nella lotta di liberazione e come questa lotta abbia cambiato la società kurda e la donna kurda.

A ERGANİ si sono date appuntamento 10.000 donne

Diecimila donne hanno preso parte ad una manifestazione organizzata dal DÖKH( mov. Democratico di libertà delle donne) che si è svolta nel distretto di Ergani a Diyarbakır.

Anche qui si sono visti i colori kurdi e lanciato gli stessi slogan delle altre dimostrazioni.

Quando è stata dispiegata sul palco una bandiera del confederalismo democratico la tensione è salita, considerata la presenza di un massiccio spiegamento di polizie e truppe militari.

Alla manifestazione ha preso la parola la deputata del DTP di Diyarbakır Aysel Tuğluk. Ha posto l’accento sul fatto che questa primavera sarà decisiva per il movimento di liberazione, con le manifestazioni dell’8 marzo, quelle per il Newroz e le elezioni del 29/3 che saranno un successo. Ha detto chiaramente che la liberazione della società può avvenire solo con la liberazione delll donna. Ha gridato: “ Non siamo l’onore di nessuno” “ I nostri corpi e le nostre anime ci appartengono.

Con entusiasmo sono state registrate altre manifestazioni per la data dell’8 marzo

A SİVEREK: Organizzata dal DÖKH nel distretto di Urfa. Migliaia di donne vi hanno preso parte, in un atmosfera vibrante e decisa, come nelle altre manifestazioni. Anche qui è stato posto l’accento sull’importanza del movimento di liberazione.

A BALPINAR: Nella municipalità di Balpınar a Batman si sono date appuntamento 150 donne e anche qui hanno duramente condannato il concetto di onore.

A SİİRT: Il consiglio delle donne di Siirt ha ricordato le donne in prigione. Vi hanno preso parte attiviste del DTP, le madri per la pace e attiviste del DÖKH. Si è parlato delle morti in nome dell’onore.

A IĞDIR: Per l’8 marzo le donne avevano invitato l’artista Rojda. Il governatore aveva vietato qualsiasi manifestazione, ma sin dalle prime ore del mattino, indossando i loro vestiti tradizionali si sono radunate molte donne davanti alla sede del DPT. La polizia ha bloccato le strade d’accesso e perquisito una per una le donne. Le donne hanno organizzato una manifestazione contro il divieto. Nel discorso tenuto dal consigliere cittadino del DTP Çiğdem Yılmaz si è parlato della violenza ai danni delle donne. “La resistenza contro il sistema patriarcale prosegue ma vi sono pur sempre i delitti d’onore e le violenze contro la donna. Nei trent’anni della guerra le donne sono quelle che hanno sofferto maggiormente. Vogliamo un’otto marzo che non sia di guerra e violenza. I pensieri sono andati a Ocalan e alle tante donne attiviste nella guerriglia.

A ÖZALP; Hanno preso parte alla manifestazione indetta dal DÖKH circa 100 donne, nonostante la forte nevicata. Nel corso della dimostrazione si è raggiunto il numero di 500 donne e sono stati lanciati gli stessi slogan delle altre manifestazioni. L’AKP è stato duramente criticato. “ L’AKP è uguale al sistema di repressione delle donne. Come avete potuto notare l’anno passato, sono state le donne principalmente ad essere aggredite nel corso dei festeggiamenti per il Newroz. Noi donne non ci scordiamo di questa sporca politica e glielo dimostreremo alle elezioni del 29 marzo. “ Le donne sono represse sia a casa che dal sistema nel suo complesso e per questa ragione che devono lottare per i propri diritti.

ŞEMDİNLİ; A Şemdinli nel distretto di Hakkari le donne per l’8 marzo hanno pensato di inviare tante lettere alle donne detenute. La giornata dell’8 marzo è stato il momento più importante di protesta e lotta.

DOĞUBEYAZIT; Anche qui centinaia di donne si sono attivate.

MUĞLA; A Muğla diverse organizzazioni, tra le quali i partiti DTP e EMEP, l’associazione per i diritti umani hanno organizzato per l’8 marzo una conferenza stampa. Sono stati lanciati slogan in lingua kurda e turca: “ Basta con lo sfruttamento basato sull’appartenenza di genere, di classe e di etnia”.

ANKARA; Hanno organizzato una manifestazione le donne del sindacato KESK. Slogan in turco e kurdo contro lo sfruttamento, il militarismo e la violenza e per il diritto all’assistenza sanitaria.

Peggiorano ulteriormente le condizioni di salute del detenuto Ipek Türkan

Kurdish Info 11.03.2009-La famiglia del detenuto accusato di appartenere al PKK e condannato a 17 anni di detenzione ha dichiarato che le condizioni del loro figlio peggiorano di giorno in giorno. Detenuto a Usak nel carcere di tipo E ha subito già quattro anni fa un’operazione e adesso vi è una ricaduta della malattia. Alla richiesta dei familiari di un trasferimento in un carcere più vicino alla residenza della famiglia, la direzione carceraria ha risposto con un inasprimento delle condizioni di detenzione.

I detenuti per il caso Ergenekon ottengono in carcere in caso di problemi di saluti un’assistenza continua,e i detenuti del PKK muoiono. Già tre, per motivi di salute, nell’ultimo mese. Secondo una fonte dell’IHD del 2008 a Ipek si trovano altri 17 detenuti in pericolo di vita e decine e decine hanno seri problemi di salute.

Pubblicamente condannato l’assassinio della transessuale Dilan Pirinç

Kurdish Info 11.03.2009- La piattaforma per i diritti LGBTT ha pubblicamente condannato l’assassinio della transessuale. La transessuale è stata assassinata da un uomo dopo un violento scontro verbale, con delle coltellate alla gola e alle braccia. La piattaforma per i diritti LGBTT ha dichiarato che in questi casi si tratta di assassini politici. Hanno protestato anche le organizzazioni della società civile. L’accademia delle donne Amargi, il collettivo socialista e femminista e altre organizzazioni hanno protestato con il sistema etero sessista che rende possibile questi delitti. Sono previste altre manifestazioni.

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