Conflitti

Medio oriente in fiamme

Le grandi manovre d’autunno di Stati Uniti ed Israele

Nuova benzina sul fuoco mediorientale. A fine ottobre prenderà il via la più grande esercitazione militare della storia tra Stati Uniti d’America e Israele. Per più di tre settimane quasi 5.000 militari si addestreranno all'uso di sistemi di "difesa" aerea con il lancio di missili e razzi. Il costo finale supererà i 38 milioni di dollari.
19 ottobre 2012

Prenderà il via tra la fine di ottobre e i primi giorni di novembre, durerà non meno di tre settimane e, secondo il Pentagono, sarà la “più grande esercitazione nella storia della lunga relazione militare tra Stati Uniti d’America e Israele”. Mentre le potenze occidentali con i paesi partner del Golfo scalpitano per intervenire militarmente in Siria e si acutizza lo scontro tra la Nato, l’Unione europea e l’Iran, le coste e il deserto israeliano stanno per ospitare un imponente war game in cui saranno simulati attacchi con missili balistici contro obiettivi terrestri e navali.

Austere Challenge 2012, il nome dell’esercitazione congiunta, vedrà il coinvolgimento di 3.500 militari statunitensi ed un migliaio di israeliani. Solo un terzo circa del personale Usa sarà però distaccato direttamente in Israele. Il resto opererà da alcune basi in Europa e nelle unità navali che stazioneranno nel Mediterraneo orientale.

Austere Challenge 2012 sarà l’ultima di una serie di esercitazioni che il Comando Usa in Europa, EUCOM, ha tenuto con Israele a partire dagli anni ‘90”, ha dichiarato il generale delle forze armate statunitensi, Craig Franklin. “Quest’esercitazione consentirà di dare ad entrambe le nazioni partecipanti un’ulteriore chance per costruire forti capacità di cooperazione militare e di relazioni strategiche, di promuovere la stabilità regionale ed aiutare Israele a mantenere una difesa nazionale di qualità”. Ai giornalisti, il generale Franklin ha negato che Austere Challenge sia stata pianificata in relazione “con eventuali eventi attualmente in corso a livello mondiale”, come ad esempio la “crisi nucleare in Iran” o in altre aree del Medio oriente, o “le elezioni negli Stati Uniti e in Israele”.

Nel corso dell’esercitazione bilaterale Stati Uniti ed Israele testeranno i nuovi sistemi di “difesa anti-aerea” acquistati dalle rispettive forze armate. Tra essi, in particolare, l’Iron Dome prodotto dalle industrie israeliane per “intercettare” i razzi a corto raggio e i proiettili di artiglieria da 155 e 180 mm che potrebbero essere lanciati da paesi confinanti; l’ultima generazione del sistema anti-missile Patriot di fabbricazione Usa e le batterie del sistema anti-missili balistici Arrow di produzione Usa-Israele. Le funzioni di comando, controllo e comunicazione durante Austere Challenge saranno fornite dall’incrociatore della marina militare statunitense dotato del nuovissimo sistema di difesa da missili balistici Aegis. Saranno inoltre predisposti in alcune aree “remote” del territorio israeliano i “centri operativi tattici” per il comando e il controllo dei sistemi missilistici, che saranno assegnati agli uomini del 10th Air and Missile Defense Command di Us Army, provenienti dalla base di Kaiserslautern (Germania).

La grande esercitazione missilistica era stata programmata in origine per la scorsa primavera, ma su richiesta del governo di Tel Aviv il Pentagono ha poi deciso di posticiparla per l’autunno. Non sono mai state spiegate le ragioni del rinvio, ma diversi commentatori hanno posto l’accento sulle tensioni sorte tra l’amministrazione Obama e Israele relativamente alle reiterate minacce di attacco contro potenziali “obiettivi nucleari” in Iran, fatte in questi mesi dai comandi delle forze armate israeliane. “Dopo che è stato deciso di spostare l’esercitazione – ha spiegato il portavoce di US Air Force in Europa, capitano John Ross – gli Stati Uniti hanno notificato ad Israele che a causa delle operazioni militari in corso, verrà messo a disposizione per Austere Challenge un numero minore di uomini e di equipaggiamenti di quello che era stato predisposto originariamente”. In effetti, a gennaio, la stampa statunitense aveva preannunciato l’invio in Israele di più di 5.000 militari Usa. Nonostante la riduzione dei militari che parteciperanno ai nuovi giochi di guerra in Medio Oriente, è stato previsto che Austere Challenge comporterà la spesa finale di 38 milioni di dollari circa, 30 dei quali saranno messi a disposizione da Washington. Una follia in tempi di crisi economica globale.

Articoli correlati

  • Quando cade un tabù: una democrazia può commettere crimini di guerra?
    Editoriale
    L'arresto richiesto dal presidente della Corte Penale Internazionale del premier Netanyahu

    Quando cade un tabù: una democrazia può commettere crimini di guerra?

    La reazione indignata del primo ministro israeliano Netanyahu, che ha respinto con veemenza il paragone tra lo "Stato democratico di Israele" e Hamas, tocca la diffusa convinzione che una nazione considerata "democratica" sia immune dall'accusa di crimini contro l'umanità. Il caso di David McBride
    22 maggio 2024 - Alessandro Marescotti
  • Idiozia o disinformazione?
    Disarmo
    Idiozia e disinformazione? O solo idiozia? Giudicate voi.

    Idiozia o disinformazione?

    Dal senatore USA Lindsey Graham, importante membro del Partito Repubblicano, una ricetta semplice ed efficace per risolvere la guerra tra Israele e Gaza...
    19 maggio 2024 - Roberto Del Bianco
  • Stop arming Israel
    Disarmo
    Iniziativa promossa da Amnesty International e PeaceLink a Lecce

    Stop arming Israel

    Tutti gli Stati hanno l’obbligo di prevenire i crimini di atrocità e di promuovere il rispetto delle norme che proteggono i civili. È da tempo che la comunità internazionale deve tener fede a questi impegni. Presidio in piazza Sant'Oronzo a Lecce il 7 maggio alle ore 19.
    14 maggio 2024 - Redazione PeaceLink
  • Genocidio a Gaza, la fase più estrema di un lungo processo coloniale
    Latina
    Palestina-America Latina

    Genocidio a Gaza, la fase più estrema di un lungo processo coloniale

    Francesca Albanese ha presentato il suo ultimo rapporto sul massacro del popolo palestinese
    9 maggio 2024 - Giorgio Trucchi
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.15 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)