Conflitti

Dietro la strage in corso

I retroscena economici della guerra in Libia

La Francia ha speso per la guerra 150 milioni di euro. In cambio si è aggiudicata 28 miliardi di dollari di contratti.
27 agosto 2011
www.linkiesta.it

La battaglia per la ricostruzione della Libia è cominciata. Mahmoud Jalil, il leader dei ribelli, ha chiesto oggi a Milano aiuti immediati per garantire i servizi essenziali alla popolazione. Berlusconi ha promesso una tranche da 350 milioni di euro, più 450 complessivi già stanziati da Eni, UniCredit e Sace. La Francia ha speso per la guerra 160 milioni di euro a fronte di contratti per 28 miliardi di dollari. Noi invece, sulla base dei contratti noti, abbiamo speso 143 milioni a fronte di contratti per 4,81 miliardi. 

Leggi il resto: http://www.linkiesta.it/dopo-gheddafi-parigi-incassa-sei-volte-i-contratti-di-roma#ixzz1WDqDfVka

Articoli correlati

  • Sì alla pace, No alla NATO: l’appello del movimento svizzero per la pace
    Pace
    Il Schweizerische Friedensbewegung (SFB), il movimento svizzero per la pace

    Sì alla pace, No alla NATO: l’appello del movimento svizzero per la pace

    Il SFB esorta alla resistenza contro l’avvicinamento della Svizzera alla NATO e lancia l’appello “No all’adesione alla NATO!”. L’alleanza militare, che ha già condotto diverse guerre di aggressione, rappresenta una grave minaccia per la pace nel mondo.
    8 gennaio 2025 - Pressenza Zürich
  • La lunga frontiera dall'Ucraina a Trieste
    Conflitti
    La nuova cortina di ferro

    La lunga frontiera dall'Ucraina a Trieste

    Breve analisi delle prospettive che si aprono in Europa dopo la prevedibile, anche non certo imminente, fine del conflitto armato in Ucraina. Una guerra persa da Kiev sul campo e dai suoi sponsor occidentali.
    23 dicembre 2024 - Valeria Poletti
  • Trump e l'aumento della spesa NATO al 5% del PIL
    Disarmo
    Cosa si nasconde dietro il suo falso "pacifismo" di facciata

    Trump e l'aumento della spesa NATO al 5% del PIL

    La proposta di aumentare la spesa dei membri NATO al 5% del PIL, superando l’attuale obiettivo del 2% fissato nel 2014, mostra chiaramente l'intento trumpiano di rafforzare l’industria bellica e la corsa agli armamenti, alimentando la militarizzazione globale dell'economia.
    23 dicembre 2024 - Redazione PeaceLink
  • Nasce un Coordinamento No NATO
    Disarmo
    Incontro aperto a tutti

    Nasce un Coordinamento No NATO

    “No NATO, no guerre” è lo slogan che riunirà attivisti per la pace da tutta l’Italia domenica prossima a Bologna per l’assemblea costitutiva del Coordinamento Nazionale No NATO.
    2 dicembre 2024 - Patrick Boylan
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.27 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)