Conflitti

A un passo dall'Olocausto?

Sempre più preoccupante la situazione in Estremo Oriente
6 aprile 2013

IPPNW Logo E' sempre più preoccupante la situazione in Estremo Oriente. Ad appena un mese dalla storica Conferenza di Oslo, dove relazioni scientifiche rigorose hanno descritto davanti ai rappresentanti di 127 Paesi le conseguenze devastanti di un conflitto nucleare, l'impossibilità di fornire cure e sollievo ai sopravvissuti e l'impatto che un conflitto anche locale produrrebbe a lungo termine sull'intero pianeta, eccoci di nuovo a un passo dallo sperimentare sulla nostra pelle quanto imparato.

Ed è desolante notare come i media sottovalutino il problema; forse manca la percezione del pericolo, immaginando che un conflitto laggiù non avrebbe conseguenze altrove? Certo anche la ridotta attenzione di giornali e televisioni a quanto discusso il 4 e 5 marzo in Norvegia è stato un segno dell'incapacità a "guardare lontano", al dare priorità ai problemi globali anziché ai fatti di cronaca e politica più o meno spicciola.

Ieri CoPresidenti mondiali americano, russo, australiano e nigeriano dell'IPPNW (International Physicians for the Prevention of Nuclear War) hanno redatto una lettera, che è stata inviata ai massimi esponenti delle due Coree, Stati Uniti, Cina, Russia e Giappone e di cui è stata richiesta la massima diffusione a livello mondiale, interessando le ambasciate e i media dei Paesi cui questo messaggio è arrivato.

E' questo un segno della preoccupazione di chi proprio a Oslo aveva descritto - come medici attenti e consapevoli - il meccanismo devastante allo scoppio di una Bomba, esaminando con precisione gli effetti alle varie distanze dal luogo dell'esplosione e via via arrivando alle cause e conseguenze a breve, medio e lungo termine sull'ecosistema globale.

 

"Non adoperate le armi!" Appello per la denuclearizzazione mondiale e per la Pace planetaria Qui sotto il testo di una email inviata qui in Italia ai vari media nazionali, oltre che agli Ambasciatori delle due Coree e degli Stati Uniti a Roma. E' presente anche il link alla lettera originale redatta da IPPNW:

 

Riceviamo dai CoPresidenti mondiali americano, russo, australiano e nigeriano dell'IPPNW (International Physicians for the Prevention of Nuclear War) il testo di una lettera, che Vi inviamo in allegato, inviata ai massimi esponenti delle due Coree, Stati Uniti, Cina, Russia e Giappone.


Il testo è fruibile anche nel sito centrale di IPPNW all'indirizzo http://www.ippnw.org/statements/2013-tension-in-korean-peninsula.pdf

IPPNW, esprimendo la più viva preoccupazione per il degenerarsi della situazione nell'area estremo-orientale, ricorda - come ampiamente e scientificamente dimostrato nella recente Conferenza internazionale organizzata a Oslo dal Governo norvegese "Humanitarian impact of Nuclear weapons" - che un conflitto nucleare anche localizzato comporterebbe una ripercussione catastrofica per l'intero pianeta e sicuramente una distruzione indiscriminata su entrambe le parti in conflitto e invita urgentemente le due Coree e gli Stati Uniti ad evitare ulteriori provocazioni e dimostrazioni di forza, ridando invece spazio ai canali diplomatici.
Note: Dal sito "Cubadebate" (www.cubadebate.cu) è pubblicata una riflessione a firma di Fidel Castro, che nello scongiurare la messa in opera delle minacce da parte della Corea del Nord, citata come amica di Cuba, parte dalle origini del mondo e fino ai giorni nostri, non tralasciando la crisi di Cuba del 1962 (dove anche lì si sfiorò l'olocausto nucleare), nel considerare la preziosità dell'umano e dell'intero pianeta, messo a rischio nel caso di un conflitto nucleare.

La pagina è raggiungibile a questo indirizzo: http://www.cubadebate.cu/reflexiones-fidel/2013/04/05/el-deber-de-evitar-una-guerra-en-corea/

mentre qui troviamo la traduzione in italiano: http://www.peacelink.it/conflitti/a/38211.html

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