Conflitti

UCCISI MEMBRI DEL PARTITO BAATISTA

26 maggio 2003
Rosarita Catani

BAGHDAD 24 maggio 2003-- Quando Najem Al Miyahi ferma il taxi fuori Baghdad nel sobborgo del quartiere mussulmano shiita, incontra lo stesso destino d’altri membri del Partito Baath (il partito di Sadam Hussein).

E’ stato sparato ed è caduto in un bagno di sangue.

“Mio figlio mi ha giurato sul suo onore che non ha mai fatto del male ad un iracheno quando era un membro del partito baatista” dichiara suo padre Abdullah, seduto nella tenda (beit share) allestita per i funerali fuori la sua casa, il giorno dopo l’uccisione. “Lui, non ha mai fatto del male a nessuno. Mio figlio era innocente”.

La furia e la conseguente brutalità delle aggressioni nei confronti dei membri del partito Baath sono scoppiate a Sadr City, un quartiere shiita, che Saddam quando era a capo del regime, ha represso violentemente.

All’Ospedale sostengono che dozzine di baatisti sono stati ammazzati o feriti gravemente nelle ultime settimane. “Vi sono stati 60 o 70 casi nelle scorse tre o quattro settimane” dichiara Ali Salman infermiere al pronto soccorso dell’Ospedale Al Qadisiyah. “Qualche volte ci sono persone del vicinato che noi sappiamo che sono baatisti, altre volte lo dicono oppure noi chiediamo alle persone da quale quartiere provengono”.

Le uccisioni non avvengono solamente nei quartieri o nelle aree shiite, Daoud Al Qaissi, un cantante che glorificava il partito del regime, è stato ucciso Sabato nella sua casa che si trova nel centro di Bagdad.

Il numero delle uccisioni sta aumentando, dichiara Qazem Abbud, che lavora all’amministrazione dell’Ospedale Al Shuwadr. “Ho visto quattro o cinque casi la scorsa settimana, e lavoro sei ore di fila”. Qazem dichiara che un batista colpito alla testa ed ucciso è stato portato in ospedale con le figlie adolescenti anch’esse colpite ed in gravi condizioni. “Quelli che non muoiono sono portati via dalle famiglie. Hanno paura che banditi possono ritornare ed ucciderli nella stanza dell’ospedale. Daoud Al Qaissi, a singer who glorified the Baath regime and the army, was shot dead in his house Saturday in central Baghdad. Ali Salman, afferma:”Io conosco persone che durante il regime sono state arrestate. Durante l’incarcerazione gli hanno fato l’elettroshock ai testicoli. Vi sono persone, che durante il regime! di Saddam, avevano una sentenza di morte pendente sulla loro testa.”

“E’ per questo che adesso succedono queste cose”.

Note: Rosarita Catani e' una reporter indipendente che invia i suoi resoconti da Amman, Giordania, raccontando da un punto d’osservazione privilegiato cosa accade in Iraq e in medio oriente. I suoi report - pubblicati regolarmente sul sito www.peacelink.it - sono utilizzabili lib
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