Iraq: Crimini di guerra, Bugie e Statistiche
"Una pietra,
che respira con i polmoni di un pazzo,
E’ questo, il ventesimo secolo "
( Specchio per il Ventesimo Secolo - Adonis - Ali Ahmad Said, 1930 - ).
E’ stato recentemente pubblicato un sondaggio di opinione molto ampio condotto nel mese di aprile sui "progressi" raggiunti dall'Iraq. (I)
Va detto che è stata una indagine che ha visto decisamente divisi gli intervistati che erano sciiti, sunniti e curdi : gli sciiti, ovviamente, erano in gran parte favorevoli al Primo Ministro Nuri al Maliki, sostenuto dal Partito iraniano Dawa.
Tuttavia, per gli occidentali che vorrebbero veder rinascere una fenice dalle ceneri dell'Iraq - dopo l'invasione illegale, l'occupazione, la distruzione, i tumili di morti che forse arrivano a un milione e mezzo, i milioni di orfani, gli oltre quattro milioni di sfollati, l'indescrivibile carneficina quotidiana, alimentata su scala industriale per quasi un decennio - incredibilmente, le cose sono migliorate.
Circa la metà degli intervistati pensava l'Iraq stesse andando nella direzione giusta e che Nuri al Maliki era un buon leader politico. (Non si è parlato né di tortura, né di prigioni segrete, né di esecuzioni sommarie né della discutibilità di gran parte dei processi giudiziari.)
Tre quarti degli intervistati ha detto: "... era più importante avere un leader forte per mantenere l'Iraq stabile, anche se questo ha portato alla rinuncia di qualche libertà ".
Qualcuno potrebbe arguire che Saddam Hussein avrebbero fatto meglio, visto che luce e acqua c'erano per più ore, che le strade erano sicure, senza granate o auto-bombe (ad eccezione di qualche autobomba, forse fatta scoppiate per gentile concessione del "Primo Ministro ad interim" del dopo-invasione, Iyad Allawi che aveva un passaporto britannico e l’appoggio dei servizi segreti della CIA).
Apparentemente, se le elezioni si fossero svolte subito, il partito Dawa di Maliki avrebbe avuto un plebiscito popolare. Una domanda inespressa era se questa scelta fosse dovuta alle bugie ascoltate, alle minacce di morte, alla confisca delle tessere per le razioni di sussistenza, per consigliare alla gente di votare nel "modo giusto", come nelle precedenti "libere e giuste", elezioni del dopo-invasione.
Sulle domande chiave, il 59% ha dichiarato che la sicurezza era migliorata e il 50% che erano migliorati i servizi di base. Ma ci sono crudeli contraddizioni, secondo l’ultima panoramica del British Foreign and Commonwealth sulla sicurezza in Iraq (II):
"Si sconsigliano i viaggi non essenziale in tutto l'Iraq ... terroristi e ribelli possono condurre attacchi in tutto l'Iraq, comprese le città di Baghdad, Bassora, Mosul e Kirkuk. Gli attacchi di maggior entità negli ultimi sei mesi sono stati:
- Il 13 giugno 2012, una serie di autobombe esplose in tutto l'Iraq, tra cui Hilla, Kirkuk, Kerbala e 8 bombe a Baghdad, che hanno ucciso oltre 80 persone e ferite quasi 300.
- Il 19 aprile 2012, una serie di autobombe esplose in tutto l'Iraq, hanno ucciso 34 persone e ne hanno ferito 120.
- Il 20 marzo 2012, una serie di autobombe esplose in tutto l'Iraq, anche in Hilla, Kirkuk, Karbala e Baghdad, hanno ucciso almeno 40 persone e ferito oltre 100.
- Il 4 marzo 2012, uomini armati hanno attaccato la polizia a un check-point vicino alla città di Haditha, nella provincia di Anbar, nella parte occidentale dell'Iraq. 27 poliziotti, tra cui due comandanti sono stati uccisi e molti altri feriti. Al Qaeda-Iraq ha rivendicato la responsabilità degli attacchi.
- Il 23 febbraio 2012, una serie di attacchi coordinati in tutto l'Iraq, a Baghdad, Salah al-Din, Kirkuk, Anbar e Babil, hanno ucciso almeno 50 persone e provocato centinaia di feriti.
- Il 27 gennaio 2012, una autobomba sospetta nel quartiere Zafaraniya di Baghdad ha ucciso e ferito un gran numero di persone.
- Il 24 gennaio 2012, una serie di attacchi sospetti con autobombe nella zona di Sadr City di Baghdad hanno ucciso diverse persone e ferito molti altri.
- Il 5 gennaio 2012, 45 pellegrini sono morti in un attentato suicida a Nassiriya e altre 27 persone sono morte per attentati a Sadr City e nelle aree Kadhimiya di Baghdad. In questi attacchi più di 130 persone sono state segnalate come ferite.
- Il 22 dicembre 2011, una serie di attacchi coordinati con bombe hanno ucciso e ferito un gran numero di persone a Baghdad.
- Il 5 dicembre 2011, attentati contro i pellegrini sciiti sono avvenuti a Ashura, al-Hilla e Baghdad uccidendo e ferendo oltre 70 persone.
- Il 28 novembre 2011 nella zona internazionale di Baghdad, una vettura è esplosa nei pressi dell'ingresso VIP del Consiglio, provocando un morto e numerosi feriti.
- Il 26 novembre 2011 a Baghdad, sono scoppiati tre ordigni esplosivi nel distretto di Rusafa uccidendo otto persone e ferendone 13, e un attacco sulla strada Ghaib-Fallujah Abu ad ovest di Baghdad ha ucciso altre 7 persone e causato 28 feriti.
- Il 24 novembre 2011, tre ordigni sono esplosi in un mercato di Bassora uccidendo 19 persone e ferendone 65.
Inoltre, gli stranieri in Iraq sono: "... obiettivi di alto valore per terroristi, ribelli e criminali duranti i loro frequenti e diffusi attacchi letali... "
Il Foreign Office consiglia inoltre di consultare la sua pagina-web “Terrorism Abroad” (chiaramente non aggiornata regolarmente).
Il 16 giugno, 51 persone sono state uccise e 154 ferite durante attacchi tesi in tutto l'Iraq. (III) Il 17 giugno 19 sono stati uccisi e 53 feriti in altre azioni violente. (IV)
Nel 2011 l’Iraq è stato il secondo paese nel mondo per decessi derivanti dal terrorismo, dopo l'Afghanistan, già liberato che è, secondo uno studio statunitense (V) ancora in cima alla lista.
Il Dipartimento di Stato americano: "allerta i cittadini americani per limitare i viaggi in Iraq all’essenziale, data la pericolosità della situazione di sicurezza. I voli aerei civili e gli spostamenti su strada in Iraq restano pericolosi. (Ci sono) problemi di sicurezza per i cittadini statunitensi in Iraq, inclusi sequestri di persona e violenza terroristica ".
Continuano le minacce di attacchi ... in tutto l'Iraq, compresa la (super fortificata) Zona Internazionale di Baghdad.
"Gli attacchi avvengono su strada con ordigni esplosivi improvvisati (IED), esplosivi nascosti pronti per essere azionati, magnetici attaccati alle auto, uomini-bomba, mine anti-uomo nascoste nei pressi di strade; mortai o razzi e con spari vaganti provenienti da varie armi da fuoco. Numerosi gruppi ribelli sono attivi in tutto l'Iraq. "(VI)
Ma chi ha potuto fare un sondaggio capace di " dipingere un quadro tanto ottimistico " del paese? (Visti i problemi che si vivono ovunque.)
Nientepopodimeno che il National Democratic Institute (NDI), il cui "il Presidente" è (sic) Madeleine K. Albright, ex Segretario di Stato ed ex ambasciatore Usa alle Nazioni Unite, che ha pensato che il prezzo pagato con la vita di mezzo milione bambini iracheni :
" E' un prezzo che ............ valeva la pena pagare ... "
Il NDI ha persino: "deciso di dare un riconoscimento al contributo offerto da Madeleine K. Albright Grant per aver ... migliorato la vita delle donne in tutto il mondo. "(VII)
Che lo dicano alle madri dei bambini massacrati in tutto l'Iraq.
Il NDI si descrive come un istituto: " senza fini di lucro, organizzazione apartitica che lavora per sostenere e rafforzare le istituzioni democratiche in tutto il mondo attraverso la partecipazione dei cittadini, per la trasparenza e la responsabilità nel governo".
Per essere un istituto "non schierato" aperto e responsabile verso i suoi sostenitori (VIII) che comprendono una straordinaria schiera di governi, fondazioni evidentemente di parte e di istituzioni multilaterali, per essere una associazione "non-profit", sembra che abbiano avuto un occhio lungo nel trovare finanziatori.
All'inizio di quest'anno i dipendenti del NDI in Egitto sono stati accusati di essere spie e di lavorare per destabilizzare l'Egitto, tanto che le autorità hanno vietato di viaggiare sia a loro che ai loro collaboratori, ed il divieto è ancora valido.
Per capire meglio (IX): "NDI ha iniziato a lavorare con i politici iracheni riformisti nel 1999 e ha stabilito una presenza in tutto il paese nel giugno 2003." (un mese dopo che George W. Bush aveva dichiarato "missione compiuta".)
Dal momento che gli Stati Uniti non avevano nessun tipo di presenza, nemmeno diplomatica, in Iraq in quanto, come gli inglesi, erano fuggiti prima dell’arrivo dei missili e delle bombe anti-bunker dell’operazione Desert Storm del 1991, un'ipotesi plausibile potrebbe essere che avessero cominciato a lavorare con oppositori con una "mentalità del cambiamento" titolari di passaporti stranieri come Ahmed Chalabi, truffatore condannato e destinatario di fondi della CIA o come Iyad Allawi e tutta la loro stirpe.
Quello che abbiamo detto sopra vale per qualsiasi paese che può diventare una potenziale area operativa. Per parafrasare William Blum:
" Nessun paese che produca petrolio o minerali è mai strategicamente troppo piccolo o troppo lontano per non essere utile e quindi sensibile per essere apparentemente coinvolto in un processo di “riforma”.
Questa incoraggiante indagine sui progressi compiuti in Iraq dalla sua distruzione nel 2003, è stata realizzata dalla Greenberg Quinlan Rosner Research. (X) E il loro sito web dice tutto.
Stanley B. Greenberg, Presidente e CEO: "ha promosso sondaggi per presidenti e primi ministri, amministratori delegati ... negli Stati Uniti e in tutto il mondo, tra cui il presidente Bill Clinton e il vicepresidente Al Gore, il primo ministro britannico Tony Blair, il presidente Nelson Mandela, così come i leader nazionali in Israele, Europa e America Latina." Tra le aziende che si sono avvalse di Greenberg ci sono Boeing, Microsoft e numerose multinazionali.
Nel 1999 S. B. Greenberg, è stato co-fondatore dei Democracy Corps, un'organizzazione: "sorta dalla indignazione per l'impeachment del presidente Clinton ... la principale organizzazione che ha svolto una accurata ricerca e consulenza strategica per gruppi progressisti, per candidati e futuri leaders. "
Quando Karl Rove scrisse sul Wall Street Journal i dieci passi necessari per riconquistare la maggioranza repubblicana, al numero uno indicò la necessità di creare un Democracy Corps ".
Quando fu pubblicato il libro di Greenberg (chiaramente non-partisan) “Dispatches from the War Room: In the Trenches with Five Extraordinary Leaders”, George Stephanopoulos commentò: "Nessun altro stratega ha fatto di più per gettare le basi di una moderna politica progressista - in tutto il mondo. "
Stanley Greenberg: "effettua sondaggi per il Progetto Israele negli Stati Uniti, in Europa e nel mondo arabo ..." "The New Yorker scrisse della vittoria di Ehud Barak nel 1999 (n.d.t. : Primo Ministro israeliano dal 17 mag. 1999 al 7 mar. 2001) come ... solo un altro cliente di Greenberg che ha preso il suo posto come Capo di Stato ".
Il 1999 fu un anno di ottimi risultati per gli Stati Uniti nell’avanzata verso la manipolazione delle aspirazioni di altri paesi lontani, una attenta lettura di tutti gli antefatti che hanno preceduto questo ottimistico sondaggio sull’Iraq, permetterà di inquadrare in una ottica più ampia lo sviluppo di certi eventi.
II. http://www.fco.gov.uk/en/travel-and-living-abroad/travel-advice-by-country/middle-east-north-africa/iraq#safetySecurity
III. http://original.antiwar.com/updates/2012/06/16/attacks-on-pilgrims-security-forces-leave-51-killed-154-wounded-in-iraq/
IV. http://original.antiwar.com/updates/2012/06/17/fresh-bloodshed-leaves-19-iraqis-killed-53-wounded/?utm_source=twitterfeed&utm_medium=twitter
V. http://www.mb.com.ph/articles/362474/us-terrorist-attacks-worldwide-decline
VI. http://travel.state.gov/travel/cis_pa_tw/tw/tw_5653.html
VII. http://www.ndi.org/albright_grant
VIII. http://www.ndi.org/who_supports_our_work
IX. http://www.ndi.org/content/iraq
X. http://gqrr.com/index.php?ID=1
Link : http://www.globalresearch.ca/index.php?context=va&aid=31492
Tradotto per Peacelink da Ernesto Celestini
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