Cosa rispondere a Draghi che dice: "L'Ucraina si deve difendere"
Oggi Draghi ha detto ai deputati: "L'Ucraina si deve difendere".
Giusto, vero. Ha ragione.
Ma una difesa è tale quando riduce le sofferenze, i morti, i feriti e i mutilati, non quando li aumenta, ed è quello che sta avvenendo con l'escalation militare conseguente al fatto che Biden ha lanciato la sfida e ha detto che occorre vincere e battere la Russia (cosa che si sta rivelando irreale); prima dicevamo tutti "no all'escalation" e poi è arrivato l'ordine di scuderia e la parola d'ordine è "vincere".
Poi Draghi fa ironia: "La Russia è troppo forte, perché combatterla, lasciamo che si sottometta".
Che rispondere?
La prima frase è vera ("la Russia è troppo forte"), e dalla prima frase discende una domanda che è (parole di Draghi, per mettere in ridicolo i pacifisti) "perché combatterla" ma che dovrebbe essere invece "come combatterla". Quando si è meno forti non si deve accettare la sfida sul terreno che ti vede perdente, e infatti i partigiani combattevano, ma su un terreno che li vedeva avvantaggiati. Lo hanno fatto anche i talebani, che hanno vinto contro gli americani con un confronto militare asimmetrico, da "insurgents". Sto ragionando non come pacifista ma sul piano strettamente tecnico-militare.
Infine "lasciamo che si sottometta" non l'ha detto nessuno. Ci si può ribellare anche con la disobbedienza civile. Se ci fosse la disobbedienza civile le sofferenze del popolo sarebbero elevate ma mai quanto ora. E il risultato in termini di solidarietà sarebbe non meno elevato della solidarietà attuale.
Io credo che la strada scelta da Zelensky per il suo popolo è simile a quella dei gruppi armati palestinesi. Voler sconfiggere Israele sul terreno in cui eccelle Israele, quello militare, è un disastro per la stessa causa palestinese. Si perde e basta.
Militarmente parlando le armi inviate dalla Nato all'Ucraina rendono più lenta l'avanzata della Russia in Donbass senza tuttavia fermarla. E riescono a salvare vite umane? No. Rendono più cruenta la guerra. Gli ucraini infatti hanno visto aumentare le loro perdite. Non è più una guerra giustificata dal fine di salvare vite umane ma dallo scopo di tentare di infliggere più perdite a un avversario che avanza e che, a sua volta, fa la medesima cosa: infligge perdite al suo "nemico". Una faida.
Gli ucraini ammettono la perdita di mille soldati ogni giorno
https://www.editorialedomani.it/fatti/ucraina-russia-guerra-perdite-ucraine-mariupol-colera-caiv0emf
Articoli correlati
- Anonimi tiratori provocarono a Kiev una strage il 20 febbraio 2014
Le ombre sulla rivolta di piazza Maidan
Gli elementi raccolti suggeriscono che la narrazione di Piazza Maidan come una rivoluzione non violenta è incompleta e fuorviante. Occorre un'indagine più approfondita per comprendere meglio le dinamiche e i responsabili di quegli eventi drammatici in Ucraina.27 giugno 2024 - Redazione PeaceLink - La guerra diventa sempre più distruttiva e questo provoca un aumento dei renitenti alla leva
Arriva la devastante bomba FAB 3000: uccide gli ucraini in un diametro di due chilometri e mezzo
L'esordio dell'ordigno russo da tre tonnellate sul campo di battaglia. Un militare ucraino dice: "Se sopravvivi, sarai sicuramente ferito. Mette molta pressione sul morale dei soldati. Non tutti i nostri ragazzi possono resistere. Queste bombe sono un inferno".22 giugno 2024 - Redazione PeaceLink - Lo abbiamo chiesto a ChatGPT
Perché i governi della Nato non rendono noto il numero delle vittime in Ucraina?
Il governo ucraino aveva dichiarato: "Le informazioni sulle perdite dell'Ucraina nella guerra sono un segreto di Stato". Ma perché tenere segreto un dato che consentirebbe di apprezzare quanto sono state "utili" le armi inviate a Kiev?22 giugno 2024 - Redazione PeaceLink - Le risposte di ChatGPT
Perché aver paura della verità se si ritiene di essere nel giusto?
Abbiamo posto a ChatGPT domande scomode sulla guerra in Ucraina e in particolare sulle ragioni per cui non vengono rivelati i dati delle perdite umane.22 giugno 2024 - Redazione PeaceLink
Sociale.network