Ucraina nella NATO? Solo con l'unanimità
Questa procedura basata sull'unanimità è prevista dall'articolo 10 del Trattato Nord Atlantico del 4 aprile 1949 che stabilisce quanto segue:
"Le parti possono, con accordo unanime, invitare ad aderire a questo Trattato ogni altro Stato europeo in grado di favorire lo sviluppo dei principi del presente Trattato e di contribuire alla sicurezza della regione dell'Atlantico settentrionale. Ogni Stato così invitato può divenire parte del Trattato depositando il proprio strumento di adesione presso il governo degli Stati Uniti d'America. Il governo degli Stati Uniti d'America informerà ciascuna delle parti del deposito di ogni strumento di adesione".
Nel febbraio 2019, la Verkhovna Rada (il parlamento unicamerale dell'Ucraina) ha incluso nella Costituzione dell'Ucraina il percorso per l'adesione alla NATO e all'Unione Europea. Nel preambolo della Costituzione si viene sancita "l'irreversibilità del corso europeo ed euro-atlantico dell'Ucraina" e nell'art. 102 il capo dello Stato è "il garante dell'attuazione del corso strategico dello Stato per acquisire la piena adesione all'Unione europea e all'Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico".
Ma nonostante questa volontà sia espressa con tanta enfasi, il corso dell'adesione è subordinato sempre e comunque all'unanimità degli altri paesi che fanno parte della NATO, i quali - se lo vogliono - devono invitare "con accordo unanime" la nuova nazione. L'ingresso dell'Ucraina nella NATO non dipende pertanto dall'espressione unilaterale della volontà dell'Ucraina ma dalla volontà multilaterale (e unanime) dell'alleanza militare che attualmente è composta dalle seguenti nazioni: Albania, Belgio, Bulgaria, Canada, Croazia, Danimarca, Estonia, Francia, Germania, Grecia, Islanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Macedonia del nord, Montenegro, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, Slovenia, Slovacchia, Spagna, Stati Uniti, Turchia, Ungheria.
In passato si sono espresse contro l'ingresso dell'Ucraina nella NATO le seguenti nazioni: Italia, Germania, Francia, Spagna, Olanda, Belgio.
"E' un diritto di tutte le nazioni scegliere la propria strada e quello della Nato di proteggere e difendere tutti gli alleati".
https://www.rainews.it/articoli/2022/02/ucraina-stoltenberg-al-ministro-degli-esteri-russo-lavrov--occorre-trovare-una-soluzione-diplomatica-055f5907-f146-4633-a5a0-fd518f3ac203.html
Jens Stoltenberg è un politico norvegese, leader del Partito Laburista Norvegese, Segretario generale della NATO dal 1º ottobre 2014. In precedenza, ha ricoperto la carica di Primo ministro della Norvegia per due volte: dal 2000 al 2001 e dal 2005 al 2013. (Wikipedia)
Articoli correlati
- Il caso delle diserzioni nella 155ª Brigata meccanizzata «Anna di Kiev»
Ucraina, il fallimento dell'accanimento guerrafondaio di Macron
Già durante l'addestramento in Francia, 50 soldati avevano disertato. Rientrati in Ucraina, le cifre sono cresciute in modo esponenziale: altri 1.700 uomini hanno disertato, abbandonando la brigata. Arrivati a Pokrovsk, nel Donbass, quelli che non hanno disertato sono stati mandati a morire.3 gennaio 2025 - Alessandro Marescotti - Terza puntata dall'Odessa del fotoreporter Mauro Carlo Zanella
Ucraina, una guerra che l’Unione Europea poteva evitare, ma ha alimentato
La guerra in Ucraina ci porta indietro di oltre cent’anni, alla Prima Guerra Mondiale: le città sostanzialmente al sicuro, dove si prova a continuare a vivere una vita normale e i ragazzi in trincea a morire per conquistare o difendere la striscia di terra contesa.29 dicembre 2024 - Mauro Carlo Zanella - Il racconto natalizio di un inviato in Ucraina
Natale a Odessa
La mattina di Natale mi sono svegliato nel buio più totale. Fortunatamente un amico pacifista mi aveva regalato una minuscola torcia che fa una luce incredibile; senza di essa sarebbe stato problematico vestirsi e scendere le ripide scale in fondo al corridoio.28 dicembre 2024 - Mauro Carlo Zanella - La nuova cortina di ferro
La lunga frontiera dall'Ucraina a Trieste
Breve analisi delle prospettive che si aprono in Europa dopo la prevedibile, anche non certo imminente, fine del conflitto armato in Ucraina. Una guerra persa da Kiev sul campo e dai suoi sponsor occidentali.23 dicembre 2024 - Valeria Poletti
Sociale.network