La questione della Crimea
Al termine della seconda guerra mondiale, nella quale ospitò la Conferenza di Jalta, la Crimea fu trasformata in oblast' di Crimea della Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa (RSFSR).
Il territorio della Crimea appartiene de iure all'Ucraina (come "Repubblica autonoma di Crimea"), ma dopo l'occupazione da parte delle truppe russe che erano di stanza nella base di Sebastopoli, nel 2014, la penisola è stata annessa dalla Federazione Russa (come "Repubblica di Crimea") a seguito del referendum del 16 marzo (con un'affluenza del 84,2%, superiore al quorum del 50%); questo referendum è stato definito illegale da ONU, Unione europea, Stati Uniti d'America, OSCE, Consiglio d'Europa e dalla stessa Ucraina.
Nel 2001 la popolazione della Repubblica autonoma di Crimea era per il 58,5% di etnia russa e per il 24,4% di etnia ucraina. La minoranza etnica dei tatari di Crimea nel 2001 formava il 12,1% della popolazione.
Il colpo di mano russo del 2014 segue il rovesciamento del governo filo-russo per mezzo del movimento filo-occidentale di piazza Maidan (una scheda di approfondimento è qui).
Elon Musk ha proposto in ottobre ha proposto un piano di pace: "Crimea a Mosca, referendum ONU nel Donbass e Ucraina neutrale".
Milano, 8 ott. (askanews) - Il ponte di Kerch che collega la Russia alla Crimea è stato colpito da una massiccia esplosione sulla corsia del traffico ferroviario. Alcune immagini postate sui social mostrano un grande incendio in almeno due carrozze di un treno sul ponte e una vasta colonna di fumo nero.
L'esplosione è avvenuta intorno alle 6 del mattino di oggi mentre un treno stava attraversando il ponte, anche se non è immediatamente chiaro cosa l'abbia causata. Secondo alcune fonti di stampa russe l'incendio sarebbe partito da un serbatoio di carburante.
Alcune immagini sembrano mostrare un secondo incendio a una certa distanza da quello principale e il crollo di una parte del ponte stradale che corre parallela ai binari del treno.
Per Kiev il ponte di Kerch è uno dei simboli dell'occupazione russa nei territori ucraini. Con una lunghezza di 18,1 km è il ponte più lungo sia della Russia, sia dell'Europa. E' stato costruito da Mosca tra il 2016 e il 2019 per collegare la Crimea alla Russia, dopo l'annessione di questo territorio ucraino non riconosciuta dalla comunità internazionale.
Articoli correlati
- Riarmo e militarizzazione, conferenza a Bari
“L’Italia va alla guerra”
Il relatore è Alessandro Marescotti, presidente di PeaceLink, che ha il compito di illustrare l’impatto del riarmo e della crescente militarizzazione a livello nazionale ed europeo. Allegato a questa pagina web c'è il dossier che viene presentato nella conferenza.11 novembre 2024 - Redazione PeaceLink - Albert, il bollettino quotidiano pacifista
I soldati ucraini ucraini arretrano, i produttori di armi avanzano
Putin ha giocato d'astuzia, dimostrando una perfidia suprema nel saper approfittare degli errori dei suoi avversari. Il “piano di vittoria” di Zelensky poggiava sul nulla. Ma le nazioni occidentali hanno fatto finta di ragionare seriamente su un piano militare di cartapesta.2 novembre 2024 - Redazione PeaceLink - Albert, il bollettino quotidiano pacifista
Amnesty alla Russia: "Stop all'indottrinamento nei territori occupati"
Nei territori occupati, i libri di testo ucraini sono stati eliminati dalle scuole e sostituiti con testi di propaganda russa. La lingua ucraina è stata bandita dall’insegnamento, e ai bambini viene ripetuto che “se non vuoi che l’Ucraina ti uccida, dicci tutto ciò che vedi e sai su di essa”.1 novembre 2024 - Redazione PeaceLink - La scomoda verità è che l'Ucraina sta continuando a combattere una guerra persa
L'Unione Europea sbaglia tutto: sostenere il piano di Zelensky porta solo a più vittime
I numeri parlano chiaro: la Russia in Ucraina ha una superiorità militare schiacciante, con un rapporto di 4 a 1 in soldati. La UE sta sottovalutando in Ucraina la forza della Russia. Ma la sta sopravvalutando in un ipotetico scontro con l'Europa. Perché? Per produrre più armi.30 ottobre 2024 - Redazione PeaceLink
Sociale.network