APPELLO DELLE ORGANIZZAZIONI UMANITARIE INTERNAZIONALI PRESENTI IN IRAQ PER LA FINE DELLE OSTILITA’
- 14 aprile 2004
Il coordinamento per l’emergenza dell’NCCI denuncia la violazione delle convenzioni internazionali che regolano i conflitti armati, in particolare i tentativi di ostacolare la protezione e il soccorso dei feriti.
Le ONG condannano le operazioni militari a danno dei civili iracheni e, in particolare:
°L’occupazione da parte delle forze della coalizione del principale ospedale universitario di Najaf e dell’ospedale generale di Falluja (sono stati sfollati i pazienti e l’ospedale e’ stato chiuso)
°Gli attacchi alle ambulanze
°L’utilizzo dei centri sanitari per operazioni militari
°Il mancato rispetto dei luoghi religiosi
°L’arresto dei pazienti all’interno degli ospedali
°L’impedimento dell’accesso dei feriti nelle strutture sanitarie
°Utilizzo dei cecchini per colpire i feriti che entrano nelle strutture sanitarie
°Il divieto di evacuare da Falluja per gli uomini tra i 18 e i 40 anni
°L’utilizzo di armi bandite dale convenzioni internazionali
Il numero di morti e feriti e’ in costante aumento, mentre la popolazione civile e’ stata costretta ad abbandonare i luoghi degli scontri. Mancano cibo, acqua potabile e medicine. Persistono seri ostacoli nella distribuzione dei generi di prima necessita’ e d’emergenza.
Le organizzazioni umanitarie chiedono la cessazione delle operazioni militari nella citta’ di Falluja e fanno comunque appello alle parti in conflitto di proteggere la popolazione civile, come previsto dalla legislazione internazionale.
Le organizzazioni internazionali ritengono i tentativi in atto di raggiungere un ‘ cessate il fuoco ‘ a Falluja un passo importante e richiedono seri sforzi per raggiungere la fine delle ostilita’ e una soluzione pacifica del conflitto.
Le organizzazioni umanitarie che continuano a provvedere all’assistenza alle vittime del conflitto in tutto il paese, nonostante i molti ostacoli, richiedono alle parti in conflitto di rendere più semplici le operazioni di aiuto e di non ostacolare i loro interventi.
Terre des Hommes
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