Risposta alla lettera di PeaceLink al Ministro degli Esteri Giulio Terzi
Gentile Direttore, rispondo alla lettera del signor Alessandro Marescotti pubblicata ieri dal Suo Giornale a pag 14.
Gentile signor Marescotti,
la condanna da parte della Farnesina agli attentati e al terrorismo, di qualsiasi matrice, in Siria e
in ogni altro Paese, e' sempre stata ferma e inequivoca, cosi' come l'impegno a prevenire e contrastare
atroci e disumani atti di barbarie quali l'attacco contro il convoglio in cui viaggiava il giornalista italiano
Claudio Accogli.
Si tratta dell'ennesimo inaccettabile atto di violenza in un Paese in cui il regime non tiene in alcun conto la vita dei suoi cittadini. A migliaia sono stati massacrati in questi mesi e, a decine di migliaia, continuano a soffrire in situazioni disumane per la decisione dello stesso regime di non collaborare con la comunità internazionale e non consentire alla popolazione di ricevere gli aiuti umanitari di cui ha bisogno.
Tra le vittime di questa situazione, di cui, ripeto, la responsabilità ricade sul regime di Damasco, vi sono anche i poliziotti rimasti uffici e orribilmente mutilati nell'attentato e per i quali, proprio nella stessa nota cui lei fa riferimento, il ministro Terzi ha espresso il più profondo dolore.
Fino a quando il regime di Assad non deciderà che è ora di fermare queste violenze e consentire l'avvio di un processo politico e di pacificazione, episodi del genere continueranno a ripetersi e l'Italia, tra i paesi maggiormente impegnati nella ricerca di possibili soluzioni alla crisi, continuerà a far sentire la sua voce e a protestare con la massima fermezza.
Giuseppe Manzo
Capo del servizio stampa
e portavoce del ministro degli Esteri
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