Conflitti

Terzo seminario promosso da PeaceLink

Forum Ucraina: webinar contro la guerra

Le idee e le proposte emerse nell'incontro online del 2 febbraio 2022. In particolare è stata discussa un'iniziativa nazionale unitaria contro la guerra da realizzare il 26 febbraio in ogni città davanti ai municipi o alle prefetture
6 febbraio 2022
Redazione PeaceLink

No alla guerra in Ucraina PROPOSTE CONCRETE EMERSE NELL'INCONTRO DEL 2 FEBBRAIO

P1 - Fornire strumenti per la creazione di comitati locali per la pace

P2 - Far circolare materiali di sensibilizzazione e mobilitazione nei circoli PRC, con una comunicazione che interpelli le persone su temi che li toccano direttamente

P3 - Partecipare con un contributo sull'Ucraina come sintesi dei Webinar realizzati fin qui al "Forum della Convergenza dei movimenti" (Roma/Streaming, 25/27 febbraio).

https://societadellacura.blogspot.com/2022/02/il-forum-della-convergenza-dei.html  L'invito a questa partecipazione, fatto da Alfio Nicotra nel corso del webinar, è stato successivamente confermato via email da Alessandra Mecozzi (Nota di Carlo: Si potrebbe realizzare un contributo corale come "scrittura collettiva" delle idee e delle diverse sensibilità emerse nel corso degli ultimi webinar).

P4 - Dare voce al movimento pacifista dell'Ucraina, attraverso traduzioni

P5 - L'orizzonte della mobilitazione va esteso al livello internazionale, creando un coordinamento con i movimenti pacifisti di altri paesi.

IDEE EMERSE NELL'INCONTRO DEL 2 FEBBRAIO

 

I1 - Riscoperta del multilateralismo, della diplomazia, della Carta delle Nazioni unite come bussola dell'azione politica con le sue procedure per la risoluzione pacifica dei conflitti (Cfr art. 43).

 

I2 - Inventare nuove forme di mobilitazione alternative ai cortei, ma scendere comunque in strada e nelle piazze per far sentire una voce contraria alla guerra.

 

I3 - Chiarire che la posta in gioco è il rischio di una guerra in Europa che potrebbe anche degenerare in una guerra nucleare.

 

I4 - Il ministro italiano della Difesa è in realtà un ministro della guerra, perché compra armamenti aggressivi, partecipa con entusiasmo a missioni militari. Il ministro degli esteri è totalmente assente e invisibile.

 

I5 - Ci sono importanti questioni energetiche sullo sfondo delle tensioni in Ucraina.

 

I6 - C'è una necessità di alfabetizzazione pacifista dell'opinione pubblica.

 

I7 - Raggiungere le persone su temi che li toccano direttamente come l'energia e la spesa militare che incide sulla spesa pubblica e sociale

 

I8 - Affermare un concetto di "interesse nazionale" che parte dai bisogni concreti delle persone e non dalle esigenze del mercato delle armi o dalle strategie geopolitiche dei governi.

 

I9 - Ribadire il NO all'ingresso dell'Ucraina nella Nato e la richiesta all'esercito russo di ritirare le proprie truppe dal confine con l'Ucraina.

 

I10 - Chiedere la rimozione delle testate nucleari di Ghedi e di Aviano.

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