Le notizie degli ultimi giorni rendono evidente che in Iraq vi è un'occupazione militare di un paese sovrano.
COMUNICATO STAMPA
L'Italia è in guerra. Partecipa, contro l'art. 11 della Costituzione
italiana, a tale occupazione. Solo negli ultimi giorni i morti e feriti
iracheni sono stati migliaia: morti e feriti anche a Nassyria, per mano dei
soldati italiani e sotto gli ordini del comando americano.
Non è più rinviabile la richiesta di ritiro immediato del contingente
italiano. Lo chiede il movimento pacifista, lo chiedono importanti
organizzazioni sindacali, politiche, religiose. Lo chiede l'art. 11 della
Costituzione italiana: il Capo dello Stato ha il dovere morale e
istituzionale di far rispettare il dettato costituzionale.
Il FORUM CONTRO LA GUERRA aderisce a tutte le manifestazioni che si
svolgerenno nei prossimi giorni per chiedere:
Ø La fine immediata di ogni repressione del popolo iracheno;
Ø Il ritiro immediato del contingente italiano;
Ø La riconsegna dell'Iraq agli iracheni.
Il 25 Aprile sarà l'anniversario della Liberazione dell'Italia dalle truppe
di occupazione naziste. Una giornata nella quale l'intero movimento
pacifista, insieme alle organizzazioni dei partigiani d'Italia, scenderà in
piazza per chiedere il ritiro immediato del contingente Italiano e il
rispetto della Costituzione italiana, nata dalla lotta antifascista.
Il 17 aprile vi sarà a Brescia, oltre a una manifestazione contro la
guerra, un'assemblea nazionale per dare continuità alle iniziative che
chiedono la chiusura delle basi militari americane e NATO in Italia.
Crediamo sia importante la piena riuscita di questa iniziativa, soprattutto
in risposta ai tentativi di internazionalizzare l'occupazione dell'Iraq,
magari facendola gestire direttamente alla NATO, come sembrano auspicare
alcuni settori dell'amministrazione Bush. Le stesse dichiarazioni di alcuni
esponenti dell'opposizione sulla disponibilità ad accettare l'occupazione
dell'Iraq sotto l'egida dell'ONU e con la partecipazione diretta della NATO
impongono al movimento pacifista la ripresa delle iniziative contro la
guerra e per la messa in discussione della NATO e dei vincoli di
subalternità che legano l'Italia alla politica di guerra del governo USA.
Ce lo impone la Costituzione italiana, ce lo chiede il popolo iracheno.
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